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Dichiarazione di Rocco BUTTIGLIONE

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC)  - Vicepres. Camera  


 

Vaticano e omossesualità. «È un passo verso le nozze tra persone dello stesso sesso» - INTERVISTA

  • (02 dicembre 2008) - fonte: QN - Giorno/Resto/Nazione - inserita il 02 dicembre 2008 da 31

    La Chiesa non è contro la depenalizzazione dell`omosessualità. Chi dice il contrario è in malafede». Il presidente dell`Udc, Rocco Buttiglione, liquida così la polemica sulle dichiarazioni di monsignor Celestino Migliore. La Santa Sede, spiega, è solo contraria al riconoscimento giuridico delle unioni tra persone dello stesso sesso.
    La proposta francese, però, parla di leggi antisodomia e di reati di omosessualita...
    «Non è questo il punto. La Chiesa è contro reati di questo tipo e tutto ciò che viola la dignità delle persone. Nel mio piccolo, ho dato un contributo importante per concedere il diritto di asilo agli stranieri omosessuali che correrebbero gravi rischi tornando nei propri paesi di origine».
    Dov`è allora il problema?
    «La preoccupazione della Chiesa e un`altra. E cioè che dietro la campagna francese ci sia il tentativo di far passare altro».
    Che cosa?
    «Se si allarga il concetto di discriminazione, si può accusare di violazione di diritti umani anche chi è contrario al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali. Da qui, il rischio di pressioni su stati e governi che non hanno legislazione in materia».
    L`omofobia, però, è soprattutto altro...
    «Sì, ma non ha senso frammentare i diritti. Faccio un esempio paradossale. Se un individuo viene picchiato, deve essere difeso perché viene colpita la sua dignità di persona, non perché ha un orientamento sessuale particolare. E persona, né più né meno di altre».
    Quindi?
    «Le eccezioni non servono. La violenza contro gli omosessuali deve essere punita come quella verso ogni altro essere umano, che sia ebreo, cristiano o musulmano. I diritti umani sono eguali per tutti e bisogna stare attenti a non creare troppe categorie e sottocategorie di protezione speciale».
    I nodi, dunque, continuano a essere il matrimonio gay e le unioni civili?
    «Certo. Si sta perdendo di vista la natura giuridica del matrimonio tra uomo e donna, che esiste per la sua funzione sociale. Il diritto al matrimonio nasce in forza di un`assunzione di doveri. Marito e moglie si impegnano davanti alla società per creare un ambiente adeguato alla crescita di figli. Questa è la posizione della Chiesa e non possiamo certo correre il rischio che prima o poi venga considerata come violazione di diritti».
    Come se ne esce, allora? Rimane il problema di paesi come l`Iran dove gli omosessuali vengono condannati a morte...
    «Servirebbe meno ambiguità. Il documento francese dica con chiarezza che la situazione da condannare è questa. Noi siamo d`accordo e lo è anche la Chiesa. Cosa diversa è introdurre l`idea che l`omosessualità sia un diritto umano, quando invece essa attiene alla sfera privata».
    Tutto qui?
    «Certo. In questa polemica, vedo molta malafede. Spesso, si vuole dipingere la Chiesa in modo distorto. La sua posizione è molto più umana di come viene rappresentata. A maggior ragione, di fronte a una proposta come quella francese su cui continuo ad avere molti dubbi».

    Fonte: QN - Giorno/Resto/Nazione | vai alla pagina
    Argomenti: diritti gay minoranze, chiesa, matrimonio, unioni civili, vaticano, udc, diritti umani, omosessuali, iran, francia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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