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Dichiarazione di Pier Luigi BERSANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Confronto possibile ma serve una svolta su stipendi e pensioni» - INTERVISTA

  • (01 dicembre 2008) - fonte: Il Messaggero - Claudio Rizza - inserita il 01 dicembre 2008 da 31

    Pierluigi Bersani non vuole parlare di "intese fuori dai contenuti", espressione che nel gergo politico significa "niente inciuci", ma un dialogo. sul merito delle cose non lo demonizza. «Non abbiamo pregiudizi», spiega rispondendo al pressing del governo che, per bocca di Sacconi. chiede una «vera coesione nazionale» per far fronte alla crisi. I «ma» avanzati dal ministro ombra dell’Economia del Pd sono comunque tanti.
    Lei dice che un dialogo sulle cose sarebbe possibile. A che condizione?
    «Le condizioni minime sono: una misura strutturale su salari, pensioni e stipendi intermini di detrazione fiscale, fuori dalle una tantum; un rafforzamento e chiarimento sul tema degli ammortizzatori sociali; e il ripristino di investimenti pubblici e privati con carattere di automatismo».
    Questo basterebbe?
    «Però vorrei ricordare che questi tagli sul 55% e sul credito d’imposta sulla ricerca vengono dopo la sospensione del credito d’imposta per gli investimenti nel Sud. E’ proprio una linea: distruggere le novità del governo Prodi, non ci può essere altra spiegazione. In epoca di recessione queste sono scelte irrazionali, spiegabili solo da pregiudizio ideologico».
    Il taglio del 55% è quello sul risparmio energetico?
    «Chi ha fatto ristrutturazioni nel 2008 per risparmio energetico in casa, dagli infissi ai pannelli alle caldaie, se prenderà i soldi sappia che potranno essere decurtati fino a 15 mila giuro. Una bella botta, ed è un taglio retroattivo».
    Torniamo al governo: il dialogo istituzionale auspicato riguarda anche le Regioni sui fondi europei e i sindacati sui contratti.
    «Vorrei dire una cosa molto semplice: da luglio a oggi, dopo tre decreti e una Finanziaria, abbiamo presentato proposte sotto forma di emendamenti. Solo un bugiardo può affermare che abbiamo detto solo dei no. Non abbiamo mai trovato accoglienza, ora c’è un vago cenno...».
    La crisi s’è aggravata e la recessione incombe, se ne esce solo tutti insieme.
    «E’ incredibile, dopo quanto è successo, che ci si dica "collaboriamo". Comunque faremo un nostro pacchetto di proposte per costruire il confronto. Di fronte a soluzioni potabili non ci tireremmo indietro».
    Che giudizio dà del piano anti crisi?
    «E’ totalmente prociclico, non sposta nulla. Come è stato a luglio: la manovra era sbagliata, troppi soldi sull’Ici, sull’Alitalia, la detassazione degli straordinari...tutto questo fa almeno 8-9 miliardi. Ora le norme sull’energia si occupano di elettricità invece che di gas; in una fase di tariffe decrescenti bloccano le tariffe di distribuzione e trasporto d’energia con la conseguenza di stasi degli investimenti; la riduzione dell’anticipo fiscale non riguarda gli autonomi; sugli ammortizzatori ci sono pochissimi soldi e una miriade di norme limitanti».
    Il dialogo sui Fondi comunitari?
    «Se accettassero un consiglio, il centrodestra dovrebbe dire a Regioni e Comuni: non voglio portarvi via i soldi per gli investimenti previsti nel Fas o nei piani europei, ma casomai accelerarli. Quindi portatemi qui un pacchetto di interventi già cantierati e fermi e partiamo con quelli, pro quota per Regione».
    Invece il governo che fa?
    «Continuare a rastrellare soldi per metterli su ipotetiche grandi opere nazionali propone due strade: o le opere sono già in corso, come la Salerno-Reggio Calabria, e il cavallo beve quel che beve; o sono nuove, come il Ponte sullo Stretto, ma ne parleremo tra ics anni. Allora meglio mandare avanti i cantieri locali, no?».
    Sugli ammortizzatori che dice?
    «Sacconi vuole fare un fondo per il lavoro, ricavato dal Fas o dai fondi europei. L’idea di usare risorse del fondo sociale europeo per gli ammortizzatori viola un vincolo. Non dico che non si possa essere flessibili, ma spostarlo sic et simpliciter dalla formazione all’ammortizzatore ci porta su un vicolo cieco. Cerchiamo soluzioni intermedie. Ma avverto Tremonti e Sacconi che le Regioni, anche se non hanno ancora speso i soldi, hanno procedure aperte in corso: non si può andare con l’accetta e portar via loro i soldi. Solo con un dialogo ragionevole se ne esce».
    E il confronto con il sindacato?
    «Consiglierei di venir via da posizioni ideologiche. A luglio c’era l’onda per lo sviluppo della contrattazione decentrata e della produttività e si sono imbarcati in un privilegio degli straordinari, totalmente sbagliato. Ora si sono fermati, e spero facciano autocritica, e hanno spostato il tiro sui premi di produzione. Bene, lo dice anche Bonanni, lo si fa per lo sviluppo delle forme decentrate di contrattazione. Ma attenzione, il tema sarà pure interessante, ma non c’è coerenza con quanto sta avvenendo: è una pista non sbagliata ma scollegata, troppo ideologica. Rispetto al fatto che i problemi di oggi si chiamano "produzione" e "occupazione"».
    Ma lei è favorevole all’intesa sui contratti o no?
    «Certo che sì, auspico che si arrivi all’intesa sul secondo livello a firme congiunte. Ma aggiungo: non possiamo in questi due mesi occuparci di metodo, cioè di come sarà la nuova contrattazione, mentre di fatto è in corso una crisi epocale. I lavoratori potrebbero anche non capire di cosa discutiamo. La priorità e le preoccupazioni oggi sono tutt’altre».
    La carta acquisti?
    «Dico sempre che c’è chi ha bisogno anche di 40 euro. Male non fanno, ma bisogna darli in modo più dignitoso. Meglio darli sulla pensione, che loro sanno come fare, se no c’è sempre l’idea che ci sia lo sguardo del miliardario compassionevole sul povero. Non abbiano bisogno di questo ma di redditi sicuri e di libertà dei consumatori».

    Fonte: Il Messaggero - Claudio Rizza | vai alla pagina
    Argomenti: economia, contratti, tagli, occupazione, sociale, energia, fondi europei, governo ombra, crisi, sindacato, pressione fiscale, Governo Berlusconi IV, decreto salvacrisi, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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