Ti trovi in Home  » Politici  » Valter VELTRONI  » «Chi vuole il dialogo non chiede ratifiche, Pd mai consultato»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Chi vuole il dialogo non chiede ratifiche, Pd mai consultato»

  • (29 novembre 2008) - fonte: Il Messaggero.it - inserita il 30 novembre 2008 da 31

    ROMA - Tardivo, secondo il leader del Pd Walter Veltroni, l'appello del governo all'opposizione perché collabori nell'interesse del Paese, arrivato dopo il varo del pacchetto anti-crisi: «Si cessi di essere sempre in campagna elettorale e ci si metta tutti insieme - ha affermato ieri Berlusconi - per dare una mano e guardare come stella polare all'interesse di tutti». Già ieri il ministro ombra dell'economia Pierluigi Bersani aveva accusato il premier di chiedere aiuto a cose fatte. Oggi è intervenuto anche il leader del Partito democratico Walter Veltroni.

    Veltroni: «Chi vuole il dialogo non chiede ratifiche - ha detto Veltroni - Se davvero lo si vuole se ne ascoltino le proposte e si concordino i provvedimenti. Non è immaginabile che l'opposizione venga semplicemente invitata a ratificare decisioni già prese senza alcun coinvolgimento». In ogni caso il leader del Pd assicura che «in Parlamento il Partito democratico si muoverà come sempre nell'interesse del Paese».

    «Proposte anti-crisi insufficienti». «Le proposte anti-crisi presentate dal governo - sottolinea Veltroni - sono purtroppo del tutto insufficienti: non c'è nulla di strutturale, nulla che riguardi i redditi e le pensioni, nulla che riguardi il precariato, molto poco per le piccole e medie imprese. Il governo si mostra ancora una volta inadeguato rispetto alla gravità della situazione».

    «Il governo ascolti l'opposizione». «Per quanto poi riguarda il rapporto con l'opposizione - prosegue - se davvero lo si vuole se ne ascoltino le proposte e si concordino i provvedimenti. Non è immaginabile che l'opposizione venga semplicemente invitata a ratificare decisioni già prese senza alcun coinvolgimento. La maggioranza e il presidente del Consiglio con dichiarazioni e comportamenti tendono a inasprire i rapporti sociali e politici, un atteggiamento che appare tanto più irresponsabile vista la pesantezza di una crisi che il governo ha prima negato e che ora non riesce a fronteggiare».

    «Un tavolo con le parti sociali». «Rilancio infine la proposta di un tavolo con le parti sociali - ha concluso il leader del Pd - in cui sia presente non solo Confindustria, ma anche le piccole e medie imprese e invito il governo a non continuare sulla strada irresponsabile della divisone tra sindacati, un comportamento che non potrà che generare altro conflitto».

    Fonte: Il Messaggero.it | vai alla pagina

    Argomenti: sindacati, opposizione, confindustria, Governo Berlusconi IV, decreto salvacrisi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato