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Dichiarazione di Paolo ROMANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Assessore  Comune Monza (MB) (Partito: PdL)  -  Sottosegretario  Sviluppo Economico (Partito: PdL) 

 

Già il governo Prodi voleva alzare l'Iva a Sky; sì ad aiuti per il passaggio al digitale, ma nessuno stop all'aumento del canone

  • (02 dicembre 2008) - fonte: Il Tempo - inserita il 18 dicembre 2008 da 3625
    Non capisco proprio la polemica sollevata dal Pd dal momento che fu proprio Prodi ad avviare trattative riservate con Murdoch per abolire l’Iva agevolata. Mi sembra tutto molto strumentale. E poi in questo momento di crisi, quando tutti sono chiamati a fare sacrifici, le agevolazioni non hanno senso specie per un’azienda che ne ha goduto per tredici anni.

    La sinistra sostiene che l’abolizione dell’Iva al 10% per Sky favorisce Mediaset.
    Va detto innanzitutto che questa imposta risale al ’95 quando per incentivare la diffusione della piattaforma televisiva satellitare fu introdotta l’Iva agevolata al 10%. Ora, a distanza di tredici anni, lo scenario è mutato, Sky è entrato da monopolista nel satellitare ed è un’azienda che fa riferimento al mercato. Così quando al ministero dell’Economia si è lavorato per capire dove reperire le risorse per il pacchetto di aiuti alle famiglie e di sostegno all’economia, si è ragionato sul fatto che le agevolazioni sull’Iva erano del tutto ingiustificate. Inoltre la misura non riguarda solo Sky ma in parte anche Mediaset. Sugli abbonamenti c’è un’aliquota al 10% mentre le tessere prepagate erano già al 20%. E poi la sinistra ha poco da fare le barricate dal momento che proprio Visco dichiarò guerra alle agevolazioni.

    Quindi Visco voleva già alzare l’Iva a Murdoch?
    Proprio così. Nel 2007 Visco andava dicendo che era finito il tempo delle agevolazioni fiscali. Poi per le contraddizioni interne alla maggioranza non se ne fece nulla ma ci furono delle trattative riservate con Sky per eliminare l’Iva agevolata e livellarla al 20%. Quindi la sinistra non può non condividere un’iniziativa di questo genere. Inoltre Veltroni dovrebbe convincere gli italiani che stanno facendo sacrifici che il satellitare può continuare a godere di una posizione di privilegio. Le agevolazioni hanno senso nel caso di una start up, nel momento di avvio di un’azienda ma qui sono passati tredici anni.

    Ci sarà una guerra tra Mediaset e Sky?
    Non credo. Il governo ha preso una decisione in totale liberà in un momento difficile per gli italiani.

    Ci saranno aiuti statali per il passaggio al digitale?
    Sì ci saranno agevolazioni legate al reddito per il passaggio dal sistema analogico al digitale e consentire ai meno abbienti di continuare a vedere la televisione in modo gratuito. Peraltro il passaggio al digitale è previsto a livello europeo nel 2012. L’Italia sarà digitalizzata al 70% già nel 2010.

    Il digitale però non risolve i problemi di recezione in zone con ostacoli ambientali, come i paesini di montagna.
    Parliamo dello 0,1% della popolazione ma il passaggio al digitale rappresenterà un netto miglioramento.

    Cosa accade per il canone Rai? Ci sarà il blocco dell’aumento?
    Il canone va adeguato in base all’indice Istat e quindi dovrebbe aumentare di 3 euro. Nel decreto anti crisi c’è un riferimento al blocco di tariffe e canoni e quindi bisogna verificare se il canone rai rientra in questa voce. A nostro avviso non rientra perchè è un’imposta. Quindi l’aumento ci sarà.
    Fonte: Il Tempo | vai alla pagina
    Argomenti: telecomunicazioni, canone rai, governo prodi, digitale, IVA, televisione, Sky, pay tv, Visco Vincenzo, aliquota | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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