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Dichiarazione di Goffredo Maria BETTINI


 

"La piazza è utile, l'Italia ci deve vedere" - INTERVISTA

  • (09 ottobre 2008) - fonte: Giorno/Resto/Nazione - Francesco Ghidetti - inserita il 10 ottobre 2008 da 31

    Risposta a Follini: "E' un errore dare segnali contradditori. Gli italiani devono rendersi conto che siamo una forza combattiva che è un punto di riferimento rassicurante"

    «Sarà un fiume di popolo». Però Follini dice che, con la manifestazione del 25 ottobre, volete dare «una risposta tipicamente novecentesca alla prima crisi economica del ventunesimo secolo»...
    Goffredo Bettini ha il tavolo del suo studio ingombro di libri e giornali. Sposta una pila e scandisce: «Voglio ripondergli. Primo: la manifestazione al Circo Massimo ha proprio l’obiettivo, nel marasma attuale, di indicare una via di crescita e di difesa dei redditi che è l’unico modo per fare in modo che la crisi finanziaria non diventi una spaventosa recessione. Secondo: non mi pare una buona idea — e lo dico con stima e amicizia verso Follini — dare ogni giorno segnali diversi ai cittadini e al nostro popolo. Seppure è evidente che se si dovesse creare una situazione di emergenza nazionale dovremmo affrontare decisioni adeguate che valuteremo al momento».
    Mentre scendere in piazza...
    «Serve, eccome se serve. Gli italiani ci devono vedere. Devono vedere le nostre facce, sapere chi siamo, rendersi conto che esiste in Italia una forza combattiva che è anche un punto di riferimento rassicurante. Noi siamo tutto l’opposto degli ‘sfascisti’. Noi democratici non siamo per lo scasso. Me la potrei cavare con uno slogan: noi siamo per, non contro. Il governo è assente, non vuole dialogare. E di questi tempi il confronto con l’opposizione mi sembrerebbe prassi corretta, un obbligo».
    Un bella manifestazione con gli slogan tipici della sinistra: statalismo...
    «Noi saremmo gli statalisti? In passato ci hanno riempito la testa accusandoci di avere una concezione arcaica, manco fossimo soviet e adesso fischiettano e si lanciano contro il liberismo selvaggio? Scoprono che il mercatismo non è una buona cosa? Ma via, siamo seri...».
    In fondo i partiti non erano così male.
    «Ho sempre difeso la funzione dei partiti. Il problema è che, in questi ultimi quindici anni, abbiamo assistito a un proliferare di partiti che erano la brutta copia di quelli della Prima repubblica — ed è questo il senso del progetto del Pd: fare un partito-sintesi delle migliori tradizioni riformiste — o che presupponevano una passività del cittadino. Aderire a una leadership non basta, non risolve i problemi. Io credo ai partiti, ma sono convinto che servano due operazioni. Riportare nella politica la cultura e le competenze. Non è possibile passare dalle sezioni frequentate da Spriano, Lombardi, Dossetti, Pasolini ai club deserti di oggi. E dare a iscritti e simpatizzanti un potere reale per una nuova rappresentanza».
    Non riuscite a mettervi d’accordo nemmeno su Rai e Consulta.
    «E’ la prova del nove che questa politica è inefficiente».
    Non da ora.
    «No. Ci vuole un bel partito di popolo. Vedrete che bellezza il 25 ottobre...».

    Fonte: Giorno/Resto/Nazione - Francesco Ghidetti | vai alla pagina
    Argomenti: attività politica, manifestazione, pd, partiti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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