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Dichiarazione di Raffaele FITTO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Rapporti con le regioni (Partito: PdL) 


 

«Il governo difenderà sempre il Sud» - INTERVISTA

  • (17 gennaio 2009) - fonte: Il Mattino - Giusy Franzese - inserita il 17 gennaio 2009 da 31

    «Costruire una politica di intervento che abbia tra i punti centrali l’attenzione al Mezzogiorno è una delle priorità che il governo porterà avanti con maggiore convinzione». Non si sottrae alle critiche, il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto. Anche se ritiene «molto ardite alcune tesi»: «Non mi si venga a dire che i sette mesi di governo Berlusconi hanno prodotto il divario Nord-Sud».
    A puntare il dito contro il governo non è solo l’opposizione, ma anche molti parlamentari eletti nel Sud nelle fila della maggioranza. Esiste all’interno del Pdl un partito del Nord e uno del Sud?
    «Il Pdl è un partito nazionale che guarda con grande attenzione a uno dei problemi fondamentali del nostro Paese, cioè il Mezzogiorno. Credo, comunque, che il dibattito interno al governo su alcune questioni poste dalla Lega abbia spostato l’attenzione dell’opinione pubblica, così da far apparire che su alcuni temi ci sia una discussione più ampia».
    In coscienza può davvero affermare che il governo si sia dedicato molto al Sud?
    «La spazzatura a Napoli, alla quale il governo ha dedicato tante energie e quindi risolto brillantemente, non è un problema del Sud? Non direi proprio che c’è stata scarsa attenzione al Mezzogiorno. Anche se ora ci sono alcuni argomenti sui quali è necessario aprire un confronto».
    Anche per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in questi ultimi giorni è tornato frequentemente sui temi del Mezzogiorno, il governo ha «un vuoto di strategie» sul Sud.
    «Il presidente Napolitano è da tempo attento al Sud e lancia dei messaggi da leggere a tutto tondo. Un paio di mesi fa ha sottolineato la necessità che il Sud inverta totalmente comportamenti e scelte. Quel messaggio, unito a quelli di queste ore sulla solidarietà, costituisce la sintesi di ciò che va fatto».
    Il federalismo fiscale non rischia di allargare ancor di più il divario tra Nord e Sud?
    «Non con il progetto attualmente all’esame. Che, ricordiamolo, è stato modificato con elementi di equilibrio e solidarietà nazionale. Uno dei punti più interessanti del federalismo è l’introduzione della responsabilizzazione degli amministratori. Il Sud paga lo scotto di una classe dirigente litigiosa. Rivendicare e basta, è sbagliato. Ci vuole anche autocritica».
    Un ricambio generazionale, auspicato anche dal capo dello Stato, può aiutare? L’età può determinare maggiore efficienza in politica?
    «Può essere un’opportunità, ma non sempre e non automaticamente. Io insisto sulla responsabilizzazione. Tra l’altro non c’è dubbio che adesso servono anche scelte impopolari, ma inderogabili. Penso alla sanità che nel Sud produce il deficit più alto e offre un servizio inadeguato».
    Mercoledì lei incontrerà le Regioni. Ha ragione chi sostiene che il governo vuole distrarre risorse comunitarie verso il Nord per accontentare la Lega?
    «Di fronte ad emergenze, diversi governi, anche il precedente, hanno utilizzato parte di queste risorse per coperture di interventi generali. Noi abbiamo una cifra importantissima di fondi Fas e comunitari, siamo nell’ordine di 107 milioni di euro tra il 2007 e il 2013. Il problema che ci dobbiamo porre oggi è come rendere efficaci queste risorse. Il meccanismo di spesa deve essere modificato, superando la logica dell’eccesso di parcellizzazione degli interventi».
    I Fondi Fas, per le aree sottosviluppate, resteranno al Sud?
    «Abbiamo ribadito con un decreto che l’85% delle risorse vengono spese nel Sud. Il confronto con le regioni non riguarda i fondi Fas, che sono solo una parte del flusso di fondi comunitari, ma il fondo sociale europeo. Concorderemo risposte ai problemi sociali che la crisi sta facendo emergere, e quindi sostegno al reddito e più ammortizzatori sociali. Si tratta di risorse nazionali e in quota delle regioni, ma non dei fondi Fas».

    Fonte: Il Mattino - Giusy Franzese | vai alla pagina
    Argomenti: sud, presidente Napolitano, lega, fondi FAS, Governo Berlusconi IV, Nord-Sud | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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