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Dichiarazione di Mariastella GELMINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Istruzione Università e Ricerca (Partito: PdL) 


 

«Basta difendere i privilegi, inutile la metà dei corsi di laurea»

  • (15 novembre 2008) - fonte: Il Messaggero - Anna Maria Sersale - inserita il 16 novembre 2008 da 31

    "Sono favorevole all'abolizione del valore legale del titolo di studio"

    Due cortei a Roma. Sindacati e studenti in piazza, contro le politiche del governo su università e ricerca. Quello organizzato da Cgil e Uil (senza la Cisl che si è sfilata dopo l'incontro con la Gelmini) si è concluso in piazza Navona mentre l'Onda ha raggiunto Montecitorio. «Insieme per il futuro del paese» è lo striscione che ha aperto il corteo dei sindacati. Una giornata di proteste contro i tagli, è stata la giornata della generazione anti-Gelmini.
    «Ma gli italiani vogliono la riforma - ha detto Silvio Berlusconi da Washington - la manifestazione ha visto un numero di partecipanti certamente molto inferiore alle aspettative, il che conferma che la grandissima maggioranza degli italiani vuole una scuola efficiente».Ma Berlusconi è tornato anche sul delicato tema dell'informazione tornando a criticare i media, questa volta quelli televisivi: «Ieri ho visto un telegiornale che parlava della riforma della scuola elementare ed ho avuto la conferma della totale disinformazione della tv pubblica e non solo», ha spiegato.
    Ciò che ha fatto arrabbiare Berlusconi è il legame tra decreto-Gelmini e tagli alle università, pur previsti dalla Finanziaria. «Il decreto-Gelmini non prevede nessun licenziamento ed aiuta il tempo pieno», ha sottolineato. Parla invece del «grembiulino» a scuola, utile affinchè «non ci sia una differenza abissale tra chi veste griffato e chi non può permetterselo; introduce «il voto secco» e quello «in condotta». Tutte misure di buon senso che hanno spinto il premier a porre una domanda retorica a «tutti i padri e tutte le madri» d'Italia: «Cosa ci può essere da criticare su queste misure?».
    E il ministro Mariastella Gelmini: «Capisco le loro preoccupazioni, le loro paure, il problema di trovare un posto di lavoro, ma sono convinta che sia indispensabile voltare pagina e cambiare nella scuola e nell'università proprio per dare a questi ragazzi un futuro». Poi ha aggiunto: «Oggi la scuola non prepara al mondo del lavoro, i ragazzi entrano troppo tardi. È indispensabile ripensare scuola e università». Quanto alla carenza di risorse degli atenei, Gelmini ha detto che «le risorse esistono oggi come esisteranno nel 2010. Occorre però «imparare a spenderle meglio». Ci sono 5.500 corsi e 170 mila insegnamenti: «La metà è inutile. Si può razionalizzare ed è doveroso farlo visto le difficoltà delle famiglie italiane, il denaro pubblico va speso meglio». Infine, il ministro si è detta personalmente favorevole all'abolizione del valore legale del titolo di studio.
    Intanto, dopo lo strappo dell’altro giorno, si è fatta più incandescente la polemica tra i sindacati. Guglielmo Epifani dal corteo ha criticato l'assenza della Cisl: «Chi non c’è sbaglia. Ogni volta che provano a isolarci gli va male però persistono. E perseverare è diabolico». Commentando le dichiarazioni di Bonanni, che ha negato l'incontro riservato a cena con il premier, ha detto semplicemente: «Le bugie hanno le gambe corte. Chi dice bugie di solito ha qualcosa da nascondere».

    Fonte: Il Messaggero - Anna Maria Sersale | vai alla pagina
    Argomenti: Berlusconi, scuola, sindacati, tagli, ricerca, università, manifestazione, televisione, movimento studentesco, decreto gelmini, legge gelmini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 16 novembre 2008 da 31
    Gelmini, sei favorevole all'abolizione del valore legale del titolo di studio? Allora comincia a dare il buon esempio. Butta il tuo e vattene in fabbrica a lavorare.

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