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Dichiarazione di Antonio POLITO


 

Ecco il nuovo Riformista, in lotta contro l’Italia che fa il passo del gambero. - INTERVISTA

  • (20 ottobre 2008) - fonte: Il Messaggero - M.A. - inserita il 20 ottobre 2008 da 861

    Da oggi in edicola

    ROMA - Oggi «il Riformista» cambia veste e si presenta in edicola come un giornale non più a otto pagine ma a trentadue. Un quotidiano grande come gli altri e però diverso nell’approccio ai problemi e nelle idee.
    Polito, siete diventati grandi?
    «Abbiamo sei anni. L’asilo è finito, abbiamo imparato a parlare bene, ci siamo tolti il grembiulino e da stamattina c’avviamo alla scuola elementare».
    Con il tempo pieno?
    «Con un giornale completissimo».
    Con il maestro unico?
    «No, quello no. In un giornale grande, c’è bisogno del contributo di tutti. E non ci può essere il pensiero unico».
    Politicamente come sarete?
    «Il nostro obiettivo è la modernizzazione del Paese. L’Italia si muove al passo del gambero, anche se la nostra crisi è nascosta dalla crisi generale del mondo. E noi, a colpi di idee e di notizie, faremo di tutto per essere in controtendenza: riformisti e fautori del cambiamento».
    Col rischio di apparire un po’ lunari?
    «L’altro giorno, parlavo con Franco Debenedetti e ci dicevamo: questo sarà il giornale di quelli che non vogliono morire democristiani».
    Cioè?
    «L’Italia scivola verso lo statalismo, e stanno ritornando gli anni ’80. Mentre noi daremo voce a quella parte del Paese che non vuole fare il grande balzo all’indietro».
    Dunque, bipartisan?
    «Parliamo a tutte le forze che si battono per la modernizzazione. Ma conservando un’anima di sinistra liberale. Proprio per questo, siamo profondamente delusi per come è venuta fuori la ciambella del Pd».
    Un giornale nuovo in tempi di crisi non è follia?
    «Tutt’altro. La crisi non è la fine di tutto. Non è il crollo, come pensavano i comunisti e infatti Bordiga parlava di ”crollismo”. Per noi liberali, la crisi è trasformazione. Racconteremo come cambia l’Italia lungo questi anni e come sarà nella post-crisi. Ammesso che la superi e la superi bene».

    Fonte: Il Messaggero - M.A. | vai alla pagina
    Argomenti: innovazione, identità, Stampa, giornale, sinistra liberale, riformisti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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