-
» Alitalia. «Una porcheria: il rimedio viene dal mercato» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 07 gennaio 2009
-
» «Niente allarmismi intervenire sulla previdenza» - INTERVISTA
Giuliano CAZZOLA in data 02 gennaio 2009
-
» «Fatale sottovalutare. Vanno detassati i redditi bassi» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 02 gennaio 2009
-
» «Vi dico che cosa farò nel 2009» - INTERVISTA
Silvio BERLUSCONI in data 31 dicembre 2008
-
» Lavorare gratis? [Link all'interno]
Stefano DALL'AGATA in data 30 dicembre 2008
-
» Lavoro : Istat conferma necessita' sostegno occupazione.
Cesare DAMIANO in data 30 dicembre 2008
-
» Contro la Pornotax, ci vorrebbe un Larry Flint!
Donatella PORETTI in data 30 dicembre 2008
-
» «Sicilia per il federalismo ma sulle accise non cedo» - INTERVISTA
Raffaele LOMBARDO in data 30 dicembre 2008
-
» Il Parlamento prigioniero
Marcello PERA in data 30 dicembre 2008
-
» I precari pagano il prezzo della recessione, ma la soluzione non è tornare al passato.
Alessia Maria MOSCA in data 29 dicembre 2008
-
» «La Chiesa? Pensa troppo all'immagine» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 29 dicembre 2008
-
» Lavoro gratis per lo Stato: «Sì, ma solo dopo la crisi» - INTERVISTA [Link all'interno. Dichiarazione di Tomat, Confindustria]
Massimo CALEARO CIMAN in data 28 dicembre 2008
-
» Settimana corta lavorativa. «Regalare 10 giorni allo Stato provocazione "etica", serve ottimismo» - INTERVISTA
Giancarlo GALAN in data 27 dicembre 2008
-
» Appalti sporchi «Al posto di Rosa avrei lasciato» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 24 dicembre 2008
-
» Settimana corta. «Ma così tuteliamo solo chi ha già un lavoro» - INTERVISTA
Nicola ROSSI in data 24 dicembre 2008
-
» Alitalia. «Inammissibile scaricare tutto sugli utenti» - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 24 dicembre 2008
-
» «Basta chiacchiere sulle riforme, Berlusconi pensi a famiglie e ceto medio» - INTERVISTA
Pier Ferdinando CASINI in data 24 dicembre 2008
-
» «Più aiuti per conciliare il lavoro con la famiglia»
Emma BONINO in data 23 dicembre 2008
-
» Settimana corta. «Idea positiva ha funzionato con Giugni» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 22 dicembre 2008
-
» Donne e pensione, basta tabù
Pietro ICHINO in data 19 dicembre 2008
-
» Motorola. Scajola: cercare una soluzione positiva alla chiusura della Sede di Torino
Claudio SCAJOLA in data 19 dicembre 2008
-
» Crisi cantiere navale De Poli. Chiesto vertice urgente in Regione
Lucio TIOZZO in data 18 dicembre 2008
-
» Pensioni. Brunetta ha fatto propria un'idea nostra. - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 17 dicembre 2008
-
» Più tutele per chi resta senza lavoro
Giulio TREMONTI in data 17 dicembre 2008
-
» Flexicurity. "Prendiamo esempio dagli altri Paesi. Ora un patto tra imprese e sindacati" - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 17 dicembre 2008
-
» Controesodo, iniziativa per dare l'opportunità ai giovani talenti di tornare in Italia; all'estero esistono condizioni di lavoro migliori che attirano le menti più capaci.
Alessia Maria MOSCA in data 17 dicembre 2008
-
» MAPPA ANTI CORRUZIONE - SINDACATI
Renato BRUNETTA in data 17 dicembre 2008
-
» Ru486: Aifa autorizza, Roccella di lotta o di governo?
Donatella PORETTI in data 16 dicembre 2008
-
» «Le risposte della destra sono insoddisfacenti, a Roma come a Venezia»
Paolo GIARETTA in data 16 dicembre 2008
-
» «Sulle pensioni non torno indietro possiamo creare due milioni di posti» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 15 dicembre 2008
-
» No all'innalzamento dell'età pensionabile alle donne; il Governo dovrebbe favorire l'occupazione delle fasce più deboli
Alessia Maria MOSCA in data 15 dicembre 2008
-
» «Bossi? Ora fa la colomba solo perché gli fa comodo» - INTERVISTA
Ignazio LA RUSSA in data 15 dicembre 2008
-
» «Rischi sociali enormi, il governo deve intervenire» - INTERVISTA
Stefano SAGLIA in data 15 dicembre 2008
-
» «Precari, fondi al piano Ichino e il sindacato ci sarà» - INTERVISTA
Enrico MORANDO in data 15 dicembre 2008
-
» Donne in pensione a 65 anni
Renato BRUNETTA in data 14 dicembre 2008
-
» La verità su equiparazione e innalzamento pensioni. Risposta alla barzelletta di D’Alema.
Marco PANNELLA in data 14 dicembre 2008
-
» Finalmente, ora gli assegni delle lavoratrici valgono poco - INTERVISTA
Emma BONINO in data 14 dicembre 2008
-
» (TERNI) MASSIMO D'ANTONIO, UDC - TASSA TEVERE-NERA: UNA MONTAGNA DI RICORSI. L'UDC E' L'UNICO PARTITO CHE UFFICIALMENTE DIFENDE CITTADINI E IMPRESE CON UN POOL DI ESPERTI CONTRO LA TASSA DELLA PREPOTENZA
Enrico MELASECCHE GERMINI in data 11 dicembre 2008
-
» Thyssen, la memoria come impegno
Paolo FERRERO in data 06 dicembre 2008
-
» Se 900mila disoccupati vi sembran pochi
Emma BONINO in data 05 dicembre 2008
-
» Voglio confrontarmi con voi sulla scuola e sull’università. Voglio accogliere proposte e critiche. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e lo dobbiamo fare insieme
Mariastella GELMINI in data 05 dicembre 2008
-
» «Il Pd molli il sindacato sui contratti» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 04 dicembre 2008
-
» «Scuole paritarie, ripristinare i fondi» - INTERVISTA
Maurizio Enzo LUPI in data 04 dicembre 2008
-
» Pornotax. Bigotta e antimercato: infrazione Ue?
Donatella PORETTI in data 04 dicembre 2008
-
» Clima: fare dell'efficienza energetica la priorità
Elisabetta ZAMPARUTTI in data 04 dicembre 2008
-
» Da bocciare il taglio agli incentivi per solare e nuove caldaie. “Il parziale dietrofront di Tremonti non è sufficiente”
Maurizio FISTAROL in data 03 dicembre 2008
-
» Energia, tagli al bonus fiscale del 55%: «Effetti che già colpiscono le imprese e allarmano i cittadini»
Ermete REALACCI in data 03 dicembre 2008
-
» Stop del governo agli sgravi sugli interventi di risparmio energetico. «Una truffa. La Regione intervenga»
Giovanni GALLO in data 03 dicembre 2008
-
» Il decreto anticrisi del governo è del tutto insufficiente
Paolo GIARETTA in data 02 dicembre 2008
-
» Risparmio energetico: «Lo stop retroattivo alle agevolazioni giustifica la disobbedienza fiscale»
Simonetta RUBINATO in data 02 dicembre 2008
-
» Per combattere l'evasione del canone, si può pensare di legarlo alla bolletta dell'energia.
Paolo ROMANI in data 02 dicembre 2008
-
» La coesione del Paese interesse nazionale
Giorgio NAPOLITANO in data 02 dicembre 2008
-
» Non si tocchi il patto di stabilità, Italia ostacolata dal suo debito pubblico.
Andrea RONCHI in data 01 dicembre 2008
-
» «Decisioni insensate. Il governo imbroglia, dica la verità»
Pier Luigi BERSANI in data 30 novembre 2008
-
» «Chi vuole il dialogo non chiede ratifiche, Pd mai consultato»
Valter VELTRONI in data 29 novembre 2008
-
» I provvedimenti anticrisi del Governo suscitino un ripensamento dei sindacati sullo sciopero; Pd torni alla stagione del dialogo.
Gianfranco ROTONDI in data 29 novembre 2008
Donne e pensione, basta tabù
-
(19 dicembre 2008) - fonte: Il Sole 24 Ore - Pietro Ichino - Alberto Alesina - inserita il 19 dicembre 2008 da 31
La proposta del ministro Renato Brunetta di aumentare l’età di pensionamento per le donne, fra l’altro dovuta in risposta a una recente sentenza della Corte di giustizia europea e a un’ínterrogazione della senatrice Emma Bonino con altri colleghi, va nella direzione giusta per due motivi. Il primo è che finalmente riporta al centro dell’attenzione il problema di come ridurre rapidamente la spesa pensionistica che grava fortemente sul nostro debito pubblico. E inutile lamentare le dimensioni di quest’ultimo, come periodicamente fa il ministro Giulio Tremonti, senza avere il coraggio politico di affrontare di petto il tema delle pensioni.
Il secondo motivo è che la proposta ha implicazioni rilevanti per il problema della scarsa presenza delle donne nella forza lavoro, una peculiarità italiana che limita le potenzialità di crescita del nostro Paese. Ma la proposta del ministro è incompleta sia dal punto di vista della razionalità economica che dal punto di vista della sua vendibilità politica. La scontata (e un po’ ottusa) alzata di scudi sindacale ne è una prova.
Il pensionamento anticipato delle donne è oggi giustificato come "risarcimento" per il lavoro di cura da esse svolto in famiglia durante l’intera vita. Ma questo risarcimento in realtà perpetua lo stesso circolo vizioso che vorrebbe eliminare. Non è "rispedendo" ai lavori di casa le donne a 55 anni o poco più che si assicura una più equa distribuzione del lavoro domestico tra mogli e mariti.
Fra l’altro, è bene ricordare che il pensionamento anticipato femminile aveva in origine lo scopo di assicurare ai mariti l’assistenza delle mogli al momento del pensionamento, in un contesto in cui la differenza media di età tra i sessi al matrimonio era di circa cinque anni. Le donne italiane lavorano molto a casa. Sono poco aiutate dai loro mariti (molto meno che in altri Paesi europei come dicono precise statistiche) e quindi su di esse, assai più che sui loro partner maschili, pesa l’inefficienza dei servizi pubblici scadenti offerti dallo Stato alle famiglie. Da questo squilibrio nella divisione familiare dei compiti derivano le differenze occupazionali e salariali tra donne e uomini nel mercato del lavoro. E quindi su questo squilibrio che bisogna in primo luogo agire.
E perfettamente ragionevole chiedere alle lavoratrici di andare in pensione più tardi anche perché la loro vita attesa è maggiore di quella dei colleghi maschi, ma è difficile e ingiusto imporre questo onere alle donne senza prima aver creato le basi per un riequilibrio dei ruoli nella famiglia e nel mercato. Un modo semplice per farlo c’è: combinare l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne con la proposta di riduzione delle imposte sul reddito da lavoro femminile da noi fatta in una serie di articoli su questo giornale e in un lavoro scientifico ("Gender based taxation and the division of family chores"). Con questa combinazione di politiche la perdita di gettito per lo Stato sarebbe relativamente contenuta (o addirittura nulla) perché le statistiche dimostrano che molte più donne lavorerebbero se tassate meno e, costando meno alle aziende, sarebbero da queste assunte con maggior frequenza. Inoltre l’aumento dell’età pensionabile farebbe risparmiare ulteriormente l’Erario. Il resto lo si potrebbe coprire con tagli di spesa e, perché no, con un leggero aumento in positivo sul lavoro maschile tale da ridurre le imposte totali per una famiglia se entrambi i coniugi fossero occupati. La teoria economica e l’analisi dei dati disponibili suggeriscono che questo è possibile.
Con un maggiore reddito disponibile le famiglie potrebbero, fra l’altro, permettersi nel mercato quei servizi che faciliterebbero a entrambi i coniugi la conciliazione del lavoro in casa e nel mercato. E quando i mariti arrivassero a "capire" che l’intera famiglia guadagnerebbe da una minore tassazione delle donne, diventerebbero più propensi ad aiutare le loro mogli in casa per consentire loro di lavorare nel mercato, se lo vogliono fare.
Non è fantascienza né fantapolitica. Nella precedente legislatura due parlamentari, Maria Ida Germontani (An) e Maria Leddi Maiola (Ulivo), hanno presentato una proposta di legge bipartisan che andava esattamente nella direzione della nostra proposta. Il Pd ne ha vagamente parlato nel suo programma. Perché allora non combinare il progetto del ministro Brunetta con la detassazione del lavoro femminile?
Avrebbe un evidente senso economico e renderebbe l’aumento dell’età pensionabile molto più vendibile anche ai sindacati, preoccupati (a torto) di aprire una breccia nella diga che impedisce la riduzione della nostra enorme spesa pensionistica. Insomma, le condizioni sono mature per offrire meno tasse alle donne in cambio di una pensione procrastinata.
Fonte: Il Sole 24 Ore - Pietro Ichino - Alberto Alesina | vai alla pagina » Segnala errori / abusi