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Dichiarazione di Antonio DI PIETRO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

«L’Abruzzo al Pdl? Come avere Dracula nel pronto soccorso» - INTERVISTA

  • (27 novembre 2008) - fonte: l'Unità - Maria Zegarelli - inserita il 27 novembre 2008 da 31

    «Il caso Chiodi? È la cultura della bancarella di Berlusconi Villari? Resta lì perché lo vuole il premier»


    Antonio Di Pietro è personaggio ostinato. Insiste: «Silvio Berlusconi è un corruttore politico e il candidato Pdl in Abruzzo è espressione di quella cultura, la cultura della bancarella».
    Di Pietro, la trovata della bancarella di Gianni Chiodi, il candidato Pdl, che ha chiesto il curriculum in cambio di un futuro professionale, secondo lei è frutto di certa cultura. Quale?
    «Partiamo dal soggetto proponente: il candidato Pdl. È chiaro che è applica il “modello berlusconiano di governo” che paga il consenso attraverso il vecchio metodo della lottizzazione politica elettorale: una scarpa oggi e una dopo le elezioni, riducendo i cittadini a sudditi. O fai parte del gruppo di potere o non ti toccano nemmeno le briciole. Mi spiego: la loro logica è “ se fai parte del gruppo bene, altrimenti nemmeno le briciole” ».
    Se fosse così non ci sarebbe speranza...
    «Infatti non sarà così perché loro fanno un ricatto elettorale e noi diciamo che il presidente del centrosinistra che governerà la Regione farà gli interessi di tutti i cittadini: è questa la differenza».
    L’Abruzzo ha un rilievo politico ben maggiore dei suoi confini geografici. Berlusconi ci ha trascorso un intero fine settimana
    «Berlusconi va in Abruzzo a fare spot, non a presentare progetti per un rilancio di quella regione. Posso leggere la prima pagina di un provvedimento giudiziario?».
    A cosa si riferisce?
    «All’ordinanza di misura cautelare che riguardava l’assessore regionale alla Sanità Vito Domenici. Inizia così: “Intorno al finire dell’anno 2003 con deleghe alla Sanità riconosciute all’assessore Domenici iniziava la predisposizione di un vero e proprio apparato organizzativo voluto e attuato nell’ambito della giunta regionale del governatore Pace ... di poteri idonei a intervenire e decidere ogni aspetto della sanità al di fuori degli ambiti istituzionali”. La nuova stagione di Tangentopoli in Abruzzo è iniziata nel 2003 con una giunta di centro destra. Riconsegnare questa regione al Pdl è come consegnare il pronto soccorso a Dracula».
    Berlusconi dice che Chiodi ha undici punti di vantaggio, lei sostiene che la luna di miele è finita...
    «Il vantaggio di cui parla è tutto da dimostrare, mentre la luna di miele finisce sicuramente quando i cittadini si rendono conto che il premier sta giocando con i loro bisogni. Agli elettori diciamo che la nostra coalizione è composta di persone per bene, con il certificato penale e quello dei procedimenti pendenti puliti. Siamo la vera svolta rispetto alla storia Pace-Del Turco e siamo coerenti, come ha dimostrato la vicenda della vigilanza Rai. In questa storia non si muoverà foglia finché Berlusconi non vorrà. Villari è stato mandato lì dopo aver dato ampie rassicurazioni che non avrebbe mollato la poltrona. Orlando è una proposta nobile avanzata dal segretario del Partito democratico quando Orlando si è fatto indietro per mettere a nudo l’alibi di Villari. Veltroni ed io siamo stati vittime di un Giuda che ha tradito per trenta denari. Ma più che Villari denuncio il Diavolo tentatore...».
    Di Pietro, già il premier ha minacciato di querelarla...
    «Non temo le sue querele. Le minaccia e non le fa. Per me sarebbe un onore, perché un tribunale dovrebbe finalmente stabilire se dico il vero o il falso quando lo definisco un corruttore politico: è reo confesso sul punto».
    Reo confesso?
    «Sì, dopo aver negato per anni di avermi offerto un posto come ministro degli Interni, l’altra sera in Tv lo ha pubblicamente ammesso. Lo ha fatto due volte, nel 1994 e nel 1995. Ribadisco che ha tentato anche, attraverso il presidente del Senato Schifani, un abboccamento con il candidato alla presidenza Orlando e lo ha fatto tre anni fa con DeGregorio dando alla sua associazione 6-700 mila euro, denunciati alla Camera, all’indomani della sua elezione a presidente della Commissione Difesa».

    Fonte: l'Unità - Maria Zegarelli | vai alla pagina
    Argomenti: abruzzo, potere, regione abruzzo, Berlusconi Silvio, Di Pietro Antonio, coalizione, elezioni regionali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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