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Dichiarazione di Carlo GIOVANARDI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI)  -  Sottosegretario  Presidenza del Consiglio deleghe Famiglia, droga e Servizio civile (Partito: PdL) 


 

«In gioco un principio di democrazia» - INTERVISTA

  • (28 ottobre 2008) - fonte: Avvenire - Danili Paolini - inserita il 29 ottobre 2008 da 31

    «I candidati a Strasburgo siano vera espressione dei territori»

    Quindici anni fa, da democristiano, Carlo Giovanardi fu tra i pochi ad opporsi alla marea referendaria che condusse l’Italia all’abolizione delle preferenze per le elezioni politiche. Oggi i suoi ruoli di sottosegretario del governo Berlusconi e di senatore del Pdl non gli impediscono di dirsi apertamente «contrario all’abolizione delle preferenze per le Europee», voluta con forza dallo stesso esecutivo e dal centrodestra.
    È in minoranza, senatore.
    Si figuri, sono abituato... In Consiglio comunale, a Modena, ero minoranza della minoranza, democristiano di centro in mezzo a comunisti e dc di sinistra. Ma proprio la possibilità di esprimere un voto di preferenza mi ha sempre consentito di essere eletto dai cittadini, prima consigliere comunale, poi regionale e nel ’92 deputato. La preferenza è un principio di democrazia: se oggi non la difendessi andrei contro la mia storia e le mie idee. Altri, piuttosto, dovrebbero fare chiarezza.
    A chi si riferisce?
    A Veltroni, a D’Alema e a tutti i dirigenti del Pd, che oggi gridano al colpo di Stato per l’abolizione delle preferenze all’Europarlamento, ma che per le elezioni regionali in Toscana, dove governano loro, le hanno già abolite! È un atteggiamento ipocrita.
    Ma le preferenze non esistono in nessun altro Paese d’Europa.
    Verissimo, però nel resto d’Europa i partiti sono strutturati diversamente dai nostri. E differente è anche il processo di selezione dei candidati. Senza preferenze serve più democrazia interna.
    Stavolta ce l’ha con la sua parte politica?
    Al Pdl ci tengo, spero che nasca e cresca come un partito con una grande e libera dialettica al suo interno. E poi penso sia anche interesse di Berlusconi avere parlamentari europei e nazionali che siano espressione del territorio e dei suoi abitanti.

    Fonte: Avvenire - Danili Paolini | vai alla pagina

    Argomenti: parlamento europeo, democrazia, pd, elezioni europee, preferenze, Governo Berlusconi, dirigenti, liste bloccate | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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