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Dichiarazione di Elisabetta ZAMPARUTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Piano casa: positivo il voto del PD sull'ordine del giorno per le politiche abitative

  • (05 dicembre 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 06 dicembre 2008 da 31

    Giudico positivo che il gruppo del PD (fatte salve due astensioni) abbia votato a favore dell’ordine del giorno presentato dalla delegazione radicale all’atto Camera 1813 per impegnare il Governo, che ha accumulato già 2 mesi di ritardo nell’adozione del piano casa, ad informare il Parlamento su quale sia l’effettiva esigenza abitativa a cui intende far fronte e a trasmettere il censimento degli immobili pubblici e privati, compresi quelli di proprietà della Città del Vaticano, sul territorio italiano oltre che a consentire l'impegno di suolo per opere di urbanizzazione solo nel caso in cui non sia possibile alcuna forma di recupero edilizio.

    Anche se la maggioranza - da considerarsi tale per lo più grazie al metodo di voto dei pianisti!- lo ha respinto mi auguro che i contenuti di quanto votato in Aula possa divenire strumento per iniziative e governo del territorio in sede locale dove il PD è spesso in maggioranza.”

    Segue Ordine del Giorno all'atto camera 1813-A n. 12

    La Camera dei Deputati,

    premesso che:

    il Decreto Legge 112/2008 convertito con la legge 133/2008 prevede la realizzazione di un programma di edilizia residenziale;

    il piano nazionale di edilizia abitativa doveva essere adottato dal Governo con DPCM entro il 5 ottobre 2008 prevedendo ex Dl 112/2008 anche il recupero del patrimonio abitativo esistente, con interventi concentrati sull'effettiva richiesta abitativa nei singoli contesti;

    il comma 10 dell'art. 11 del suddetto decreto dispone che "una quota del patrimonio immobiliare del demanio, costituita da aree ed edifici non più utilizzati, può essere destinata alla realizzazione" del piano casa;

    il piano casa dovrà peraltro essere confrontato con la realtà che fa dell'Italia il primo paese d' Europa per disponibilità di abitazioni e con il fatto che negli anni Novanta (dati Eurostat) le costruzioni, in Italia, hanno sottratto all' agricoltura circa 2.800.000 ettari di suolo.

    Ogni anno si consumano 100.000 ettari di campagna (il doppio della superficie del Parco Nazionale dell' Abruzzo). Ragionando sui dati Eurostat di Germania e Francia, emerge che negli anni Novanta l' Italia ha urbanizzato un' area più che doppia di suolo rispetto alla Germania (1,2 milioni di ettari) e addirittura 4 volte quello della Francia (0,7 milioni di ettari). I riferimenti statistici più recenti (Cresme/Saie 2008) sottolineano come questa tendenza, negli ultimi anni, abbia conosciuto una ulteriore, violenta accelerazione. Dal 2003 ad oggi, infatti, sono state costruite circa 1.600.000 abitazioni (oltre il 10% delle quali abusive);

    per contro, è noto che, da vent' anni, la popolazione in Italia non solo non è cresciuta ma è, al contrario, calata sensibilmente. E solo negli ultimi anni ha dato segni di ripresa, grazie al contributo degli immigrati;

    Tutto ciò premesso si impegna il Governo, prima dell'adozione del DPCM relativo al piano casa, a:

    1) comunicare al Parlamento l'effettiva esigenza abitativa, specificata per ogni Provincia, a cui il piano casa intende fare fronte;

    2) trasmettere al Parlamento il censimento degli immobili pubblici e privati, compresi quelli di proprietà della Città del Vaticano, sul territorio italiano;

    3) a consentire l'impegno di suolo a fini insediativi e infrastrutturali esclusivamente qualora non sussistano alternative di riuso e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, fornendo a tal fine le percentuali di recupero edilizio a cui il Governo intende impegnarsi per la realizzazione del piano casa.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: immigrati, vaticano, europa, pd, casa, Edilizia, agricoltura, radicali al Parlamento, Camera dei Deputati, edilizia pubblica, edilizia privata | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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