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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

"La nostra economia è forte non siamo in recessione"

  • (12 ottobre 2008) - fonte: Repubblica.it - Finanza - inserita il 14 ottobre 2008 da 2528
    "Il nostro Paese è forte, la nostra economia è forte, non siamo in recessione". Il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, ai microfoni della radio Rtl lancia messaggi rassicuranti sulla crisi. E sottolinea che, tecnicamente, la recessione si ha quando due trimestri consecutivi indicano il segno meno nella crescita del prodotto interno lordo. "Al momento non siamo in recessione, non so se in futuro ci sarà. La nostra economia reale tiene, il governo c'è, è forte, ha fatto degli interventi che piacciono anche all'opposizione, quindi questo non può che rassicurare".

    La situazione internazionale, ha proseguito Brunetta, "è un po' fragile, però si sta reagendo. Io direi 'calma e gesso', guardiamo alla parte piena del bicchiere piuttosto che a quella mezza vuota", ha concluso, aggiungendo di essere "un inguaribile ottimista e di avere una visione agonistica della vita".

    Il ministro chiarisce anche quale sarà l'esatto numero di precari della ricerca che avranno diritto ad un contratto di lavoro stabile. "Sono 1886 e non 30, 40 o 50 mila. Me lo dicono i presidenti di trentatré enti di ricerca italiani, che hanno stabilito il vero numero dei precari con i requisiti stabiliti dalla legge Damiano-Prodi-Nicolais, del precedente governo. Una legge che non ho fatto io". Sottolinea che questi lavoratori "li assumeranno, se avranno le risorse, gli enti da cui dipendono", e spiega che, nel corso dell'incontro, "ciascun presidente mi ha illustrato la situazione del proprio ente. Hanno individuato un certo numero di contratti di lavoro a termine che secondo l'attuale legge potrebbero già essere trasformati in contratti a tempo indeterminato, che sono 1.886, appunto".

    "Io - prosegue - non ho fatto altro che prendere atto di questo e dire che il ministero rispetto alle loro esigenze, ai vincoli finanziari ed alla pianta organica, guardava in maniera favorevole a questo nuovo atteggiamento nei loro confronti". Altra cosa, sottolinea Brunetta, "sono i contratti di lavoro a termine legati a progetti, temporanei, che quindi non sono stabilizzabili". E per questo invita a dire "basta alle strumentalizzazioni sulle pelle dei giovani ricercatori".

    Fonte: Repubblica.it - Finanza | vai alla pagina
    Argomenti: economia, finanza, italia, ministro P.A., Recessione economica, crisi finanziaria, recessione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (2)

  • Inserito il 14 ottobre 2008 da 31
    Che ci sia il governo lo sappiamo bene. Definire la situazione internazionale un po' fragile, detto da un economista, è come dire: si salvi chi può.
  • Inserito il 14 ottobre 2008 da 861
    Perchè non lo va a dire a Milano, in Piazza Affari? Ho letto un'intervista. Pare che agli operatori in Borsa non squillino più i telefoni...

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