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Dichiarazione di Giulio TREMONTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Economia e Finanze (Partito: PdL) 


 

Alitalia: «Tuteliamo i consumatori, non i dirigenti che hanno sbagliato. O sparisce l'emendamento o me ne vado»

  • (09 ottobre 2008) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 09 ottobre 2008 da 31

    «Le banche saranno aiutate caso per caso e solo se necessario»

    Aut aut di Tremonti - E il "salva-manager" viene eliminato

    ROMA - L'emendamento 'salva-manager' inserito nel decreto Alitalia in Senato sarà eliminato alla Camera. Lo affermano fonti di Governo dopo l'intervento del ministro Giulio Tremonti a Palazzo madama. Durante l'informativa al Parlamento sulla situazione venutasi a creare dopo la cosiddetta crisi dei mutui e i fallimenti di alcune grandi istituzioni finanziarie mondiali il ministro dell'economia aveva annunciato che il governo è pronto ad affiancare gli istituti di credito qualora questi si trovassero in difficoltà a causa delle ripercussioni della crisi finanziaria, sottolineando tuttavia che l'intervento sarà finalizzato a tutelare i risparmiatori, non i dirigenti che hanno sbagliato.

    L'AUT AUT DI TREMONTI - Lo stesso concetto era stato poi espresso al Senato, a margine del dibattito, a proposito dell'emendamento «salva-manager» inserito a sorpresa nel decreto Alitalia: «Se si immagina che la linea del governo sia quella prevista da un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori, si sbaglia - ha detto il ministro -. È un emendamento fuori dalla logica di questo governo. O va via l’emendamento o va via il ministro dell’Economia».

    «ITALIA SENZA ANOMALIE» - Parlando della crisi finanziaria, Tremonti ha poi spiegato che «l'Italia non presenta particolari anomalie» e questo perchè «una caratteristica propria del sistema bancario italiano è avere un carattere meno sofisticato che ha preservato elementi di crisi che vediamo in altri paesi europei». «Riconosco quanto detto mio predecessore - ha aggiunto Tremonti - che ha definito il sistema italiano "più robusto"».

    «CRISI PROTEIFORME, EUROPA UNITA» - Tremonti ha relazionato ai deputati e ai senatori all'indomani del consiglio dei ministri che ha stabilito la creazione di un fondo speciale per andare incontro agli istituti di credito che dovessero subire contraccolpi per effetto della debacle economica mondiale. «Il carattere della crisi in Europa - ha evidenziato - non è ancora chiaro, ma è proteiforme e segmentata». In ogni caso, ha aggiunto, seppure con «mezzi diversi» i paesi europei stanno lavorando per un «fine comune»: nell'area Ue, ha detto il ministro, «tutto il possibile è stato coordinato. Gli interventi sono stati presi per country in base ad uno schema comune».

    «AIUTI CASO PER CASO» - La delibera dell'Ecofin dello scorso 7 ottobre per fronteggiare la crisi finanziaria, ha poi ricordato l'esponente del governo, prevede la «tutela del contribuente il cui capitale viene integrato nelle banche. Ma non il sostegno ai manager che hanno sbagliato nella gestione». Si prevede anche «la possibilità del governo di intervenire nel cda e «non attribuire ai manager compensi in debito». Quanto all'erogazione di eventuali aiuti alle banche, ha precisato Tremonti, il governo interverrà «caso per caso»: «Speriamo non sarà necessario - ha detto - ma sarà, sarà caso per caso. Per questo non sono state predeterminate le cifre per gli interventi» che saranno adottati sulla logica del «quanto basta». «È nel potere del governo - ha poi aggiunto - evitare che una banca fallisca. E non per tornare nelle banche, ma per l'interesse pubblico. Non sarà capitale attivo, ma esaurirà il suo ruolo nella forma di azioni privilegiate». E «alla fine ci potrà essere un ritorno per contribuente: se una banca è risanata e poi ne esci porti a casa più capitale di quello che hai messo».

    «ESCLUDIAMO FALLIMENTI» - La garanzia sui depositi bancari italiani, ha detto ancora Tremonti - è «già sopra la soglia europea ma abbiamo aggiunto un'integrale garanzia pubblica. In ogni caso non è questo il punto centrale. Noi pensiamo che non esiste un problema di depositi perchè escludiamo a priori il fallimento delle banche».

    BERSANI: «MISURE INSUFFICIENTI» - L'omologo di Tremonti nel governo ombra del Pd, Pierluigi Bersani, ha chiesto al governo di inserire nel proprio decreto legge anche «interventi a favore dei redditi e dei salari e un fondo di garanzia e semplificazione per l'accesso al credito per le piccole e medie imprese». Bersani ha sostenuto che le misure prese dal governo sono «ragionevoli ma insufficienti» e che «usciti dalla crisi finanziaria dovremo riflettere su "quale" società vogliamo»: «C’è il fallimento di una politica economica e di regolazione sociale, che negli anni ha pensato di attribuire alla finanza un ruolo sostitutivo degli incrementi di reddito da lavoro, delle politiche redistributive e delle politiche di welfare. Quasi che garantire consumi, reddito, sanità, casa, pensioni, potesse venire da quel meccanismo».

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina
    Argomenti: economia, alitalia, ministro Economia, unione europea, crisi finanziaria | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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