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Dichiarazione di Leonardo RAITO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Polesella (RO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)  - Assessore  Comune Polesella (RO) (Partito: LISTA CIVICA) 


 

Ripensare una strategia per il Delta

  • (08 dicembre 2008) - fonte: Il Resto del Carlino - inserita il 08 dicembre 2008 da 812
    Tutti i politici, di qualunuque livello, che vogliano fare i conti con delle strategie d’azione per il Polesine non possono trascurare la specificità deltizia, da sempre al centro di dinamiche culturali, sociali ed economiche che necessitano una profonda conoscenza del territorio, delle sue peculiarità e necessità. Il fatto che il delta rappresenti un crocevia di interessi e di situazioni è comprensibile: oggi dal Delta e dal suo territorio derivano oppotunità uniche in grado di essere fattori trainanti per l’intera economia provinciale e regionale. Le questioni sul tavolo sono molte: ecologia e ambiente, il ruolo della centrale ENEL, l’agricoltura, la pesca, il turismo. Si tratta di questioni che meriterebbero pagine di approfondimento ma che troppo spesso vengono lasciate ad appannaggio di avventurieri che poco hanno a che spartire con il territorio, che non lo capiscono in fondo, non lo amano. Dalla grande proprietà latinfondista ai grandi gruppi economici nazionali e oltre, a decidere il destino del Delta molto raramente sono i polesani che pure vengono interessati direttamente dalle scelte prese. Che fare? La politica deve decidere in modo chiaro la via da intraprendere, fissando gli obiettivi e costruendo, intorno a questi, dei percorsi strategici. Questi percorsi strategici però devono tenere in debita considerazione il territorio e la propria gente, gente che ha dimostrato negli anni una forza e un temperamento che non vanno sottovalutati. Affrontare la “questione parco” con la sicurezza e la decisione finora non ostentata, potrebbe permettere di colmare il gap esistente con il delta emiliano, di certo la porzione meno bella, meno vasta, della foce del Po, che però viene valorizzata attraverso un’ampia mole di trasferimenti regionali. Crediamo nelle potenzialità turistiche ed ambientali del Delta? Se si, è giunto il momento di dimostrarlo con dei piani di investimento importanti che non possono lasciare ad esempio, indifferente la Regione Veneto. Ci sono percorsi da costruire, strutture turistiche da allestire, infrastrutture di supporto da programmare? Facciamo tutto questo, se crediamo che ne valga la pena. Ci sono spazi da recuperare, bonificare (penso ai ridueri dei vecchi zuccherifici) e che possono essere trasformati in centri di studio, ricerca, servizi? Facciamolo, non perdiamo queste opportunità. Molta gente attende risposte sicure, un decisionismo coraggioso che non pensi all’interesse particolare per un interesse generale, trainante. In tutto questo il PD provinciale può rappresentare un elemento di forza. Basta che riesca a trasformarsi in una forza autenticamente popolare, nel senso più autentico del termine. Una forza che parla alla gente, che guarda la gente e che sa ascoltarla. C’è bisogno di questo, per far decollare una terra dalle potenzialità immense che troppo spesso restano nascoste all’ombra di un argine.
    Fonte: Il Resto del Carlino | vai alla pagina
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