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Dichiarazione di Renato SORU

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Sardegna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Sardegna (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

Così non si può governare. Mi dimetto.

  • (25 novembre 2008) - fonte: Unione Sarda - inserita il 26 novembre 2008 da 100
    Il presidente della Regione Renato Soru si è dimesso in Consiglio regionale. La decisione è stata annunciata dopo che il Consiglio aveva bocciato a scrutinio palese (con 55 voti contrari e 21 a favore) un emendamento voluto dallo stesso Soru alla nuova legge Urbanistica. Con un breve discorso pronunciato alle 21 e 46 Soru ha spiegato le sue ragioni: "Manca la fiducia della maggioranza, in queste condizioni non si può governare. Siamo in un momento di crisi, ma pur essendo consapevole di questa situazione la cosa migliore da fare è essere chiari con i sardi e verificare lo stato della maggioranza". Poi ha spiegato: "Non sarà l'ultimo giorno della mia esperienza politica. Voglio mantenere salda la mia chiarezza, i principi che hanno ispirato la mia esperienza fino ad adesso. Ho cercato di riflettere su cosa sia più utile per la Sardegna e i sardi, non per me". Soru ha detto che domani mattina formalizzerà la scelta e che utilizzerà i prossimi giorni per valutare la situazione, difendendo il suo operato. "Ho servito con tutta l'onestà possibile di cui sono capace, mettendo al primo posto l'interesse dei sardi e credo - ha detto - di servirlo anche oggi con la mia decisione".

    DISSENSO "Per me era importante - ha proseguito il governatore - riflettere in maniera serena e pacata sul modo migliore di proseguire i lavori oggi e in questa legislatura. E' evidente che si è mostrato un dissenso forte, in parte sul merito sul governo del territorio, ma ancora di più mi sembra che ci sia stata una mancanza della fiducia necessaria tra un presidente della Regione e la sua maggioranza". "Ho riflettuto, so di essere stato eletto direttamente, con la fiducia dei cittadini, ma non si può governare senza la fiducia della maggioranza in Consiglio regionale - ha ribadito - Ancora di più perché subito dopo avremmo dovuto discutere la legge finanziaria che non si può affrontare nel clima, appunto, di una fiducia interrotta oggi".

    COLLOQUIO Subito dopo il suo intervento in Aula, il presidente della Regione si è recato al sesto piano, nell'ufficio del presidente del Consiglio, Giacomo Spissu, per un colloquio con il numero uno dell'Assemblea sarda. In base alla legge statutaria le dimissioni avranno efficiacia dopo trenta giorni. Se non saranno ritirate l'assemblea sarà sciolta e le elezioni si svolgeranno entro i successivi sessanta giorni.
    Fonte: Unione Sarda | vai alla pagina

    Argomenti: dimissioni, sardegna, ambiente, urbanistica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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