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Dichiarazione di Paolo ROMANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Assessore  Comune Monza (MB) (Partito: PdL)  -  Sottosegretario  Sviluppo Economico (Partito: PdL) 


 

«Metteremo mano alla Rai Basta con i faziosi, i tg raccontino il Paese reale» - INTERVISTA

  • (21 gennaio 2009) - fonte: Giorno/Resto/Nazione - Elena G. Polidori - inserita il 21 gennaio 2009 da 31

    Sottosegretario Paolo Romani, la Rai ha bisogno di essere ripresa in mano come dice Berlusconi?
    «Si deve dare a questa azienda una governance forte. Ora che il Parlamento ha un`indice di stabilità forte lo si può fare. La Rai ha davanti sfide importanti come il digitale terrestre e questo vuol dire investimenti per decine di milioni di euro e, di conseguenza, una gestione severa e rigorosa che metta un freno agli sprechi. Quest`anno ridiscuteremo con la Rai il contratto di servizio, all`interno del quale sarà necessario inserire una più netta divisione tra i programmi sovvenzionati dal canone e quelli sostenuti dalla pubblicità, non solo sotto il profilo contabile ma anche culturale ed editoriale».
    Un esempio di questa differenza sugli schermi di oggi?
    «Piero Angela è senz`altro un programma di servizio pubblico, `l`Isola dei famosi` un prodotto commerciale, ma anche alcune fiction possono essere considerate di servizio pubblico se insegnano qualcosa che rende più forte il tessuto connettivo del Paese.
    Di certo programmi come 'Geo & Geo` o `Alle Falde del Killimangiaro`, o `Per un pugno di libri` sono senz`altro di servizio pubblico. `X Factor non lo è».
    Il domani come lo disegna?
    «La Rai ha bisogno di ritrovare una buona informazione, quella capace di investigare, e in Rai ci sono grandi talenti. Per cui, visto che ormai è finita l`epoca in cui si dividevano le reti e le testate per appartenenza politica, credo che ci sia data ora una grande opportunità:
    quella di smazzare le carte, di togliere le etichette per liberare nella Rai le professionalità autentiche, facendo fare alla politica un passo indietro sul serio».
    Un bel libro delle favole. Ci spiega cosa intende per smazzare le carte?
    «Non dare un direttore ad una rete solo per appartenenza politica ma per capacità rispetto alla mission della rete stessa. Questo vuol dire restituire al servizio pubblico un giornalismo capace di raccontare il Paese per quello che è, non per quello che si vorrebbe in base alla propria inclinazione politica. Ha ragione Berlusconi: la crisi è anche un fattore psicologico e la tv pubblica l`ha ingigantita facendola vedere anche là dove non c`è...»
    Che altro serve per ridisegnare la nuova Rai.
    «La Rai, a cui cercheremo di dare risorse certe facendo pagare un po` meno il canone ma a tutti, dovrà aiutare il Paese a diventare federalista. E per costruire questo nuovo asse portante nazionale non serve una sola rete federalista, serve una Saxa Rubra anche a Milano e un`altra al sud».

    Fonte: Giorno/Resto/Nazione - Elena G. Polidori | vai alla pagina
    Argomenti: Rai, canone rai, digitale, servizio pubblico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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