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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) 


 

Sulle Proroghe dei Decreti applicativi del 41bis il Ministro della Giustizia riporti il sistema ai livelli di legalità previsti dalla legge n. 279 del 2002

  • (12 gennaio 2009) - fonte: Radicali.it - inserita il 12 gennaio 2009 da 31

    Come radicali da sempre ci battiamo e continueremo a farlo per eliminare l’incivile regime detentivo di cui all’art. 41bis dal nostro ordinamento penitenziario. Tuttavia, a prescindere dalla nostra opposizione a tale sistema carcerario, che peraltro si basa su elementari principi di civiltà giuridica, ho chiesto al Ministro della Giustizia di rivedere, nell’immediato, perlomeno il meccanismo della proroga indiscriminata e burocratica dei decreti applicativi del 41bis. Da quando è entrato in vigore, nel 1992, il cosiddetto “carcere duro” è stato infatti applicato dai vari ministri della giustizia in modo pressoché automatico, per lo più sulla base di moduli prestampati, sicché i singoli provvedimenti di proroga del 41bis si sono inevitabilmente trasformati in una vera e propria finzione grazie alla quale il regime carcerario in questione è stato spesso applicato senza alcun controllo, limite o garanzia ed al solo scopo di indurre al “pentimento” il singolo detenuto, come documentato anche da Sergio D’Elia e Maurizio Turco nel libro-inchiesta “Tortura democratica”.
    Per questi motivi ho dunque rivolto un’interrogazione parlamentare al Ministro Alfano sollevando il problema delle continue proroghe del regime detentivo di cui all’art. 41bis, nella prassi non congruamente motivate con riferimento al pericolo di eventuali contatti del detenuto con l’associazione criminale di riferimento, pericolo che deve essere non ipotetico o presunto ma provato, attuale e persistente come prevede la legge n. 279 del 2002. Nella sua risposta, il Ministro della Giustizia riconosce che il problema effettivamente esiste, in quanto spesso l’interpretazione dell’art.41bis non è uniforme, soprattutto con riferimento all’aspetto da me sollevato riguardante la capacità di collegamento del soggetto detenuto con il mondo esterno. Sotto questo profilo apprendo che l’ufficio legislativo del ministero della giustizia ha avuto incarico di predisporre alcune modifiche legislative alla normativa in questione, che spero vadano nella direzione da me auspicata.
    Per il momento non resta che augurarmi, come detto anche dal Ministro Alfano, che su questa materia possa esserci presto un’attenta e opportuna riflessione da parte di tutte le forze politiche.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: giustizia, radicali al Parlamento, ministro della Giustizia, 41 bis | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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