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Dichiarazione di Marco PANNELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

«Da Riccardo solo un atto dovuto» - INTERVISTA

  • (13 gennaio 2009) - fonte: Il Messaggero - Mario Stanganelli - inserita il 14 gennaio 2009 da 861

    «La banda dei partiti è contro la Costituzione»

    Onorevole Pannella, Villari ha convocato la Vigilanza per giovedì con un preciso ordine del giorno operativo, nonostante l’intero Parlamento lo inviti ormai a dimettersi...
    «Era assolutamente obbligato a farlo. Il suo non è solo un atto dovuto, non facendolo avrebbe favorito il verificarsi di una fattispecie gravissima: l’impedimento del funzionamento di un organo di rilevanza costituzionale, la commissione bicamerale di Vigilanza sulla Rai».
    Sì ma ha tutti contro. Ormai si attende che Villari prenda atto che la sua commissione non potrà funzionare se non ci va nessuno, come sembra deciso dalla stragrande maggioranza dei suoi membri.
    «Il fatto è un altro. Ed è che siamo di fronte allo scatenarsi di una banda di ladri di legalità e di informazione, che appena ha capito che nel Pd si stava verificando un soprassalto di responsabilità cominciando ad accettare l’ipotesi di far funzionare la commissione Villari (i segnali erano tanti, ricordo solo le dichiarazioni di Mantini, Lanzillotta, Vernetti) ha gettato le maschere di destra o di sinistra che fossero e si è avventata sulla ”roba“, come la chiamava Ernesto Rossi».
    Cioè?
    «Cioè la spartizione, sulla quale si stanno mettendo d’accordo in queste ore, dei posti alla Rai, presidenza, direzione generale e via dicendo. Stanno facendo carne di porco, come mai accaduto in vent’anni».
    Non mi pare una tesi nuova da parte sua.
    «Infatti, si tratta sempre di quel ”transpartito Rai“ che domina partiti e informazione pubblica e privata, che di fronte all’iniziativa attribuita al presidente del Senato Schifani di un colpo di mano che avrebbe potuto costituire un gravissimo precedente contro istituzioni e Parlamento e all’intenzione di Villari di convocare la Vigilanza, ha preferito buttarsi in un’operazione ”bipartisan“ per paralizzare la commissione».
    Appunto, e ora cosa può fare Villari se resta solo?
    «Innanzitutto da qui a giovedì la polemica politica può avere i suoi effetti. In ogni caso, Villari può prendere atto politicamente della manovra ordita contro il funzionamento della Vigilanza e dire: ”io non ho il diritto di non far fare alla commissione quelle cose che il presidente della Repubblica ha definito inderogabili e che costituiscono il rientro nella legalità del Parlamento“. Cosa che, nei fatti, configurerebbe il reato di impedimento di un organo di rilevanza costituzionale».
    Insomma, niente dimissioni, come invece consiglia il costituzionalista Stefano Ceccanti sulla base dell’articolo 2 del regolamento?
    «Quella di Ceccanti è una stronzata a livello tecnico. Lui si riferisce al regolamento della commissione, mentre la legge istitutiva dice assolutamente altro. Esiste poi una caterva di precedenti, che la commissione ha valutato e che smentiscono le tesi di Ceccanti».

    Fonte: Il Messaggero - Mario Stanganelli | vai alla pagina
    Argomenti: dimissioni, informazione, radicali, Rai, Presidente della Repubblica, commissione di vigilanza, Villari Riccardo, responsabilità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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