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Dichiarazione di Marco PANNELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

«Macché Vaticano. Ai cristiani di Hanoi ci devo pensare io» - Colloquio

  • (30 dicembre 2008) - fonte: La Stampa - Antonella Rampino - inserita il 31 dicembre 2008 da 31

    «Siamo piccoli ma facciamo politica vera»
    Asia: dagli uiguri al Dalai Lama viaggio attraverso i confini della dissidenza

    Respinto all`imbarco per Hanoi da un`agenzia di viaggi, Marco Pannella è raggiante. Eterno sacerdote della democrazia che qualche mercante cerca puntualmente di scacciare dal tempio, stavolta raggiunge il culmine, «lo sa che hanno detto? Che la sola presenza di Marco Pannella metteva in pericolo la sicurezza dell`intero Viet-Nam...». Esteta romantico, anche, ma pertinace: «Volevo andare a testimoniare solidarietà ai Montagnard, mica farmi arrestare e dar scandalo... Perché ai cristiani devo pensarci io, mica il Vaticano... Sono io, siamo noi, e l`abbiamo provato trovando i filmati su You-Tube, a difendere i ventimila cattolici che a Phnom Penh hanno manifestato per la loro libertà di religione...».
    E aridàgli, «altro che Vaticano...».
    Del resto, come disse una volta nel `75 a Playboy, «l`ideologia te la fai tu, anche a caso, e io me la son fatta anche sul catechismo imparato a scuola, e che poneva dei problemi, e che mi portava a contestare».

    Gli Uiguri perseguitati in Cina e il cronista dell`Associated Press «pestato perché stava facendo il suo mestiere», e poi i Montagnard (e aridàgli, «che il Vaticano non difende»), il Grande Bonzo della Pagoda e il leader dell`opposizione cambogiana «che è un nostro iscritto, iscritto al Transnational Non-violent Radical Party da vent`anni», il Dalai Lama e il governo tibetano in esilio...
    Una settimana di fuoco, su è giù per i fusi orari, a 79 anni il prossimo 2 maggio, un corpo estenuato da scioperi della fame e della sete (debutto nel 1977, naturalmente all`estero, in Spagna a difesa dell`obiezione di co- scienza), infilato sempre nel tabarro di loden verde a duemila metri, «per fortuna è caldissimo, ma per fortuna io sono abruzzese».
    Nella photo-opportunity, sciarpa e chioma candide a incorniciare il profilo d`aquila, il più ieratico è lui. Quel simpaticone del Dalai Lama, del resto, ormai se lo ritrova per Natale quasi tutti gli anni, da un po` di anni a questa parte, Marco Pannella in visita a Dharamshala, paesotto indiano universalmente noto come capitale, dal 1959, del governo tibetano in esilio. «Sarà la terza volta», fa di conto Pannella, «ma loro, i tibetani, mi dicono che è la quarta, me l`ha fatto notare a cena Rimpoche...». Rimpoche? «Sì, Samdhong Rimpoche, il premier tibetano, è stato un pranzo di lavoro importantissimo con quasi tutti i suoi ministri, abbiamo preso importantissime decisioni per il Tibet...».
    Si tratta di indire la Convenzione Mondiale Parlamentare dei Sostenitori Parlamentari del Tibet, anche se non si sa, ancora, né dove né quando.
    Una bilaterale? «No, una unilaterale: noi siamo piccoli, non portiamo quattrini, ma facciamo politica per davvero, e facciamo casino a fianco a loro da vent`anni... Amici siamo».
    Mangiato benissimo, pare, «roba loro, molta e squisita, divorata di gusto», aggiunge. Montoni speziati, latte di yak indigeribile ai più anche se solo galleggia in forma di occhio di grasso sulla tazza di the, ma non a lui, e arìdàgli, «io, per fortuna, sono abbruzzese».

    Il cruccio, semmai, è che «stavolta, sibaritico come sono, non potrò brindare quattro volte alla fine dell`anno».
    Rientro anticipato, infatti, a Roma il 31, «e non quel su e giù per i fusi orari, e ogni volta col comandante che allunga lo spumante...».
    E Viet-Nam depennato dalla missione. «Ma io ci torno, eccome se ci torno, il modo lo trovo». Del resto, che Pannella non demorde lo si sa almeno da trent`anni. Da quegli anni in cui comiziava ululante in Piazza Navona, e Indro Montanelli che aveva la camera da letto esposta a quella visuale e a quelle grida mandò a chiedere se si poteva far piano. E lui riprese un comizio tutto sui soffiati, soffiando roco ma forte «Compagni, gridate ma gridate piano, Montanelli deve riposare...».

    Fonte: La Stampa - Antonella Rampino | vai alla pagina

    Argomenti: vaticano, cattolici, radicali, Tibet, DALAI LAMA, cina, Vietnam | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 31 dicembre 2008 da 861
    Ma il Vaticano ha altro a cui pensare! Per esempio: il 200millesimo 'problema' -tutto del Vaticano -, sull'eticità delle minoranze gay e trans (in Italia, beninteso).

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