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Dichiarazione di Linda LANZILLOTTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Stipendi da dirigente e pluriconsulente. «Brunetta incoerente».

  • (22 ottobre 2008) - fonte: Repubblica.it - inserita il 24 ottobre 2008 da 31

    Il caso alla Camera. La vicenda di Francesco Verbaro, direttore di Brunetta a Roma e consulente stipendiato in mezza Italia, oggetto di una interrogazione.

    ROMA - Dirigente al ministero, ma anche consulente una, due, tre, quattro volte in giro per l'Italia. La denuncia di Repubblica.it finisce in Parlamento. E diventa oggetto di una interrogazione parlamentare al ministro Brunetta. Tutto nasce da *Piccola Italia, la rubrica di Antonello Caporale, nella quale si segnala che Francesco Verbaro, direttore generale per il personale del Ministero della P.A risulta anche componente del Comitato Direttivo dell'Aran Sicilia nonché consulente del Comune di Milazzo e, infine, consulente della Provincia di Messina. Il tutto, ovviamente, con i relativi stipendi.

    Passano poche ore, e il caso arriva alla Camera. per iniziativa di Linda Lanzillotta (Pd).
    Che in una interrogazione, premettendo tra l'altro che "il ministro ha più volte dichiarato di avere realizzato una operazione di totale trasparenza pubblicando gli emolumenti dei dirigenti dello Stato", chiede allo stesso Brunetta "se i dati relativi agli incarichi e ai compensi del dottor Francesco Verbaro e ad oggi non smentiti rispondono a verità". E, in tal caso "come sia ciò compatibile con l'assolvimento dei compiti e degli obiettivi oggetto del contratto" e "come ciò sia coerente con la battaglia che il ministro conduce contro i fanulloni e contro le consulenze esterne".
    ------------------

    Da*Piccola Italia - Repubblica.it - A.Caporale

    Dirigente? Non solo, ma anche

    IL diavoletto si nasconde nei dettagli. E questa storia insegnerà qualcosa al professor Renato Brunetta, ministro plenipotenziario e oramai sole nascente, stella polare di milioni di italiani.

    Adesso che persino a palazzo Chigi sono stati installati i tornelli, che di fannulloni in giro non c'è ombra, che i baristi - l'ha detto Berlusconi! - sono disperati e confusi. Adesso che l'operazione trasparenza si può ritenere non soltanto avviata ma anche apprezzata, adesso, proprio adesso, il ministro della Funzione pubblica dovrebbe, secondo noi, riavvolgere la pellicola e rivedersi il film della guerra dichiarata, combattuta e in qualche modo anche vinta contro l'indolenza di Stato, la bugia da certificato, la piccola quotidiana malversazione.
    Noi gli consiglieremmo, per esempio, di convocare attorno a un tavolo tutti i suoi direttore generali. Ottimi manager della pubblica amministrazione che sono stati i primi a dare il via alla operazione trasparenza. Hanno scelto di obbedire ed esibire: ecco quanto guadagnamo, ecco come e dove. Perfetto. E così sappiamo, per esempio, a quanto ammonta la paga del dottor Francesco Verbaro, giovane dirigente a cui è affidata l'interpretazione delle norme, i dubbi e le ansie di chi deve applicare il contratto di lavoro. Centoquarantunomila lorde annue. Né troppo né poco. Giusto per un livello così elevato.

    Però un dottor Verbaro, anch'egli Francesco, sicuramente un omonimo, è membro anche del comitato direttivo dell'Aran Sicilia, l'agenzia nazionale che gestisce e fa applicare i contratti di lavoro. Incarico che in Sicilia, ha comunicato l'efficiente e preziosa segreteria generale, è retribuito con una decurtazione del trenta per cento, volontariamente decisa tempo fa. Da 113mila lordi annui a 80mila annui, sempre lordi. Il dottor Verbaro, sicuramente omonimo di quell'altro, collaboratore del ministro, si è associato alla cura dimagrante.

    C'è però un altro omonimo, un altro Verbaro, un terzo Francesco, che è consulente al comune di Milazzo e fa l'esperto del sindaco del luogo per le materie giuridice. Due anni da esperto, 22mila euro più altri 22mila euro. Lordi però. Da un foglio a un altro, da un terzo a un quarto Verbaro. Un omonimo, l'ennesimo, del primo, del secondo e del terzo. Perché la Corte dei Conti, scrive il settimanale messinese Centonove, ha aperto un procedimento contro la Provincia di Messina colpevole negli anni scorsi di aver affidato con mano troppo leggera delle consulenze. Tra queste una di 127mila euro a un certo Francesco Verbaro per l'aiuto alla redazione della nuova pianta organica. Aiuto che si stima fu prestato per poche settimane e non per molti mesi, come esigeva il contratto.

    Ecco, fossimo il ministro Renato Brunetta, convocheremmo attorno a un tavolo i principali dirigenti, i più fidati collaboratori e avanzeremmo il dubbio: "C'è gente che fa il consulente e ha il vostro stesso nome e cognome. Sono omonimie, questo è sicuro...". E se si volesse valutare la questione da un altro punto di vista, si potrebbe dire: al ministero della Funzione pubblica ci sono, forse, superconsulenti, ma, di sicuro, nessun fannullone!

    Fonte: Repubblica.it | vai alla pagina

    Argomenti: incoerenza, pubblica amministrazione, Interrogazione, ministro P.A., Brunetta Renato, dirigenti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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