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Dichiarazione di Lucio STANCA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

«Il web non può essere più zona franca»

  • (04 dicembre 2008) - fonte: Il Messaggero - inserita il 05 dicembre 2008 da 31

    E ora il Cavaliere si prepara a regolamentare internet

    Il prossimo G8 non si occuperà solo di come regolare al meglio i mercati per far fronte alla crisi mondiale, ma cercherà anche di riformare Internet, un sistema per definizione strettamente connesso alla globalizzazione. Su questo tema l'Italia è pronta a fare una propria proposta. Ad annunciare un’iniziativa italiana per regolare il web, è stato ieri Silvio Berlusconi. Al termine della sua visita al polo tecnologico delle Poste Italiane il presidente del Consiglio, «sbigottito» dopo aver visto tanto sviluppo tecnologico, ha lancia la sua proposta che in effetti riprende tentativi già esperiti in sede Onu: «A gennaio l'Italia presiederà il G8. In quell'occasione porteremo al tavolo dei Grandi una proposta di regolamentazione di internet, visto che manca in questo settore una regolamentazione uniforme». Del resto, Internet, accanto a Impresa e Inglese, faceva parte del famoso programma «delle tre i», cavallo di battaglia del premier in tutte le campagne elettorali. Un vecchio pallino che oggi torna al centro dei suoi pensieri e che si lega molto ai problemi della sicurezza dei cittadini, del fisco e a quello della proprietà intellettuale. «Internet non può essere considerato una cosa franca - afferma Lucio Stanca, ex ministro dell’Innovazione nel precedente governo-Berlusconi - evitare gli eccessi non significa soffocare uno strumento importantissimo come internet».
    L’iniziativa del premier scatena come al solito le opposte tifoserie. «Preoccupa che dopo il violento attacco ai quotidiani adesso Berlusconi si dedichi alla rete - attacca il verde Paolo Cento - Non vorremmo che questo fosse il primo passo per la limitazione della libertà di espressione di chi usa internet per comunicare: Berlusconi lasci libero almeno il web. Voglio sperare che il prossimo G8 abbia ben altri argomenti a cui dedicarsi, come la pesantissima crisi economica globale o la questione climatica che è in cima all'agenda mondiale, ma non italiana».
    «Finalmente anche in Europa un leader politico comprende l'importanza strategica di internet, vera infrastruttura di comunicazione del futuro - commenta Giorgio Stracquadanio, onorevole Pdl e consigliere del ministro Gelmini - è il momento in cui quanti operano nell'innovazione tecnologica inizino a guardare in termini strategici e non solo di business immediato all'innovazione e alla rete.

    Fonte: Il Messaggero | vai alla pagina
    Argomenti: internet, Berlusconi, G8, onu, europa, informatizzazione, web, poste italiane, libertà di espressione, globalizzazione, comunicazione, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 05 dicembre 2008 da 31
    Concordo con Paolo Cento:«Non vorremmo che questo fosse il primo passo per la limitazione della libertà di espressione di chi usa internet per comunicare: Berlusconi lasci libero almeno il web. Voglio sperare che il prossimo G8 abbia ben altri argomenti a cui dedicarsi, come la pesantissima crisi economica globale o la questione climatica che è in cima all'agenda mondiale, ma non italiana».

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