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Dichiarazione di Mariapia GARAVAGLIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Macché destino È la finanziaria che ha tagliato i fondi» - INTERVISTA

  • (24 novembre 2008) - fonte: l'Unità - Simone Collini - inserita il 25 novembre 2008 da 31

    Il ministro ombra del Pd: «Nessuno può scaricarsi così la coscienza. Il Parlamento istituisca una commissione d’inchiesta sull’edilizia scolastica»

    «Nessuno di noi si può scaricare la coscienza parlando di fatalità. Ed è tanto più grave che a farlo sia il capo del governo ». Un po’ è per indole, un po’ è perché il crollo del liceo Darwin di Rivoli si è portato via un ragazzo di 17 anni. Maria Pia Garavaglia non vuole innescare polemiche. Però quando viene a sapere che Berlusconi ha definito quanto avvenuto sabato una «drammatica fatalità», il ministro dell’Istruzione del governo ombra del Pd sbotta: «Non mi risulta ci sia stato un terremoto o una valanga ».
    E che cosa le risulta invece, senatrice Garavaglia?
    «Che il governo invece di aumentare le risorse da destinare alla sicurezza nelle scuole ha presentato una Finanziaria che prevede pesanti tagli in questo settore. E anche che è soltanto grazie a un emendamento presentato dal Pd se il decreto Gelmini contiene un articolo, il 7 bis, riguardante i provvedimenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Nella versione originaria l’argomento non compariva».
    Qual è secondo lei la misura più urgente da adottare?
    «L’anagrafe della scuola, come abbiamo chiesto anche nel dibattito in Parlamento sul decreto Gelmini. Ancora oggi ci sono troppi edifici che non sono a norma o che non sono idonei per la funzione scolastica, visto che si tratta di strutture costruite per altri scopi e soltanto in un secondo momento adibite a scuole. L’altra richiesta che abbiamo avanzato da tempo è quella di destinare maggiori investimenti per l’edilizia scolastica ».
    L’opposizione, in tutto questo?
    «Saremo pronti a muoverci con spirito collaborativo, purché ci sia un piano chiaro, trasparente, e che possa essere applicato tempestivamente sia per la manutenzione straordinaria che per la costruzione di nuove scuole».
    Secondo i dati diffusi dall’Inail ci sono stati in un anno quasi 100 mila infortuni negli edifici scolastici e ora c’è stata anche una vittima: non può fare nient’altro il Parlamento?
    «Come c’è una commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema sanitario nazionale, forse vale la pena proporne una sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia, naturalmente insieme alla Conferenza Stato-Regioni».
    Perché la competenza è degli enti locali?
    «Esatto, ma guai ora a scaricare il barile sulle spalle degli enti locali perché se i trasferimenti non sono sufficienti neanche per il funzionamento quotidiano degli istituti, diventa difficile avere risorse per la manutenzione. Se ai comuni viene tolta l’Ici, se i trasferimenti dello Stato sono sempre minori, allora non si possono pretendere miracoli ».
    Il barile può essere scaricato anche parlando di “fatalità”, non crede?
    «Non si può scaricare né il barile né la coscienza con una simile espressione. La scuola, un luogo che dovrebbe essere tra i più sicuri, a Rivoli è diventato un luogo di morte. Ci sono responsabilità a cui chi di dovere non può sottrarsi».

    Fonte: l'Unità - Simone Collini | vai alla pagina
    Argomenti: scuola, sicurezza dei cittadini, scuola pubblica, Opposizione parlamentare, tagli pubblica istruzione, decreto gelmini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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