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Dichiarazione di Enrico MELASECCHE GERMINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Terni (TR) (Lista di elezione: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) 


 

(TERNI) ENRICO MELASECCHE, UDC - CITTA' DELLA SALUTE: DECINE DI MIE PROPOSTE ACCANTONATE, UNA VERGOGNA GLI AFFITTI PAGATI A PRIVATI, MANCATA INTEGRAZIONE FRA ASL 4 ED AZIENDA OSPEDALIERA. A CHI GIOVA TUTTO CIO’?

  • (18 dicembre 2008) - fonte: www.enricomelasecche.it - inserita il 18 dicembre 2008 da 3225
    Poche settimane fa nell’incontro avuto a Terni in II commissione, ho reiterato all’Assessore Rosi, sindaco presente, la proposta che avanzo da anni sull’assurda mancata realizzazione della “Città della salute” progetto dell’allora Direttore Generale ASL 4 Lombardelli, piuttosto di continuare a pagare a vuoto circa 1.000.000 di euro l’anno per affitti. Quel progetto, opportunamente rivisto, aveva indubbi vantaggi relativamente a vari aspetti: 1) funzionale sanitario: portava finalmente a Colle Obito, l’altro cuore pulsante della Sanità territoriale, quello della ASL 4, con vantaggi enormi dal punto di vista logistico-funzionale, di creazione di dipartimenti interaziendali, quindi di interattività con l’Azienda Ospedaliera, di taglio di sprechi, di tempi di risposta agli utenti, di eliminazione di file e di attese con risparmi certi. Ricordo, per amore di verità, che il progetto si integrava perfettamente anche con la collocazione a Colle Obito dell’edificio per la Facoltà di Medicina oggi in via di completamento, scelta voluta dal sottoscritto in quanto altri soggetti erano ormai orientati ad acquistare la ex Caserma della Stradale in Piazza Enrico Fermi, un assurdo funzionale in una zona costipata già all’eccesso di cubature ed autoveicoli; 2) finanziario patrimoniale: pagare inutilmente a vuoto canoni di locazione per decenni significa soltanto, con i tassi comunque bassi di questi anni, gettare al vento risorse incredibili, quando facile alternativa sarebbe stata comunque investire quel danaro nel pagamento di rate di mutuo, acquisendo definitivamente, dopo 20 anni, la proprietà. Occorrerebbe anche che l’Assessore Rosi ci spiegasse che senso ha da parte dell’Ospedale pagare le locazioni in Piazza Enrico Fermi alle Farmacie Comunali per sollevarle della vergogna di quel centro Salute che ha portato al noto buco milionario: un soccorso rosso che dovrebbe proprio far arrossire chi l’ha tramato dietro le quinte; 3) organizzativo generale: - parcheggio Ospedale: avevo riesumato il vecchio progetto della Giunta Ciaurro, il parcheggio a silos, con base su Via Giandimartalo di Vitalone, in quanto, eliminato l’attuale su Viale 8 marzo, avrebbe servito benissimo l’intero comparto didattico, sanitario e della ricerca (centro cellule staminali di Vescovi), eliminando peraltro quel formicaio di mezzi che attualmente intasa ogni angolo all’interno del verde ospedaliero; - parcheggio Uffici Finanziari: chiunque deve recarsi oggi in Via Bramante deve raccomandarsi l’anima a Dio per trovare un posto auto; tutti parcheggiano ovunque, sui corridoi di scorrimento, agli angoli delle strade, in seconda fila. C’è da augurarsi che gli uffici giudiziari si ritrasferiscano alla svelta in Corso del Popolo ma il problema del rapporto fra le due corsie di Via Bramante e gli insediamenti ulteriori, residenziali e commerciali porterà probabilmente al collasso di quell’arteria; 4) espansione futura edilizia sanitaria:recupero aree a funzioni sanitarie. Eliminati gli attuali parcheggi a Colle Obito si libereranno aree preziosissime anche per l’Ospedale che potrà implementare con ulteriori edifici le esigenze di specializzazioni in via di completamento. Già da oggi esistono situazioni di pesante sofferenza; 5) patrimonializzazione pubblica con investimenti privati: il project financing, opportunamente interpretato, è una tecnica che avevamo introdotto a Terni in varie situazioni (Palazzo Ex Sanità in centro, Tulipano con l’INAIL, ecc). Ebbene anche in questo caso era possibile creare una sinergia con banche, imprenditori privati, finanziarie, in modo da realizzare sia il parcheggio a silos che la nuova struttura ASL senza esborsi immediati di danaro da parte del pubblico ma con la certezza che la proprietà sarebbe rimasta al pubblico. Il sindaco ha pompato in questi anni tante sue città, tutte miseramente fallite, ma sulla Città della Salute non ha neanche tentato un approccio di difesa di fronte al NO della Regione. Perché? Oggi, soltanto dopo il mio incalzare, ha riesumato quel progetto senza convinzione e soprattutto senza alcuna certezza progettuale né alcuna data credibile. Chiediamo a chi di dovere: - chi aveva interesse a pagare a vuoto canoni così elevati ed a chi? - chi aveva interesse a trasferire in Via Annio Floriano il Centro Salute cioè l’accorpamento dei tre vecchi distretti sanitari, Interamna, Tacito e Valserra, in un luogo dove non si trova un posto auto a pagarlo oro, quando tutto poteva rimanere nella struttura pubblica di Via Cesi, dove si trovano laboratorio analisi ed ARPA? A Terni la politica deve tornare al coraggio ed alla lucidità se non vogliamo proseguire nell’attuale declino. Soluzioni pasticciate del genere: demolire tutto per ricostruire tutto a Maratta, sono soltanto barzellette che non fanno neanche sorridere. Occorrono soprattutto amministratori capaci che sappiano confrontarsi con la Regione da pari pari e soprattutto non subire diktat da privati per interessi incerti quanto opposti a quelli generali. Luca Diotallevi ha scritto che una delle leve per far ripartire la città è quella della Sanità: occorre riempire di idee e progetti seri quell’affermazione. Questo piccolo contributo credo possa servire per riaprire un dibattito dopo il torpore di questi anni. Enrico Melasecche, 18/12/2008
    Fonte: www.enricomelasecche.it | vai alla pagina
    Argomenti: udc, pd, Comune, Terni, Melasecche, Raffaelli, Città della Salute, Lombardelli | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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