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Dichiarazione di Piero FASSINO

Alla data della dichiarazione: Deputato


 

«Basta mosse inutili. Il governo si impegni per la tregua subito» - INTERVISTA

  • (05 gennaio 2009) - fonte: l'Unità - Umberto De Giovannangeli - inserita il 05 gennaio 2009 da 31

    «Al governo italiano chiediamo di non limitarsi a dichiarazioni formali o a generici quanto inutili auspici, ma di agire in sede europea e in ogni altra sede internazionale perché, come si fece due anni fa per il Libano, si assumano concrete iniziative utili a spegnere l'incendio che sta infiammando il Medio Oriente». A chiederlo è Piero Fassino, ministro degli Esteri del governo-ombra del Pd.
    A Gaza è guerra totale. E la comunità internazionale sta a guardare.
    «Serve immediatamente una iniziativa internazionale analoga a quella che, su spinta italiana, fu messa in campo per porre fine, nell'estate del 2006, alla guerra in Libano. E cioè convincere le parti a sospendere le ostilità, inviare osservatori internazionali e se necessario una forza di pace, per garantire il mantenimento e il rispetto della tregua. Ed è una iniziativa che deve essere portata avanti sin dalle prossime ore, sollecitando l’Unione europea ad assumerla».
    Quale ruolo può avere in questo senso il governo italiano?
    «Al governo chiediamo di non limitarsi a dichiarazioni formali o a generici quanto inutili auspici. Occorre invece che si agisca in sede europea e in ogni altra sede internazionale perché vengano assunte concrete iniziative utili a spegnere l'incendio che sta infiammando il Medio Oriente. Insisto su questo: serve ottenere subito una tregua per spezzare una spirale di violenza che sta scavando, tra palestinesi e israeliani, un solco sempre più profondo di incomunicabilità, di odio e di negazione reciproca. Il passato dovrebbe servire a tutti da lezione».
    Quale lezione?
    «Le tante drammatiche vicende che ormai da sessant'anni sconvolgono il Medio Oriente ci dicono che il tempo non lavora per la pace. Bisogna agire adesso e con determinazione per evitare che sia compromessa definitivamente ogni possibilità di negoziato. E questo significa che, ottenuta la tregua, occorre avviare da subito la preparazione di una Conferenza internazionale di pace che metta attorno al tavolo tutti i protagonisti della Regione, e consenta di giungere a quella pace negoziata che è l'unica via per garantire i diritti sia di Israele che dei palestinesi. Naturalmente la possibilità di arrivare alla pace richiede che tutti i protagonisti di questa crisi non rivendichino solo il proprio diritto ma riconoscano anche il diritto dell'avversario. Il che significa che occorre una forte azione della comunità internazionale per dire chiaramente ad Hamas che se vuole essere parte del processo di pace deve riconoscere a sua volta il diritto d'Israele ad esistere. Questo è un passaggio essenziale».
    Essenziale perché?
    «Perché in Medio Oriente sono in conflitto non già un torto e una ragione, ma due ragioni, ed è solo riconoscendole entrambe che quel conflitto potrà trovare soluzione. Peraltro, un passaggio analogo la comunità internazionale l'ha già vissuto».
    A cosa si riferisce?
    «Penso agli anni '70 e '80. quando si disse all'Olp di Yasser Arafat che solo riconoscendo il diritto d'Israele ad esistere, anche i palestinesi avrebbero potuto veder realizzati i propri diritti. E fu proprio la soppressione dell'articolo della Carta costitutiva dell'Olp, che parlava di distruzione d'Israele, ad avviare la stagione del dialogo e della ricerca di una pace negoziata».
    Per tornare all'Italia. La destra accusa il Pd di sottovalutare le ragioni di difesa d'Israele.
    «Di fronte a un dramma così enorme, non è davvero il tempo di polemiche meschine. Il Pd ha sempre riconosciuto i diritti di Israele e anche il suo diritto all'autodifesa. Ma tutti devono essere consapevoli che la pace non sarà figlia di una soluzione militare. Per questo è urgente far tacere le armi e restituire parola alla politica e al negoziato. E l'Italia deve fare la sua parte come abbiamo fatto in Libano due anni fa».

    Fonte: l'Unità - Umberto De Giovannangeli | vai alla pagina
    Argomenti: guerra, politica estera, pace, medio oriente, palestina, israele, pd, libano, unione europea, difesa, Governo Berlusconi IV, Hamas, gaza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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