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Dichiarazione di Giulio TREMONTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Economia e Finanze (Partito: PdL) 


 

Federalismo. «Costi ignoti».

  • (22 gennaio 2009) - fonte: Corriere della Sera - Lorenzo Fuccaro - inserita il 22 gennaio 2009 da 31

    Sulla scelta di voto del Pd pesa lo scetticismo di sindaci come Cacciari è Chiamparino: «Senza cifre, soltanto chiacchiere»

    «Ora è difficile stimare i costi della riforma del federalismo fiscale. Le variabili da conteggiare per calcolare l`impatto economico sono un numero elevatissimo. Ma mi impegno a rispondere a questa domanda appena sarà possibile, quando cioè si affronteranno i decreti attuativi».
    Il ministro dell`Economia, Giulio Tremonti, replica così nell`aula del Senato all`opposizione che aveva sollecitato chiarimenti al riguardo, sottolineando che il progetto «non aggraverà la crisi economica» e garantendo l`impegno del governo a realizzarlo con l`opposizione dato il suo rango «sostanzialmente costituzionale».

    Parole che non soddisfano le minoranze. Anna Finocchiaro (Pd) denuncia un atteggiamento «elusivo» da parte di Tremonti sul nodo fondamentale dei costi: «In noi c`è gravissima preoccupazione».

    Insomma il Pd non ha ancora deciso come comportarsi sul voto finale previsto oggi: astenersi scegliendo cioè la stessa linea adottata la scorsa settimana nel corso dell`esame da parte delle commissioni, o votare contro, come suggerisce Marco Follini.
    La decisione verrà presa oggi in una riunione del gruppo. Ma il no sembra` prevalere, un modo per non perdere i contatti con l`Udc che ha già detto di votare contro («Le parole di Tremonti confermano tutti i dubbi e le perplessità che abbiamo manifestato sul provvedimento», dice Giampiero D`Alla).
    Sulla scelta finale pesa poi lo scetticismo di sindaci del Nord, come Massimo Cacciari e Sergio Chiamparino. Il primo liquida il tutto con un «senza cifre sul tavolo sono soltanto chiacchiere», mentre il secondo obietta che mancando i dati «la riforma rischia di essere bella ma inattuabile».

    Ebbene, dopo Tremonti, anche il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli tenta di venire incontro alle richieste dell`opposizione.
    In particolare si dice disposto ad accogliere la cosiddetta «bozza Violante» (contiene una serie di riforme costituzionali dal superamento del bicameralismo perfetto alla riduzione del numero dei parlamentari). Calderoli garantisce che «una Carta delle autonomie sarà all`ordine del giorno in un consiglio dei ministri la prossima settimana». Non solo. Calderoli puntualizza che «su molte questioni che il Pd ha posto siamo vicino a trovare una soluzione, ma sia chiaro: io non do una cosa per avere in cambio un voto di astensione.
    Se accogliamo le richieste del Pd è perché sono migliorative». E in questo quadro, il governo si è impegnato a presentare una nuova formulazione delle norme su Roma capitale.

    In ogni caso, il dibattito registra la significativa convergenza della maggioranza su alcuni emendamenti del Pd. Passa la modifica proposta da Luigi Zanda, in base alla quale la commissione bicamerale per l`attuazione del federalismo fiscale «sarà composta da 15 senatori e quindici deputati, nominati dai presidenti del Senato e della Camera», e non invece su designazione dei gruppi come era indicato nella prima stesura. L`Aula approva, poi, con il parere favorevole del governo, una modifica (presentata tra gli altri da Filippo Bubbico) con la quale si riducono le accise sui carburanti, che quindi saranno meno cari per i cittadini residenti e per le aziende con sede legale e operativa nelle regioni dove si estraggono idrocarburi.
    Altro voto congiunto (solo tre i no) quello sul possibile sforamento del patto di stabilità interna. La norma, presentata dal Pd e riscritta in accordo con il governo, prevede che «nell`ambito della premialità per i Comuni virtuosi la legge non possa imporre vincoli alle politiche di bilancio degli enti locali per quanto riguarda le spese in conto capitale».

    Fonte: Corriere della Sera - Lorenzo Fuccaro | vai alla pagina

    Argomenti: enti locali, voto, federalismo fiscale, comuni, costi della politica, senato, sindaci, ministro Semplificazione, Riforme costituzionali, Nord, Roma Capitale, patto di stabilità, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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