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Dichiarazione di Enrico MELASECCHE GERMINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Terni (TR) (Lista di elezione: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) 


 

(TERNI) ENRICO MELASECCHE, UDC - 6 GENNAIO 1999: INAUGURAZIONE DELLA PRESSA IN PIAZZA DANTE, DOVEROSO CELEBRARNE IL DECENNALE

  • (21 ottobre 2008) - fonte: www.enricomelasecche.it - inserita il 21 ottobre 2008 da 3225
    6 GENNAIO 1999: INAUGURAZIONE DELLA PRESSA IN PIAZZA DANTE, DOVEROSO CELEBRARE IL DECENNALE DEL SALVATAGGIO E DELLA COLLOCAZIONE Sono trascorsi 10 anni dal salvataggio della Pressa da 12.000 t e dalla sua monumentalizzazione in Piazza Dante quale una delle macchine più importanti al mondo nell’ambito della Archeologia Industriale. Fu una operazione memorabile che partì da una idea dell’Ing Gino Papuli che caldeggiò presso le autorità locali e cui l’intera città partecipò con un entusiasmo unico. Si calcola che per l’inaugurazione fossero presenti in piazza, nonostante la ricorrenza della Epifania, oltre 6.000 persone, record mai più raggiunto per una manifestazione pubblica cittadina. Era coperta da un telo enorme che fu sollevato mentre una cascata di fuochi artificiali la illuminava, fra la commozione generale. Ha lavorato all’interno delle Acciaierie dal 1936 fino all’inizio degli anni ’90 in cui fu smontata ed in parte tagliata per essere fusa ed il relativo acciaio riutilizzato. Forgiò pezzi unici oggi disseminati in tutto il mondo, dagli alberi rotori della navi alle testate di centrali nucleari ancora in funzione. L’Amministrazione Comunale eletta nel ’93, memore della improvvida distruzione del Grande Maglio costruito ai primi del secolo XIX, il cui battito nell’azione di fucinatura, narrano le cronache dell’epoca, era nettamente percepibile in città, svolse un’azione decisiva nel sollecitarne la donazione al Comune, salvandola dalla distruzione. Fu rimontata e ricollocata in Piazza Dante in modo da rappresentare per i secoli a venire il simbolo del lavoro e della fatica di generazioni di maestranze che, provenienti da tutta Italia, si insediarono a Terni contribuendo alla sua crescita demografica ed al suo sviluppo fino a creare la città odierna. La task-force istituita presso l’allora Assessorato ai Lavori Pubblici, costituita da tecnici interni ed esterni all’Amministrazione Comunale, lavorò in totale sintonia tanto da superare ostacoli di ogni genere e giungere a tempo di record a completare il trasporto ed il suo rimontaggio peraltro con un costo esiguo per le casse comunali grazie alla generosa partecipazione di tutti, dalla Società delle Fucine, ai numerosi tecnici, all’Associazione Industriali. Purtroppo questa amministrazione, forse per imperdonabile dimenticanza, forse per altre ragioni imperscrutabili, ha lasciato trascorrere il decennale della realizzazione dell’Obelisco di Pomodoro, che inaugurato dopo varie peripezia il 3 dicembre 1995 alla presenza dell’artista, del Sindaco Ciaurro, del Vescovo Mons Franco Gualdrini celebrava il centenario della nascita delle Acciaierie a Terni e costituisce ormai con la Pressa uno delle più belle caratterizzazioni del paesaggio urbano, anche per la collocazione che, in sintonia con Arnaldo Pomodoro, si decise di assegnargli all’interno della prima rotonda alla francese realizzata a Terni alla confluenza di Corso del Popolo, Via Guglielmi, Via Turati con Ponte Romano e Via Aleardi. Da mesi, in piena sintonia con Gino Papuli che recentemente ci ha lasciato, è in via di predisposizione un piccolo volume, il secondo sulla Pressa, a completamento del primo. E’ curato dall’Arch. Patrizia Trivisonno che ha iniziato la raccolta di dati e scritti e che sarebbe auspicabile venga alla luce, proprio in coincidenza con la celebrazione del decennale, anche per ricordare degnamente la figura di Gino Papuli. Enrico Melasecche, 21/10/2008
    Fonte: www.enricomelasecche.it | vai alla pagina
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