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Dichiarazione di Stefania Gabriella Anastasia CRAXI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto)  -  Sottosegretario  Affari Esteri (Partito: PdL) 


 

Accordo di Cooperazione Economica con San Marino: Italia deve rispettare gli obblighi comunitari. Somiglianze fra i socialisti sanmarinesi e il progetto di mio padre.

  • (31 ottobre 2008) - fonte: Agenzia Dire - inserita il 23 novembre 2008 da 3625
    il progetto del Psd assomiglia molto al disegno di unità socialista varato da mio padre, con l'unione tra socialisti craxiani e riformisti ex comunisti.

    A pochi giorni dal voto, cosa è rimasto “in sospeso” tra Italia e San Marino? E come l’Italia guarda la scadenza elettorale del 9 novembre?
    Il principale dossier in trattazione riguarda la finalizzazione dell’Accordo di Cooperazione Economica; un importante passaggio è stata la riunione bilaterale del 19 giugno scorso, che ha consolidato il negoziato e portato alla definizione di un testo ampiamente condiviso sul quale torneremo a confrontarci con l’obiettivo di una sollecita conclusione.
    L’Accordo di cooperazione tra Italia e San Marino è visto da entrambe le coalizioni che si affronteranno il 9 novembre come priorità assoluta. Ma della sua stesura e ratifica se ne parla ormai da anni. Quali allora le difficoltà che hanno rallentato l’iter? Ha avuto un ruolo l’instabilità politica degli ultimi due anni nei due paesi?
    Probabilmente sì.
    In tema di rapporti fiscali. Le recenti difficoltà (inchiesta Re Nero, controlli serrati sulle aziende sammarinesi da parte della Gdf) sono imputabili davvero solo a incomprensioni o in effetti, come hanno lamentato i rappresentanti del governo biancoazzurro, l’Italia ha calcato troppo la mano? In questo clima, alla vigilia di un importate confronto elettorale per San Marino, ci sono i presupposti per futuri accordi “alla pari”? Senza entrare naturalmente nel merito di un’inchiesta giudiziaria in corso, mi limito ad osservare come l’Italia, in quanto Stato membro dell’Unione Europea, sia tenuta a recepire e attuare puntualmente la normativa comunitaria. In particolare, la scorsa primavera abbiamo dato applicazione al Regolamento comunitario 1889 del 2005 che prevede, senza eccezioni, precise disposizioni in materia di antiriciclaggio. Si tratta di continuare sul piano bilaterale un confronto che è trasparente, costruttivo e paritario con San Marino.
    Con la nuova legge elettorale San Marino punta sul bipolarismo come soluzione all’instabilità politica. Basterà?
    E’ mia opinione, parlo in generale, che la stabilità politica la si ottiene con la politica, con la volontà e la responsabilità politica, non con i marchingegni elettorali. In Italia con la stessa legge abbiamo avuto un governo instabile, quello Prodi, ed uno molto stabile come quello attuale. In Germania, con lo stesso sistema, abbiamo avuto bipolarismo e grande coalizione. In ogni paese la classe politica, la classe politica tutta, deve saper leggere i momenti storici e scegliere politicamente le soluzioni migliori capaci di garantire stabilità e sviluppo. Questo vale nei paesi grandi e ancor più nei piccoli Stati. Ma questo lo decideranno i sammarinesi. Per ciò che riguarda il governo italiano, posso garantire la massima disponibilità a collaborare con ogni tipo di governo che verrà fuori dalle urne e dalle scelte politiche dei partiti. I socialisti sammarinesi, architrave del centrosinistra col Psd, sono presenti con un'altra formazione minore, Nps, nel centrodestra. Vedete, nel medio periodo, le condizioni per la riunificazione completa qui in Repubblica?
    Questo lo devono decidere i socialisti sammarinesi. Non posso però non rilevare che la gran parte dei socialisti sammarinesi sta nel Psd, anche se alcuni che oggi militano nel Nps hanno voluto bene a mio padre. Il Psd assomiglia a ciò che mio padre, con il progetto dell’Unità socialista, avrebbe voluto realizzare in Italia, cioè l’unione a guida socialista tra i socialisti craxiani e l’area riformista del vecchio partito comunista. Il golpe politico-giudiziario lo ha impedito. Ciò detto, non voglio entrare nel merito delle scelte delle alleanze politiche a San Marino, questo è un altro discorso.
    Anche sul Titano qualche mese fa è stato presentato il film biografico su Bettino Craxi, ancora molto popolare tra i sammarinesi. Ma qual è stata l'essenza del rapporto dell'ex leader del Psi con San Marino?
    Il film è stato presentato su iniziativa di Fiorenzo Stolfi e del Psd. Con i socialisti sammarinesi, Craxi aveva un rapporto speciale. Nella vicina Rimini, il Psi di Craxi organizzò la Conferenza programmatica del 1982, una svolta politica e culturale che anticipò Tony Blair di 15 anni. Poi ci furono il Congresso del 1987 e la Conferenza programmatica del 1990. I socialisti sammarinesi hanno vissuto questi grandi appuntamenti con noi. Gli attuali dirigenti socialisti sammarinesi si sono formati lì, tutti. Durante l’esilio ad Hammamet, non hanno mai abbandonato Bettino Craxi. Dopo la sua morte, hanno subito aderito alle attività della Fondazione Craxi, sia a livello nazionale che a livello locale. Il nostro è davvero un rapporto speciale.

    Fonte: Agenzia Dire | vai alla pagina
    Argomenti: diplomazia, Craxi Bettino, socialisti, San Marino, accordo, Cooperazione economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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