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Dichiarazione di Giovanni CHIODI

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL)  - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) 


 

Da economista vi dico che la crisi economica farà sentire i suoi terribili effetti a Pasqua. Io come presidente della regione non posso fare nulla per risolvere processi globali come le crisi finanziarie, però posso aiutare i lavoratori con gli ammortizza

  • (16 dicembre 2008) - fonte: abruzzo24ore.tv - inserita il 17 dicembre 2008 da 100
    "Non ho dormito questa notte, e ho ascoltato Bach". Esordisce così il neo presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi oggi a L’Aquila, per tenere una conferenza stampa sobria e piena di contenuti.

    Un vero e proprio discorso presidenziale il suo. Con tante parole d’ordine che entreranno nel vocabolario dei cronisti.

    New deal dei comportamenti, ad esempio. Non posso credere spiega che l’astensionismo nasca dalla sfiducia nei confronti della politica. E’ una protesta voglio credere, per il comportamento dei protagonisti della politica. E io garantisco che gli abruzzesi conosceranno una nuova classe dirigente e io sarò, promette, un presidente sobrio integerrimo e responsabile.

    E poi Abruzzo precursore: non sono il presidente di Forza Italia e An, sottolinea, ma un presidente regionale del Pdl, un grande partito riformista che sta per nascere definitivamente in Italia. "Il centrosinistra - commenta invece - è stato punito anche perché in Abruzzo ha riproposto l’Ulivo che con Prodi ha dimostrato di non essere in grado di governare”.

    Ricorda poi di aver preso come candidato presidente più voti delle liste che l'hanno sostenuto. Non solo narcisismo il suo, ma un modo di ricordare ai partiti e ai caporioni locali del centrodestra che l'ultima parola spetta a lui.

    E conferma: Rialzati Abruzzo e Mpa entrano nel gruppo consiliare del Pdl. La maggioranza avrà cioè un gruppo unico con grande risparmio di risorse economiche. "Spero - aggiunge - che anche l’opposizione faccia altrettanto”.

    Ma Chiodi si scalda soprattutto quando spiega la sua rivoluzione meritocratica, sarà cioè il merito l’unico metro di giudizio delle nostre scelte. E ai giovani ribadisce: scordatevi il posto pubblico. No assisteremo più a spettacoli come la tentata stabilizzazione dei portaborse. Per i giovani serve formazione che non deve essere solo a vantaggio dei formatori.

    Emergenza assoluta per Chiodi è però la difesa dei posti di lavoro: “Da economista vi dico che la crisi economica farà sentire i suoi terribili effetti a Pasqua. Io come presidente della regione non posso fare nulla per risolvere processi globali come le crisi finanziarie, però posso aiutare i lavoratori con gli ammortizzatori sociali, posso favorire l’insediamento delle imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro, controllare con rigore che aziende poco serie utilizzino la casa integrazione solo a loro vantaggio, scaricando cioè i costi della crisi sulle casse pubbliche”.

    Altre parole chiave: welfare di concorrenza, ovvero basta soldi facili a corporazioni e clientele. Basta privilegi, compresi quelli di Giunta e consiglio. E poi ancora Tavolo delle responsabilità per affrontare la crisi economica e risollevare la situazione dell‘Abruzzo che ricorda più volte è in una situazione disastrosa.

    Un tavolo aperto a tutta la classe dirigente abruzzese e ai sindacati che ci stanno. Negli enti annuncia ci sarà uno spoil system cioè la sostituzione dei dirigenti e presidenti di enti strumentali ma non sarà uno spoil system dolce, non arrogante e brutale come quello che ha fatto la il centro sinistra. E ancora: niente tasse ma risanamento dei conti, Per Chiodi questo è un aut-aut il che significa che nel 2009 bisognerà fare sacrifici.

    Riferendosi infine alla vicenda D’ Alfonso Gianni Chiodi ricorda infine: “ Un avviso di garanzia non è una condanna”.

    Ma aggiunge: "Mi auguro che riuscira' a provare la sua estraneita'. Ho un debole per i sindaci. I sindaci non prendono denaro. Se D'Alfonso sarebbe una delusione enorme". Sono dispiaciuto dal punto di vista umano perche' gia' "un avviso di garanzia e' fortemente stigmatizzante nei confronti di un politico. Poi magari dopo sette anni sara' assolto completamente, ma sara' distrutto politicamente come persona. In Abruzzo e' gia' accaduto. Auguro a D'Alfonso di chiarire la sua posizione anche se ritengo che la Magistratura abbia riflettuto molto per emettere un provvedimento cosi' dirompente. Confesso di essere molto perplesso"
    Fonte: abruzzo24ore.tv | vai alla pagina

    Argomenti: corruzione, abruzzo, regione abruzzo, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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