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Dichiarazione di Massimo BRUTTI


 

«Un’altalena giudiziaria ai magistrati chiediamo di agire con scrupolo» - INTERVISTA

  • (27 dicembre 2008) - fonte: l'Unità - E.D.B. - inserita il 27 dicembre 2008 da 31

    Massimo Brutti, neocommissario del Pd abruzzese, è netto sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta di Pescara: «Siamo di fronte a un’altalena giudiziaria. Il 15 dicembre vengono disposti gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco D’Alfonso con accuse pesantissime. Il 22 dicembre una seconda ordinanza dice “il quadro indiziario ha subito un sostanziale ridimensionamento in senso favorevole agli imputati”. Il 24 dicembre l’ultimaordinanza dice “il quadro accusatorio rimane nel suo complesso confermato ed anzi sotto taluni aspetti rafforzato”».
    Che cosa ne deduce?
    «Per prima cosa che non era giustificata la misura degli arresti domiciliari: l’inchiesta era avviata da tempo. E lo stesso giudice ha mostrato valutazioni oscillanti».
    Si dirà: il Pd attacca i magistrati...
    «Noi rispettiamo il lavoro dei magistrati. Il compito del Pd è quello di garantire oggi rigore nella politica, moralità, trasparenza delle amministrazioni. Ma l’impegno al rigore deve essere comune. E quindi ci permettiamo di chiedere il massimo di scrupolo professionale ai magistrati impegnati in procedimenti così delicati. Soprattutto in un momento in cui la destra attacca l’indipendenza della magistratura».
    La riforma della giustizia è all’ordine del giorno del governo Berlusconi.
    «La destra vuole mettere mano alla Costituzione per comprimere l’indipendenza e l’autonomia dell’ordine giudiziario. Noi vogliamo far funzionare l’impianto costituzionale anche attraverso nuove leggi che rendano più brevi e ragionevoli i tempi dei giudizi e che tutelino i diritti dei cittadini».
    Anche il Pd, con la sua nomina, ha espresso una posizione politica su D’Alfonso.
    «In Abruzzo abbiamo perso le elezioni. E abbiamo perso a causa del fallimento politico della giunta di centrosinistra. Noi guardiamo alle vicende giudiziarie per comprendere quel che accade, ma il compito della politica non è quello di svolgere le inchieste o di occuparsi delle responsabilità penali. Il compito che mi è stato assegnato, il nostro compito, è quello di riorganizzare il partito, promuovere un nuovo gruppo dirigente, e porre le premesse per recuperare quei 170mila voti persi alle regionali».
    Come si fa?
    «Si dovrà sviluppare un’offensiva della trasparenza: mettere alla luce del sole tutto quello che riguarda amministrazioni e amministratori, fonti di reddito comprese. Dare respiro ai circoli del Pd e risposte a problemi, come quello della crisi economica, che interessano i cittadini».

    Fonte: l'Unità - E.D.B. | vai alla pagina
    Argomenti: magistratura, trasparenza, abruzzo, sindaco, pescara, magistrati, pd, riforma giustizia, Riforme costituzionali, Governo Berlusconi IV, elezioni abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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