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Dichiarazione di Renzo LUSETTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) 


 

Suicidio Nugnes. «Io qui per amicizia, silenzio del Pd a Roma» - INTERVISTA

  • (02 dicembre 2008) - fonte: Il Mattino - Gerardo Ausiello - inserita il 02 dicembre 2008 da 31

    «Nel nostro Paese i partiti dimenticano i loro morti». È amareggiato Renzo Lusetti, deputato del Pd, 50 anni, 24 dei quali passati a fare politica con Giorgio Nugnes. «Eravamo amici - racconta - abbiamo anche litigato a volte, ma ci siamo sempre ritrovati nelle battaglie più difficili». Ieri era l’unico parlamentare non campano del Pd presente ai funerali dell’ex assessore comunale.
    Diserzioni?
    «Credo purtroppo che siano distrazioni. È brutto quando la politica dimentica il lato umano, diventa cinica. Certo, ognuno ha i suoi problemi ed è preso da mille impegni. Ma io ho spostato i miei appuntamenti per dare l’ultimo saluto a un amico».
    Qualcuno si aspettava la presenza del segretario del Pd, Veltroni...
    «So che era impegnato a Madrid. In ogni caso un partito ha mille modi per esprimere la propria vicinanza».
    Il suicidio di Nugnes è stato come un fulmine a ciel sereno...
    «Infatti, non avrei mai immaginato che potesse andare così. Era un uomo forte, combattivo e amato dalla gente. Ieri a Pianura ho toccato con mano il suo rapporto, profondo e radicato, con il territorio».
    Come si spiega questa tragedia?
    «Stento a crederci. L’ho incontrato qualche settimana fa e mi sembrava calmo, anche se provato dalle vicissitudini giudiziarie».
    Che cosa vi siete detti?
    «Abbiamo parlato del futuro. Com’è noto, avrebbe voluto candidarsi alla Regione, però sapeva che a questo punto non sarebbe stato possibile».
    Il traguardo mancato lo turbava?
    «Non più di tanto. Anzi, era già proiettato verso il 2011, per il suo ritorno in consiglio comunale. Ragionava in prospettiva, i suoi progetti mi avevano rassicurato».
    Quando vi siete conosciuti?
    «Eravamo amici da 24 anni, una vita. Abbiamo militato nella Dc, poi nella Margherita e infine nel Partito democratico. Tra di noi ci sono state anche incomprensioni, ma nelle battaglie più importanti era sempre al mio fianco».
    E le polemiche sulla fuga di notizie?
    «Occorrono equilibrio e buon senso. In Procura gli atti processuali sono a disposizione di troppe persone e così spesso diventano pubblici. Eppure non ricordo nessuno che sia stato condannato per la fuga di notizie».
    Il suo giudizio sulle intercettazioni?
    «È giusto che gli inquirenti le utilizzino per le indagini, tuttavia c’è bisogno di regole certe che ancora non sono state decise».
    Da arrestato, Nugnes è stato sospeso dal Pd. Da morto viene “riabilitato”. Ieri la città era tappezzata di manifesti del partito che ne ricordava «il costante e tenace impegno politico».
    «Prendo atto di un sempre maggiore imbarbarimento e impoverimento della politica. Anche qui servirebbero delle regole certe e uguali per tutti».

    Fonte: Il Mattino - Gerardo Ausiello | vai alla pagina
    Argomenti: intercettazioni, napoli, indagini, pd, inchieste, assessore comunale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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