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Dichiarazione di Paolo FERRERO


 

Sulla disabilità meno retorica e una verità: il governo taglia i fondi

  • (04 dicembre 2008) - fonte: Liberazione - Paolo Ferrero - inserita il 05 dicembre 2008 da 31

    Ieri si è celebrata la giornata internazionale delle persone con disabilità, di 650 milioni di persone con disabilità, e solo ora tutti si accorgono, stampa e politica, che esiste la Convenzione Onu sui loro diritti, che nel marzo 2007 sottoscrissi a New York a nome del Governo come ministro della Solidarietà sociale e che ancora non è stata ratificata dal Parlamento italiano, determinando un ritardo di impegno del nostro Paese ad adeguare la legislazione ai principi in essa delineati. Principi sul rispetto della dignità, dell'autonomia, della libertà di persone che vivono in condizioni di discriminazione, di difficoltà di partecipazione e d'inclusione sociale.
    Oggi, però, non possiamo solo limitarci a celebrare una giornata e dimenticarci per il resto dell'anno che le persone con disabilità continuano a subire sistematicamente la violazione dei propri diritti.
    In questo senso apprezziamo l'invito del capo dello Stato a non far pagare le conseguenze della crisi economica in atto alle persone con disabilità, che hanno bisogno di maggiore sostegno e di vedersi riconosciuti i propri diritti di "persone". Ma dobbiamo constatare che il Governo va in tutt'altra direzione: taglia il fondo nazionale per le politiche sociali, le risorse agli enti locali, azzera dal 2010 il fondo sulla non autosufficienza. Poi, con le ultime disposizioni, che hanno distribuito miliardi alle banche e pochi spiccioli alle fasce più deboli, per lo più in forma caritatevole, si afferma l'intenzione di smantellare il sistema di protezione sociale e di voler mantenere per il futuro condizioni di diseguaglianza ed esclusione sociale dei più deboli.
    I diritti universali delle persone devono essere le fondamenta di un nuovo modello sociale, in cui le differenze di ogni essere umano siano percepite come una ricchezza e non come uno ostacolo alla crescita economica o, peggio, come una minaccia alla conservazione di un'ideologia politica liberticida e discriminatoria. Per questo condanniamo nettamente la posizione espressa dal Vaticano, che rifiuta di firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, in quanto non contiene un rifiuto esplicito all'aborto, e contemporaneamente si schiera contro la depenalizzazione universale dell'omosessualità proposta dal Governo francese. Una posizione inaccettabile contro i diritti sociali e civili sanciti a livello nazionale ed internazionale, dalla nostra Costituzione alla Dichiarazione Universale sui Diritti Umani, che quest'anno celebrano 60 anni di esistenza e, in parte, di aspettative disattese. Le persone con disabilità e le organizzazioni che le rappresentano chiedono pari opportunità, il diritto alla salute, all'educazione, al lavoro, ad una vita indipendente e noi tutti dobbiamo impegnarci perché tutto ciò non rimanga solo scritto sulla carta, ma divenga la realtà di un mondo diverso, fatto di persone diverse e "uguali".

    Fonte: Liberazione - Paolo Ferrero | vai alla pagina
    Argomenti: omosessualità, discriminazione, aborto, tagli, diritti civili, vaticano, onu, pari opportunità, sociale, disabili, diritti umani, diritti, disabilità, francia, Governo Berlusconi IV, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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