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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

A Napoli cambierò metodi e uomini

  • (19 gennaio 2009) - fonte: Il Mattino - inserita il 20 gennaio 2009 da 31

    Caro direttore,
    torno a Napoli dopo esserci stato in campagna elettorale, quando piazza Plebiscito si riempì di persone e di speranze, in una situazione diversa. Insieme difficile e piena di potenzialità. Per i napoletani e per il Partito democratico. I fatti di questi mesi non li devo raccontare a chi nella capitale del Mezzogiorno ci vive. Ma credo che quelle potenzialità, quelle speranze che anche nella scorsa primavera si erano espresse, oggi abbiamo il dovere e la possibilità di dispiegarli in una iniziativa politica forte e innovativa. Innovativa nei programmi di governo della città e del territorio, innovativa nelle persone che devono sempre più esprimere questa vasta e viva società napoletana. Di una esigenza di rinnovamento aveva parlato, proprio a Napoli, il presidente Napolitano cogliendo con la consueta attenzione l'esistenza di un problema di tutta la politica. Siamo pienamente consapevoli della crisi - anche politica - di questo territorio e vogliamo dare risposte concrete.
    Attingendo anche a un patrimonio di storia che ha qui il centrosinistra, storia nell'amministrare che ha saputo anche imprimere a Napoli e alla Campania una svolta rispetto al passato più lontano. A quelle capacità bisogna ricollegarsi ritrovando quella forza di trasformare, di modernizzare che oggi appare offuscata e resa opaca.
    Oggi sarò a Napoli per parlare e ascoltare.
    Ci sarò insieme a Enrico Morando, il commissario del Pd, inviato qui dopo le dimissioni del segretario Nicolais e dopo una fase particolarmente difficile nel Pd e nell'amministrazione. So che per un partito come il nostro, democratico e federalista, il commissariamento è una scelta eccezionale.
    Il mandato di Morando è al tempo stesso circoscritto e impegnativo: creare le condizioni per un rapido ritorno alla normale vita democratica del Pd napoletano, attraverso un'azione che favorisca da subito lo sviluppo di una forte iniziativa sui problemi della società. Perché una cosa deve essere chiara: non supereremo la drammatica difficoltà in cui versa il Pd in un'area cruciale per il futuro dell'Italia, come quella di Napoli, ripiegandoci solo su noi stessi, sui nostri problemi interni e sulle relazioni politiche con gli altri partiti del centrosinistra partenopeo.
    Tutto al contrario, il fattore fondamentale di crisi della politica - non solo a Napoli, purtroppo - è la sua crescente autoreferenzialità: la politica viene percepita (e viene percepita perché in larga misura lo è) come un'attività sostanzialmente estranea ai problemi reali della società; che in effetti ignora o, al massimo, cerca di strumentalizzare. Sempre meno visione di futuro, capacità di rappresentanza di interessi sociali e territoriali, selezione democratica della leadership, prospettazione di soluzioni credibili e verificabili. Sempre più numerosi e confusi i tentativi dei partiti di inframmischiarsi nella attività di gestione amministrativa. Così emergono - e sto parlando della politica nel suo complesso anche se ho il dovere di guardare prima di tutto a noi - i rischi di competizioni di piccoli gruppi, di personalismi.
    Il Pd napoletano ha certamente le energie per scongiurare questi rischi e aprire una nuova stagione del governo del centrosinistra. Serve - e so che Morando insieme alle tante forze del Pd ha - un piano di lavoro, molto concentrato nel tempo, che assicuri la piena agibilità democratica del partito, e lo doti di un progetto di futuro per Napoli e la sua provincia, che faccia delle prossime elezioni provinciali l'occasione nella quale tutti i napoletani possano toccare con mano il carattere di radicale innovazione dei metodi, dei contenuti e del personale di governo del centrosinistra.
    La tragedia dei rifiuti pesa come un macigno sulla reputazione di Napoli e della sua grande area come moderna capitale del Sud e del Mediterraneo: il riscatto può venire da un progetto di rilancio fatto di obiettivi ambiziosi, realistici, verificabili, sui quali farci misurare dai cittadini e dalle organizzazioni rappresentative degli interessi economici e sociali. Nella elaborazione e nella attuazione di questo progetto, su cui dare e chiedere conto ai governi locali e nazionale, bisognerà combinare l'entusiasmo che anche a Napoli ha accompagnato la nascita del Pd con la capacità del nostro partito di condividere la sofferenza sociale, che la recessione in atto - non contrastata efficacemente dal governo di centrodestra, vanamente richiamato a far qualcosa persino dall'Ocse e dal Fondo monetario internazionale - è purtroppo destinata ad acuire.
    Walter Veltroni

    Fonte: Il Mattino | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, campania, napoli, commissariamento | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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