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Dichiarazione di Maurizio GASPARRI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

Intercettazioni. «Impedire gli eccessi, senza limitare le indagini. Nel Pdl il dialogo serve più degli annunci» - INTERVISTA

  • (24 dicembre 2008) - fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo - inserita il 24 dicembre 2008 da 31

    «Intercettazioni inutili ai fini dell’indagine. Pubblicazione di circostanze penalmente irrilevanti. Discredito gratuito gettato anche su chi raccomanda un padre di una figlia di 14 anni uccisa dalla camorra. Ogni giorno che passa assistiamo ad abusi e a nuovi eccessi nell’uso delle intercettazioni. Il problema è che dobbiamo impedire gli eccessi senza limitare la capacità di indagine». Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl in Senato, ne ha discusso ieri prima con Berlusconi e il ministro Alfano, poi a pranzo con Fini e i vertici di An. Il problema è anche che sui limiti alle intercettazioni An e Lega non sono d’accordo con Berlusconi. Il premier vuole ridurle alle sole indagini di mafia e terrorismo. An e Lega sono contrarie ad escludere i reati di corruzione.
    Come conciliare posizioni così distanti?
    «Discutendo insieme. Oggi abbiamo deciso di mettere al lavoro gli esperti. E sono certo che la soluzione si troverà. Nella maggioranza tutti ritengono che gli eccessi vanno fermati. Ma il messaggio non sarebbe compreso dal nostro popolo se escludessimo le intercettazioni nel contrasto ai reati di corruzione».
    Il presidente del Senato ha suggerito di dividere in due il ddl Alfano sulle intercettazioni e di cercare prima un’intesa con Pd e Udc sulla tutela della privacy e i limiti alle pubblicazioni.
    «Il problema ormai è così grave che va affrontato senza rinvii. È vero che sui limiti alle pubblicazioni è più facile trovare un’intesa con le opposizioni. Ma abbiamo una maggioranza robusta e dobbiamo dare una risposta anche alle questioni più spinose».
    Qual è il vostro programma in tema di giustizia?
    «A gennaio il ministro Alfano presenterà un pacchetto di riforme a Costituzione invariata. In seguito verranno presentate le modifiche costituzionali. Uno dei punti-chiave del pacchetto di gennaio è riequilibrare i rapporti tra pm e polizia giudiziaria, in modo da restituire a quest’ultima autonomia e poteri perduti».
    Dovrete difendervi dall’accusa di voler imbavagliare i pm.
    «La verità è che i poteri della polizia giudiziaria sono stati sostanzialmente azzerati negli ultimi anni. E questo non è interesse dei pm. Comunque noi andremo avanti».
    Se va fatta la riforma costituzionale della giustizia, perché non farla insieme alla forma di governo e al federalismo istituzionale?
    «La riforma della giustizia è una priorità. Dopo lo scontro tra le procure di Catanzaro e Salerno, dopo le parole del Capo dello Stato, bisogna intervenire senza attendere i tempi più lunghi delle altre riforme. La separazione delle carriere tra giudici e pm non è più rinviabile».
    Tanti malumori in An sembrano nascere dal fatto che Berlusconi e gli uomini di Forza Italia spesso vi mettono di fronte al fatto compiuto.
    «A creare problemi a volte sono certi annunci. Quando si discute invece l’intesa si trova. Perché abbiamo un programma condiviso. E la cultura di An ha già lasciato il segno in provvedimenti importanti come quelli sulla sicurezza, l’immigrazione, l’impiego dei militari».

    Fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo | vai alla pagina
    Argomenti: intercettazioni, corruzione, polizia, camorra, riforme istituzionali, forza italia, pdl, privacy, riforma giustizia, Riforme costituzionali, presidente del Senato | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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