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Dichiarazione di Andrea RONCHI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto)  -  Ministro  Politiche comunitarie (Partito: PdL) 


 

UE: No alle discriminazioni nei confronti dell'italiano; creata una task force che controlli i siti UE.

  • (02 dicembre 2008) - fonte: Sito del Dipartimento delle Politiche Comunitarie - inserita il 17 dicembre 2008 da 3625
    Le discriminazioni nei confronti della lingua italiana devono terminare. L'ho ribadito ieri al Consiglio competitività a Bruxelles. Ai miei colleghi ministri dell'Unione Europea ho annunciato che non parteciperemo più a tutte quelle riunioni dove non è consentita la traduzione in lingua italiana.
    Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato chiaro fin dalla scorsa estate chiedendo di vigilare affinché vengano garantiti l'intepretariato attivo e passivo per l'italiano e documenti di lavoro nella nostra lingua. Ho sollevato questo problema ieri nel corso della discussione sul dossier relativo al brevetto comunitario. Anche in questo caso, non siamo disposti ad avallare la formalizzazione a livello di sistema giuridico comunitario di regimi linguistici che penalizzino esplicitamente o implicitamente la lingua italiana.
    La scorsa settimana, il Tribunale di primo grado dell'Unione Europea ha accolto un ricorso dell'Italia contro una decisione della Commissione europea che favoriva il trilinguismo nei concorsi comunitari. E' stato annullato un bando e sono pendenti altri ricorsi analoghi.
    Nel Dipartimento, ho costituito una task force che vigila sui siti comunitari e ha già individuato almeno un paio di casi di mancato rispetto del principio del plurilinguismo. Non chiediamo che una versione italiana sia presente in tutte le pagine o sezioni web, ma invitiamo le istituzioni comunitarie ad assicurare questo servizio almeno nei casi in cui l'eventuale assenza penalizzerebbe eccessivamente il cittadino italiano, come i bandi o le normative.
    Vorrei invitare tutti i nostri lettori ad aiutarci in questo compito: segnalateci siti comunitari privi della versione italiana laddove questo risulti effettivamente penalizzante. Tutte le informazioni saranno raccolte in un dossier che servirà a rafforzare le nostre rivendicazioni.

    Fonte: Sito del Dipartimento delle Politiche Comunitarie | vai alla pagina
    Argomenti: internet, UE, unione europea, italiano, lingua italiana, siti web, accessibilità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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