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Dichiarazione di Maurizio GASPARRI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

«Fabio Fazio un lacché» della sinistra» E Villari apre un’inchiesta

  • (09 dicembre 2008) - fonte: La Repubblica - Francesco Bei - inserita il 09 dicembre 2008 da 31

    Fabio Fazio? Un «lacché» della sinistra (copyright di Maurizio Gasparri), contro cui il presidente della Vigilanza dovrebbe intervenire «immediatamente». Il Pdl si scaglia contro la trasmissione "Che tempo che fa", per la partecipazione del presidente della Sardegna Renato Soru, e l’ex Pd Riccardo Villari non lascia senza risposte il grido di dolore del centrodestra: già oggi chiederà invia ufficiale al direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini, «i dati delle presenze televisive» nel salotto di Fazio.

    Tutto inizia con una dura presa di posizione di Gasparri. «Chiedo al presidente della Vigilanza afferma il capogruppo del Pdl al Senato - di sapere che regole vigano in Rai: il direttore generale ha deciso che i politici non vadano nei programmi di intrattenimento, ma "Che tempo che fa" invita chi vuole, prima Veltroni, ora Soru». Gasparri accusa Fazio di «servirei suoi capetti» e pretende da Villari «interventi immediati contro gli abusi in atto». A stretto giro, contro il «fazioso» Fazio e una Rai tre «appaltata alla sinistra» si aggiungono Francesco Casoli di Fi e Alessio Butti di An.

    Ma a replicare al Pdl, prima ancora delle minoranze, è lo stesso direttore di Rai Tre, chiamato da Villari a giustificare le apparizioni dei politici da Fazio. «Non c’è alcuna norma - risponde dunque Paolo Ruffini - che vieti a "Che tempo che fa", cioè ad un talk show, di invitare politici». Dopo aver definito «eccentriche» le dichiarazioni del centrodestra, Ruffini contrattacca: «La possibilità che il programma inviti i politici non solo non viola alcunché, ma è stata sancita anche da una sentenza del Tar. L’unica accortezza che le norme vigenti raccomandano è di ricercare un equilibrio nella partecipazione degli ospiti politici, cosa che il programma ha sempre fatto».

    Così, in attesa che domani si riunisca nuovamente la Vigilanza (senza le opposizioni, tranne il radicale Marco Beltrandi), la sparata su Fazio diventa l’occasione per rinfocolare le polemiche su Villari "presidente dimezzato". «La destra chiama e Villari risponde», attacca il pd Vincenzo Vita. Mentre il capogruppo del Pd in Vigilanza, Fabrizio Morri, difende Fazio dall’attacco di Gasparri e attribuisce la polemica su "Che tempo che fa" alle « guerre intestine nel Pdl tra falchi e colombe, tra oltranzisti e moderati».Anche il centrista Roberto Rao invita il Pdl, prima si prendersela con Fazio, a risolvere la vicenda della Vigilanza: «Chi invoca equilibrio deve essere coerente e agire affinché in Commissione si torni alla normalità, a meno che qualcuno non intenda andare avanti a colpi di maggioranza, più uno». Una via d’uscita possibile, pur se a lunga scadenza, la offre Marco Pannella, che difende la legittimità «costituzionale» della presidenza Villari. «Una volta eletto alla presidenza ci sono gli atti obbligati che hanno sei o sette mesi di ritardo. Il presidente ha l’obbligo di affrontare con priorità queste cose. E solo poi, se crede, presenta alla commissione le sue dimissioni».

    Fonte: La Repubblica - Francesco Bei | vai alla pagina

    Argomenti: centrodestra, dimissioni, Rai, commissione di vigilanza, Pannella Marco, Villari Riccardo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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