Ti trovi in Home  » Politici  » Marco CAPPATO  » Formati aperti: il Parlamento Europeo adotta il formato ODF a seguito delle iniziative radicali

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Marco CAPPATO

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

Formati aperti: il Parlamento Europeo adotta il formato ODF a seguito delle iniziative radicali

  • (22 ottobre 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 22 ottobre 2008 da 31

    Roma, 22 ottobre 2008

    • Dichiarazione di Marco Cappato, deputato europeo radicale

    I servizi informatici del Parlamento mi hanno informato che per la prima volta, in seguito alla nostra iniziativa, i deputati potranno inviare le proprie interrogazioni parlamentari utilizzando il formato aperto ODF (Open Document Format) che consente di lavorare con programmi informatici che non costringono ad acquistare licenze proprietarie.
    Questo risultato fa seguito all'iniziativa che ho intrapreso già dal mese di giugno scorso, quando mi sono rivolto al Presidente Pöttering per chiedere che anche il Parlamento europeo, come già dichiarato dalla Commissione, potesse utilizzare per il proprio lavoro documenti creati in formati aperti come l'ODF.
    Lo scorso luglio il Presidente Pöttering aveva risposto alla mia interrogazione comunicando che la strategia d'innovazione del Parlamento "contempla anche il proseguimento dell'iniziativa di apertura alle soluzioni OSS (Open Source Software) seguita dal Parlamento europeo, in particolare rispetto ai formati dei documenti. Molto presto saranno adottate le misure necessarie, le quali dovrebbero poter essere applicate alla ripresa dei lavori parlamentari, a fine agosto".
    Il risultato di oggi è il primo frutto di un'iniziativa che continua ancora oggi, anche presso la Commissione e il Consiglio, sulle tematiche della democrazia linguistica e del software libero».

    Segue la lettera del Presidente Pöttering sui formati aperti

    Onorevole Marco CAPPATO
    Ho preso atto con interesse del Suo intervento in Aula, il 4 giugno 2008, sulla questione del multilinguismo per quanto riguarda l'interfaccia dei computer dei deputati nonché della mail da Lei inviata, il 6 giugno 2008, ai Questori e a me stesso sul medesimo argomento, ma facendo altresì riferimento alla possibilità di ricevere e diffondere documenti ISO 26300:2006.
    II multilinguismo nella nostra istituzione, per rispondere alla Sua domanda, è una realtà che funziona ed è presente anche a livello dell'ambiente burotico attualmente utilizzato. La versione inglese del software è utilizzata principalmente per potere rispondere ai bisogni di supporto, mentre le versioni forniscono gli strumenti e le funzionalità per il loro utilizzo in un ambiente multilingue. Si pensi, in particolare, al supporto dell'insieme degli alfabeti e serie di caratteri, ai dizionari e agli strumenti grammaticali che coprono le varie lingue dell'Istituzione.
    Per quanto riguarda il multilinguismo dei menù, le evoluzioni della postazione di lavoro permetteranno in futuro questo tipo di funzionalità allorché saranno disponibili presso gli editori. Resterà nondimeno da validare la qualità e la buona copertura di tutte le lingue sull'insieme del software.
    In linea più generale, l'evoluzione della configurazione burotica dipende al momento da un'evoluzione preliminare dell'architettura applicativa. Per l'Istituzione è fondamentale garantire la stabilità di funzionamento di tali strutture. Questa evoluzione si iscrive, infatti, nei piani di innovazione e di evoluzione del sistema d'informazione del Parlamento europeo, che la nuova Direzione generale dell'innovazione e del supporto tecnologico (DG ITEC), responsabile ditali aspetti, ha già recepito nella sua strategia d'innovazione che il Segretario generale dovrebbe presentare a breve all'Ufficio di presidenza.
    Sarebbe, infatti, difficilissimo, se non addirittura impossibile, rispondere ai bisogni degli utenti a partire da messaggi del computer in 23 lingue. La DG ITEC solleverà nondimeno tale questione presso il suo fornitore.
    In ordine alla seconda domanda da Lei sollevata, riguardante la ricezione e il trattamento dei documenti ISO 26300:2006 presentati dai deputati, la strategia d'innovazione più sopra esposta contempla anche il proseguimento dell'iniziativa di apertura alle soluzioni OSS seguita dal Parlamento europeo, in particolare rispetto ai formati dei documenti. Molto presto saranno adottate le misure necessarie, le quali dovrebbero poter essere applicate alla ripresa dei lavori parlamentari, a fine agosto.
    Confidando di aver risposto alle Sue attuali preoccupazioni nel settore dell'informatica al Parlamento europeo, voglia gradire i sensi della mia profonda stima.

    Hans-Gert Pöttering

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: internet, parlamento europeo, radicali, software libero | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato