Ti trovi in Home  » Politici  » Renato SORU  » "Volevano fare peggio della destra, ma io manterrò gli impegni con i sardi" - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Renato SORU

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Sardegna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Sardegna (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

"Volevano fare peggio della destra, ma io manterrò gli impegni con i sardi" - INTERVISTA

  • (27 novembre 2008) - fonte: La Repubblica - Alberto Statera - inserita il 27 novembre 2008 da 31

    Presidente Soru, nessuno sospettava che lei fosse un giocatore di poker: parte della sua maggioranza voleva prendersi tutta la posta sul tavolo e lei ha rilanciato con le dimissioni a sorpresa, mettendo insieme un bel gruzzolo. «Macchè poker, quale gruzzolo?», fa, finto ingenuo, il governatore quasi vicerè della Sardegna, che dopo la giornata campale delle dimissioni in Consiglio regionale è chiuso adesso, quasi a notte, a rilassarsi nel suo ufficio.
    Ma come quale gruzzolo? Ha avuto la solidarietà di Veltroni e, ci risulta, anche di D`Alema, che litigano a Roma, ma che su di lei hanno ritrovato l`accordo. Ha sbaragliato con le dimissioni quelli del Partito Democratico sardo che le hanno teso l`imboscata, i Cabras, i Fadda, gli Spissu.
    «Guardi, io sono stato eletto direttamente dai cittadini e voglio mantenere salda la mia chiarezza, per cui ho ritenuto di chiarire subito ai sardi lo stato della maggioranza cui hanno dato fiducia, cercando di spiegare che se non c`è fiducia tra il presidente e la sua maggioranza non si può andare avanti. Con la mia decisione credo perciò di servire i sardi al di là di ogni bega del Partito democratico».
    E ha messo le basi per ricandidarsi alla presidenza della Regione, cosa che molti esponenti sardi del Pd non vorrebbero.
    «Sono stato costretto a dimettermi, costretto a scegliere tra governare per governare, rinunciando alla coerenza, oppure ribadire la necessità e la volontà di rinnovare la politica, cosa su cui ho dato la mia parola agli elettori. Una parola che voglio mantenere, altrimenti è tutto senza senso. Non sono interessato a governare a tutti i costi e comunque. Per questo, per mantenere la coerenza con me stesso, ho dovuto segnare con forza il distacco da una maggioranza che non mi ha seguito su un fondamentale impegno programmatico, quello della difesa del nostro territorio».
    Da chi si è sentito più tradito, cosa l`ha più amareggiato?
    «Amareggiato sono amareggiato, non lo nego. Ma non deluso dalla politica, anzi sono ben consapevole del valore anche morale dell`impegno politico».
    Che proseguirà?
    «Certo che proseguirò, non ho alcuna intenzione di far venir meno il mio impegno. Anzi».
    Ma non vuol dirmi chi le ha dato le maggiori delusioni nella sua ex maggioranza.
    «Guardi, alcune donne elette nel listino con il compito di sostenere il presidente e il suo progetto politico non lo hanno fatto e non hanno sentito il dovere di dimettersi».
    Tradito dalle donne. Ma i nomi, presidente, facciamo i nomi delle donne che hanno tradito.
    Chi sono? »Non faccio nomi, segnalo che non ci si può disco stare dal mandato ricevuto dagli elettori, come in questa circostanza molti della mia parte hanno fatto».
    Non vuol fare neanche i nomi di quella che è stata soprannominata la sinistra immobiliare di Cagliari?
    «Con il voto di ieri il Consiglio regionale ha cercato di revocare la delega avuta negli anni passati, recentemente confermata dal referendum. Quel che non è riuscito alla destra lo voleva fare la mia maggioranza, cioè continuare a fare nelle zone interne e nell`agro lo scempio che si è fatto sulle coste. E` così: una parte della maggioranza, avendo mal digerito la legge sulle coste, voleva prendersi la rivincita, rimettendo in discussione la possibilità di costruire a ridosso delle coste, spostando un po` la speculazione che non si può più fare direttamente sulla fascia costiera».
    Per questo molti del centrosinistra speravano che lei non si ricandidasse?
    In questi anni abbiamo fatto molte cose nel confronto con lo Stato, il demanio, le servitù militari, il risanamento, il taglio delle spese. Ma quel che mi aveva spinto di più in politica era la necessità di tutelare l`ambiente e governare il territorio in una Sardegna che vedevo via via consumare. Dove si edificava ovunque, sulle coste, nelle campagne, intorno alle città, creando enormi periferie. Credo di servire questo impegno avendo dato le dimissioni».
    Che la rafforzano, anche perché il centrodestra non ha per ora candidati credibili da opporle: il sindaco di Cagliari Floris? Il figlio di Cossiga? Pili? Oppi? Tutte eventuali candidature assai deboli.
    «Considerazioni premature, quando c`è da varare una legge finanziaria regionale che non si può affrontare nel clima di una fiducia al presidente che viene a mancare. Gordon Brown parladi redistribuzione del reddito, un argomento che in Italia sembra tabù e che invece noi in Sardegna abbiamo messo alla base della nostra manovra. La finanziaria che abbiano predisposta è tutta volta a sostegno delle fasce deboli e degli anziani, ma, rotto il patto di maggioranza, è impossibile una discussione seria».
    Ma se Veltroni intervenisse, come ha promesso, per riportare alla ragione i democratici sardi che le hanno votato contro, lei sarebbe disposto a ritirare le dimissioni e ad andare avanti fino alla scadenza naturale del mandato in giugno?
    «Se saremo capaci di ricostruire chiarezza e coerenza che fin qui sono mancate, andremo avanti fino alla fine della legislatura. Altrimenti è utile riportare subito la decisione nelle mani degli elettori».
    Veltroni manderà Antonello Soro a commissariare il partito in Sardegna?
    «Non lo so. Io chiedo solo chiarezza e coerenza perchè questo non è di certo il mio ultimo giorno in politica. Intendo andare avanti persino con più determinazione di prima. Proprio per questo ho dato le dimissioni».

    Fonte: La Repubblica - Alberto Statera | vai alla pagina
    Argomenti: dimissioni, sardegna, centrosinistra, ambiente, territorio, Edilizia, consiglio regionale, speculazioni immobiliari, Regione Sardegna | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato