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Renato BRUNETTA in data 17 gennaio 2009
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Antonio BOCCUZZI in data 16 gennaio 2009
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Paolo GIARETTA in data 16 gennaio 2009
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» Ferrovie: "La Regione taglia fondi per i treni locali"
Giulio Claudio Rizzato in data 16 gennaio 2009
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Leonardo Muraro in data 16 gennaio 2009
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Simonetta RUBINATO in data 15 gennaio 2009
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» Imposta Rai per il computer. In attesa di precise disposizioni, ora si paga o no?
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Elisabetta ZAMPARUTTI in data 15 gennaio 2009
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Pier Luigi BERSANI in data 14 gennaio 2009
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» «Pronti a dire sì a leggi più veloci dell’esecutivo ma in cambio stop ai decreti» - INTERVISTA
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» «Vi dico che cosa farò nel 2009» - INTERVISTA
Silvio BERLUSCONI in data 31 dicembre 2008
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» Sì alle riforme, ma condivise
Giorgio NAPOLITANO in data 31 dicembre 2008
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» Per non passare da una crisi all’altra serve un leone non un gattino.
Romano PRODI in data 31 dicembre 2008
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» Crisi economica : Da Berlusconi ancora annunci ma nulla di concreto.
Pier Luigi BERSANI in data 31 dicembre 2008
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» Presidente della Repubblica On. Napolitano : Discorso straordinario e di verita'
Pier Luigi BERSANI in data 31 dicembre 2008
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» Lavorare gratis? [Link all'interno]
Stefano DALL'AGATA in data 30 dicembre 2008
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» Lavoro : Istat conferma necessita' sostegno occupazione.
Cesare DAMIANO in data 30 dicembre 2008
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» Contro la Pornotax, ci vorrebbe un Larry Flint!
Donatella PORETTI in data 30 dicembre 2008
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» «Sicilia per il federalismo ma sulle accise non cedo» - INTERVISTA
Raffaele LOMBARDO in data 30 dicembre 2008
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» "Salvati dall`euro ma pochi in Italia lo hanno capito" - INTERVISTA
Carlo Azeglio CIAMPI in data 30 dicembre 2008
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» I precari pagano il prezzo della recessione, ma la soluzione non è tornare al passato.
Alessia Maria MOSCA in data 29 dicembre 2008
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» «La Chiesa? Pensa troppo all'immagine» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 29 dicembre 2008
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» Lavoro gratis per lo Stato: «Sì, ma solo dopo la crisi» - INTERVISTA [Link all'interno. Dichiarazione di Tomat, Confindustria]
Massimo CALEARO CIMAN in data 28 dicembre 2008
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» Settimana corta lavorativa. «Regalare 10 giorni allo Stato provocazione "etica", serve ottimismo» - INTERVISTA
Giancarlo GALAN in data 27 dicembre 2008
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» «Basta chiacchiere sulle riforme, Berlusconi pensi a famiglie e ceto medio» - INTERVISTA
Pier Ferdinando CASINI in data 24 dicembre 2008
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» Appalti sporchi «Al posto di Rosa avrei lasciato» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 24 dicembre 2008
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» «No alle riforme di Berlusconi: velleitarie e improbabili» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 24 dicembre 2008
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» La Perla, accordo raggiunto in Provincia : via alla Cassa Integrazione Straordinaria
Beatrice DRAGHETTI in data 24 dicembre 2008
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» «Più aiuti per conciliare il lavoro con la famiglia»
Emma BONINO in data 23 dicembre 2008
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» Settimana corta. «Idea positiva ha funzionato con Giugni» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 22 dicembre 2008
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» Al direttore de La Stampa. "Nessun capobastone-bonsai tra i giovani democratici veneti"
Paolo GIARETTA in data 22 dicembre 2008
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» «La fusione fra i comuni di Conegliano e Vittorio Veneto potrà generare la grande capitale della sinistra Piave»
Fabio GAVA in data 22 dicembre 2008
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» Un mancato rifinanziamento della legge speciale per Venezia metterebbe in ginocchio la città
Massimo Cacciari in data 20 dicembre 2008
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» «La Costituzione? È giovanissima»
Giorgio NAPOLITANO in data 20 dicembre 2008
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» Servono Urgenti misure a sostegno del settore turistico di Fiumicino
Luigi Satta in data 20 dicembre 2008
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» E' fallito il partito liquido
Fausto BERTINOTTI in data 19 dicembre 2008
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» Donne e pensione, basta tabù
Pietro ICHINO in data 19 dicembre 2008
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» Motorola. Scajola: cercare una soluzione positiva alla chiusura della Sede di Torino
Claudio SCAJOLA in data 19 dicembre 2008
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» «I giovani in politica devono essere capaci di farsi spazio» - INTERVISTA
Andrea FERRAZZI in data 19 dicembre 2008
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» “Dirottare i costi superflui delle agenzie regionali verso i servizi alle famiglie, ai disabili e ai non autosufficienti”
Giovanni GALLO in data 19 dicembre 2008
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» A Veltroni: «La sfida del partito federale non deve rimanere uno slogan»
Paolo GIARETTA in data 19 dicembre 2008
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» Crisi cantiere navale De Poli. Chiesto vertice urgente in Regione
Lucio TIOZZO in data 18 dicembre 2008
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» «È inaccettabile che una regione ricca come il Veneto tagli il fondo per le vittime del lavoro»
Paolo GIARETTA in data 18 dicembre 2008
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» Il mondo riconosce il nostro ruolo internazionale
Giorgio NAPOLITANO in data 18 dicembre 2008
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» Più tutele per chi resta senza lavoro
Giulio TREMONTI in data 17 dicembre 2008
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» Pensioni. Brunetta ha fatto propria un'idea nostra. - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 17 dicembre 2008
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» Flexicurity. "Prendiamo esempio dagli altri Paesi. Ora un patto tra imprese e sindacati" - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 17 dicembre 2008
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» Controesodo, iniziativa per dare l'opportunità ai giovani talenti di tornare in Italia; all'estero esistono condizioni di lavoro migliori che attirano le menti più capaci.
Alessia Maria MOSCA in data 17 dicembre 2008
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» «Le risposte della destra sono insoddisfacenti, a Roma come a Venezia»
Paolo GIARETTA in data 16 dicembre 2008
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» Ru486: Aifa autorizza, Roccella di lotta o di governo?
Donatella PORETTI in data 16 dicembre 2008
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» “Disastro ferrovie. La Regione, succube di Trenitalia, e’ responsabile dei disservizi”.
Giovanni GALLO in data 16 dicembre 2008
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» Abbassamento del tasso alcolico consentito:"Una misura inefficace senza investimenti sui controlli stradali".
Diego BOTTACIN in data 16 dicembre 2008
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» «Una sconfitta pesante, i nostri hanno perso fiducia» - INTERVISTA
Stefania PEZZOPANE in data 16 dicembre 2008
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» Da economista vi dico che la crisi economica farà sentire i suoi terribili effetti a Pasqua. Io come presidente della regione non posso fare nulla per risolvere processi globali come le crisi finanziarie, però posso aiutare i lavoratori con gli ammortizza
Giovanni CHIODI in data 16 dicembre 2008
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» «Rischi sociali enormi, il governo deve intervenire» - INTERVISTA
Stefano SAGLIA in data 15 dicembre 2008
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» «Sulle pensioni non torno indietro possiamo creare due milioni di posti» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 15 dicembre 2008
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» Europa deve avere un piano ambizioso per fronteggiare la crisi; la risposta italiana può far presa anche in Europa; niente deroghe sul patto di stabilità.
Andrea RONCHI in data 15 dicembre 2008
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» «Bossi? Ora fa la colomba solo perché gli fa comodo» - INTERVISTA
Ignazio LA RUSSA in data 15 dicembre 2008
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» «Precari, fondi al piano Ichino e il sindacato ci sarà» - INTERVISTA
Enrico MORANDO in data 15 dicembre 2008
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» No all'innalzamento dell'età pensionabile alle donne; il Governo dovrebbe favorire l'occupazione delle fasce più deboli
Alessia Maria MOSCA in data 15 dicembre 2008
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» Crisi economica : Propongo a Tremonti taglio tasse e più fondi C.I.G.
Pier Luigi BERSANI in data 15 dicembre 2008
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» Donne in pensione a 65 anni
Renato BRUNETTA in data 14 dicembre 2008
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» Finalmente, ora gli assegni delle lavoratrici valgono poco - INTERVISTA
Emma BONINO in data 14 dicembre 2008
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» «L'Abruzzo non ha bisogno dell'elemosina di Berlusconi» - INTERVISTA
Carlo COSTANTINI in data 14 dicembre 2008
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» «Aiuti alle auto, gli altri Paesi si stanno già muovendo»
Valter VELTRONI in data 14 dicembre 2008
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» «L'addio alle Province è nei patti, quei soldi servono». «La Lega mi ha stufato»
Silvio BERLUSCONI in data 12 dicembre 2008
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» Servizio civile retribuito per i pensionati:"Valorizziamo le esperienze"
Diego BOTTACIN in data 12 dicembre 2008
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» «Solidarietà alla Cisl, vittima di attacchi indegni»
Paolo GIARETTA in data 12 dicembre 2008
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Andrea RONCHI in data 11 dicembre 2008
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» (TERNI) MASSIMO D'ANTONIO, UDC - TASSA TEVERE-NERA: UNA MONTAGNA DI RICORSI. L'UDC E' L'UNICO PARTITO CHE UFFICIALMENTE DIFENDE CITTADINI E IMPRESE CON UN POOL DI ESPERTI CONTRO LA TASSA DELLA PREPOTENZA
Enrico MELASECCHE GERMINI in data 11 dicembre 2008
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» "Il Governo boccia la battaglia dei sindaci del Nord"
Marco STRADIOTTO in data 11 dicembre 2008
Lavoro gratis per lo Stato: «Sì, ma solo dopo la crisi» - INTERVISTA [Link all'interno. Dichiarazione di Tomat, Confindustria]
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(28 dicembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Ario Gervasutti - inserita il 28 dicembre 2008 da 31
Raccolgo la proposta di Tomat: «Ottima idea, ma oggi poche imprese potrebbero aderire»
Vicenza - A volte per capire molte cose basta un caffè con un amico che vive da anni in una regione lontana come la Sicilia. Per capire ad esempio che c’è sempre qualcuno che se la passa peggio. Massimo Calearo quel caffè l’ha bevuto nella sua Vicenza pochi giorni fa in compagnia di un collega imprenditore che opera da tempo nel Sud: «Gli ho chiesto come stanno vivendo la crisi economica da quelle parti, e lui mi ha dato una risposta molto pragmatica. "In Sicilia ci sono cento problemi, la crisi economica è il centounesimo"». Calearo, parlamentare del Pd ed ex presidente di Finmeccanica e di Confindustria Vicenza, vuole essere altrettanto pragmatico nel commentare la proposta-provocazione lanciata la vigilia di Natale da Andrea Tomat in un’intervista al Gazzettino: «Altro che settimana corta - aveva detto il presidente della Fondazione Nord Est e futuro leader di Confindustria veneto - questo è semmai il momento di lavorare di più, e magari di regalare qualche giorno al Paese per risanare il debito pubblico».
Calearo raccoglie la provocazione ma, pragmaticamente, la rinvia a tempi migliori: «È sicuramente una proposta da prendere in considerazione ma temo che possa e debba essere attuata solo quando la crisi avrà superato la sua fase più acuta, e ci sarà la ripresa».
Quindi non ritiene che sia una proposta irrealizzabile?
«Tomat è una persona che conosco e che stimo moltissimo, e mi auguro con tutto il cuore che la sua provocazione possa realizzarsi. Perché vorrebbe dire che i mercati hanno ripreso a funzionare. È giusto che da imprenditore in questo momento veda il bicchiere mezzo pieno; ma la situazione reale dice che la crisi c’è, e che soprattutto le piccole e medie imprese non hanno lavoro perché non hanno ordini. Se non ci sono ordini, cosa si produce a fare?».
Il governatore del Veneto Giancarlo Galan ha dato alla proposta di Tomat un significato "etico", che prescinde dal suo valore economico: un rilancio proprio per "sfidare" la crisi.
«Lavorare di più e dare quella parte allo Stato per sanare i suoi, i nostri, debiti è sicuramente etico; ma in un momento così difficile, con un 2009 che si annuncia molto nero e un rapido aumento del numero di lavoratori che andranno in cassa integrazione, le imprese che vanno bene e che potrebbero aderire a una simile proposta sono poche. La maggioranza va male, e per queste vanno cercate altre soluzioni».
Come la "settimana corta"?
«La proposta del ministro Sacconi dimostra che finalmente tutti, anche nel Governo, si sono resi conto che la crisi è globale: dobbiamo essere più vicini a chi è in difficoltà, ai terzisti, a chi perde il lavoro. La proposta di "lavorare meno ma lavorare tutti" ha un senso di fronte a una crisi profonda, a patto però che sia transitoria e concordata situazione per situazione».
Quindi, adesso la "settimana corta" e quando ci sarà la ripresa "lavorare di più"?
«La settimana corta è una cura palliativa in una situazione di crisi che ha molte analogie con quella devastante del 1929. All’epoca durò cinque anni, stavolta la velocità dei cambiamenti farà sì che duri al massimo un anno o due. Rafforzerà i più forti e indebolirà i più deboli, e la politica deve fungere da punto di equilibrio per evitare disparità. Poi, quando si potrà ricominciare a parlare di competitività è ovvio che dovremo puntare sulla produttività e quindi diventerà di attualità la proposta di Tomat. Ma ripeto, finché non ci sono gli ordini, c’è poco da competere: dobbiamo difenderci, cercando soprattutto di evitare che si inaspriscano gli animi e che non si ripetano qui situazioni preoccupanti come quelle che abbiamo visto accadere in Grecia».
Anche lei, come Tomat e un mese fa Riello, teme che l’acuirsi della crisi possa determinare tensioni sociali pericolose?
«È un dato di fatto. Così come è evidente che chi nel Nordest subirà gli effetti della crisi non potrà più accettare situazioni come quelle di Alitalia o sprechi nelle amministrazioni pubbliche.
Queste sono terre solidali, fortemente impegnate nel volontariato: siamo vicini agli ultimi, la pace sociale creata in questi anni anche con gli immigrati è stata resa possibile dalla forte presenza del lavoro. Ma se viene a mancare si può acuire un malessere in particolare nelle fasce più deboli e negli immigrati».
Le reazioni di molti lettori alla proposta di Tomat denunciano una sfiducia totale nello Stato.
«È una la reazione comprensibile di una società che ha paura. Proprio in questi giorni sto leggendo un libro sulla vita di Kennedy, e condivido ciò che ha detto Galan riportando le parole del presidente americano: "Non chiederti ciò che il tuo Paese può fare per te, ma ciò che tu puoi fare per il tuo Paese". Dobbiamo ritornare a ciò che avevamo una volta, il senso civico dello Stato. Stiamo vivendo in un clima di caccia alle streghe, e si riflette nella critica al sistema.
È evidente che ci sono distorsioni, ma è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Perciò, ricominciamo dai fondamentali: ad esempio, chi paga le tasse sia considerato un cittadino di serie A invece che uno stupido. Questa parte del Paese è fatta di gente onesta che è stanca di fare la figura dello stupido.
È necessario un colpo di reni, una botta di orgoglio per dimostrare quanto siamo bravi e onesti: oggi vince l’esempio più che la critica, e in questo senso noi abbiamo tante carte da giocare».
Ma tra i commenti ce n’è anche per voi imprenditori: quando l’economia tirava avete delocalizzato per guadagnare ancora di più, e adesso chiedete sacrifici comuni.
«Ricordo che la delocalizzazione ha avuto inizio negli anni in cui non si trovava manodopera. Ma è anche vero che la delocalizzazione intesa come semplice ricerca di operai a costo più basso non ha avuto senso; infatti ben presto le aziende sono andate all’estero solo per aprire basi produttive destinate a nuovi mercati.
Anche in questo caso, dobbiamo ritornare ai fondamentali, all’impresa, alla produzione: è finito il tempo in cui ci si vergognava di dire "faccio il metalmeccanico", è il momento dell’orgoglio».
Non crede che la ripresa debba anche passare attraverso la fine della speculazione sui prezzi al consumo? La gente non compra perché non ce la fa, non perché non ha voglia.
«È palese che il passaggio all’euro ha scatenato una speculazione molto superiore ai dati dell’inflazione ufficiale. La mia azienda ha un ufficio a Parigi, e ho rappresentanze in Spagna e Slovacchia: i nostri ingegneri hanno registrato in Francia un aumento dovuto al passaggio dal franco all’euro del 5-6%, in Spagna del 15-18%, in Slovacchia si prevedono aumenti del 6%. In Italia è stato del 100%.
Altrove si sono preparati al cambio rendendo obbligatoria l’esposizione per un anno dei prezzi con la doppia valuta: sarebbero bastate cose semplici, di buon senso».
Sarà possibile tornare indietro, o rimediare?
«In alcuni Paesi come l’Inghilterra i prezzi al dettaglio sono crollati. Lo scorso 8 dicembre sono andato a Londra, e ho acquistato lo stesso modello di scarpe che due anni fa in quello stesso negozio avevo pagato 300 sterline: stavolta erano in vendita a 160 sterline, con uno sconto ulteriore del 50%. Ho speso 80 sterline. Era pieno di italiani. Se vogliamo rilanciare i consumi anche qui, è chiaro da dove cominciare...».
Fonte: Il Gazzettino - Ario Gervasutti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
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Inserito il 28 dicembre 2008 da 861
Oltre ad avere un salario da fame che si aggira sui 1000 euro per 10 ore di lavoro al giorno, ci propongono pure di lavorare gratis, per garantire gli stipendi ad una classe dirigente corrotta e servile. Servono soldi? Cominciate a pagare le tasse, tutte e non in parte. In questi giorni la Guardia di Finanza di Vicenza, tanto cara al Sig.Calearo , tira le somme. 101, dico cento-uno EVASORI TOTALI. Ecco queste sono le cose che gridano vendetta! Magari tra le persone che ci chiedono di lavorare gratis ci sono anche questi.!! I troppi brindisi di questi giorni fanno male a qualcuno.
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