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Dichiarazione di Ottaviano DEL TURCO


 

«Sconfitto chi voleva trasformare il voto in sentenza» - INTERVISTA

  • (16 dicembre 2008) - fonte: Il Mattino - Maria Paola Milanesio - inserita il 16 dicembre 2008 da 31

    Deluso dal Pd e da Walter Veltroni, lontanissimo da Di Pietro, pronto ad abbandonare - ma sembra più che altro una provocazione - la vita politica per dedicarsi alla pittura, e soprattutto preoccupato per il suo Abruzzo, che rischia di «diventare ingovernabile». Ottaviano Del Turco, ex presidente della Regione Abruzzo, dimessosi dopo l’arresto per l’inchiesta sulla sanità regionale, guarda gli ultimi dati sulle elezioni: il candidato del Pdl Gianni Chiodi che si avvia a vincere, la penalizzazione del centrosinistra e l’astensionismo, mai così alto.
    Colpa della sua vicenda personale o dell’alleanza di Veltroni con Di Pietro?
    «Questa elezione non ha mobilitato il voto di opinione, è rimasto solo il voto di scambio e di appartenenza. Fatto è che la vera protagonista è stata la mia vicenda giudiziaria. Di Pietro avrebbe messo volentieri una ghigliottina all’Aquila! Ma pensare che gli elettori si precipitassero alle urne, come se fossero tutti membri di una giuria popolare, è una indecente immagine della democrazia. La ragione è che c’è stata una maggioranza che ha governato per tre anni e che, alla fine, ha fatto finta di non averlo fatto».
    Per chi ha votato?
    «Come sempre sono stato il primo a votare nel mio seggio e non ho votato Costantini».
    Ha scelto Chiodi?
    «Questa è una sua deduzione».
    Perché questo suo no al Pd? Perché lo ha abbondonato o perché non ne condivide più gli obiettivi?
    «Io sono una persona normale, la mia dose di autolesionismo è uguale alla sua. Avevo superato di gran lunga il numero delle guance che ho a disposizione».
    Non ha più nulla in comune con i democratici?
    «Sono uno dei 45 soci che ha fondato il Pd. A differenza di questa cricca di ”cacicchi” che ora guida il partito e che espelle perfino i soci fondatori come successo con Villari, io socio fondatore non mi espello dal Pd. Mi sono autosospeso».
    Visto da un autosospeso, dove sta andando il Pd?
    «La tristezza è che non lo sa nessuno. Né Veltroni, né D’Alema, né Rutelli. Più che drammatica - per usare una frase che ha fatto la fortuna di Ennio Flaiano - la situazione è tragica ma non è seria».
    Lei ce l’ha con Veltroni.
    «Veltroni ha avuto la fiducia di tutti quando è stato eletto - la mia compresa - ma ha deciso di legare la sorte della sua vicenda politica a un personaggio come Di Pietro. Chi fa una operazione del genere somiglia a quel contadino toscano che mette una volpe a guardia del pollaio».
    Gli dà perlomeno dell’ingenuo.
    «È tutto, meno che ingenuo. Ogni uomo politico, ogni volta che sbaglia, lo fa immaginando di compiere una grande trovata politica. Ma qui siamo di fronte a una tragedia. Ma Veltroni sta perseverando, perché sapeva benissimo che in Abruzzo - stringendo quell’accordo con Di Pietro - ne sarebbe uscito comunque da perdente. Una vittoria di Costantini sarebbe diventata una superba vittoria dell’Idv, una vittoria di Chiodi una sconfitta solo di Veltroni, perché il partito di Di Pietro va avanti lo stesso».
    Sarà con il Pdl alle Europee?
    «Ho sempre detto che è prematuro parlarne, dal che ne è stato dedotto che sarei andato con il centrodestra. Ma io non faccio decidere la fine della mia storia politica da un signore che, in difficoltà con la sua famiglia e con la sua azienda, ha ritenuto di coinvolgere nei suoi guai una ventina di persone».
    Come se lo immagina il suo futuro politico?
    «Come una richiesta di asilo politico per tutti coloro che hanno una storia simile alla mia. Un passato nel sindacato, nel Psi, come ultimo segretario, nell’Antimafia, al governo. Ho la convinzione che questa mia esperienza possa essere ancora utile al Paese. E se c’è qualcuno che la riterrà tale, bene! Altrimenti vado in pensione e comincio la mia seconda esistenza, quella di pittore».

    Fonte: Il Mattino - Maria Paola Milanesio | vai alla pagina
    Argomenti: abruzzo, Del Turco, pd, regione abruzzo, astensionismo, elezioni abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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