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Dichiarazione di Bernardino De Rubeis

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Lampedusa e Linosa (AG) (Partito: LISTA CIVICA)  - Consigliere  Consiglio Comunale Lampedusa e Linosa (AG) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Lampedusa. «Dal governo solo proclami» - INTERVISTA

  • (27 gennaio 2009) - fonte: Liberazione - Stefano Galieni - inserita il 27 gennaio 2009 da 31

    Bernardino (Dino) De Rubeis, sindaco di Lampedusa, è in questo momento nell'occhio del ciclone. Ha scelto di stare dalla parte dei lampedusani, e di opporsi alla costruzione di un centro di identificazione ed espulsione (Cie) nell'isola. Ha partecipato alla costituzione di un comitato, si è speso nelle manifestazioni e sarà oggi in prima fila nel corteo che attraverserà l'isola per ribadire la propria opposizione alle scelte del governo. «Sono state dette tante falsità sul mio conto. C'è stato chi mi ha attribuito affermazioni razziste che non appartengono alla mia cultura e chi invece minaccia di denunciarmi per aver sobillato la popolazione e gli immigrati. Assurdo».
    Qual è invece la verità?
    Già nel 2006, l'allora sindaco e la neosenatrice della Lega Nord, Angela Maraventano, insieme a 3.500 abitanti dell'isola, tentarono di bloccare i lavori per la costruzione del centro ora in funzione, quello in Contrada Imbriacola, c'era il timore che in uno spazio per 400 persone ne potessero arrivare 2.000. Avevamo ragione ma accettammo. Poi durante il governo Prodi, il centro è stato ben gestito. Dava una buona accoglienza alla povera gente che arrivava ma poi entro 48, al massimo 72, le persone venivano smistate in luoghi di accoglienza nel resto d'Italia. Potevano esserci dei problemi ma così c'era un flusso scorrevole. Con il governo Berlusconi è cambiato tutto: prima il pacchetto sicurezza, poi l'accordo con Gheddafi che ogni tanto rispunta, ma di cui non si vedono effetti. Solo proclami. In un anno il numero degli arrivi è triplicato. Abbiamo continuato ad accogliere ma il governo ha risposto con questa idea assurda del Cie alla ex base Loran, a Capo Ponente, facendo diventare Lampedusa una sorta di ultima spiaggia. Ma Lampedusa è Italia, non è Libia e non è una zona franca. Con questo progetto si vuole applicare da noi la direttiva europea sui rimpatri e gli immigrati saranno costretti a restare qui anche per 18 mesi. Diventeremo come l'Asinara.
    Quante persone potrebbe ospitare il nuovo centro?
    Anche 30 mila, basta costruire prefabbricati nell'area che è di circa 500 mila metri quadrati, già recintati con filo spinato in abbondanza. Sarebbe inumano per chi ci finisce e ucciderebbe tutta la nostra economia basata sul turismo.
    Quindi oggi un altro sciopero generale?
    Sì, c'è il corteo, che sarà pacifico, e una manifestazione di piazza e poi un comizio e un'assemblea. E' giusto che i lampedusani decidano insieme sul da farsi. Gli esponenti del governo invece di prendersela con me e con i miei concittadini dovrebbero venire e discutere pubblicamente, come ai tempi della Antica Roma. E' questa la mia idea di democrazia.
    Che risposta da Roma?
    C'è stata una "secretazione", poca informazione e molta confusione. Basti pensare che i ministri Maroni e Calderoli mi accusano di incitare le folle e di aver favorito la fuga degli immigrati, chiedendo che io venga denunciato, rimosso, magari anche arrestato, chissà. Contemporaneamente il premier dice che gli immigrati non sono fuggiti ma sono usciti come ogni giorno per prendersi un caffè o una birra. Che si mettessero d'accordo almeno. La verità è che nessuno è mai potuto uscire dal centro. Del resto ci sono almeno 700 agenti di polizia. Ora la loro presenza è necessaria ma il nemico non sono i due popoli, quello dei lampedusani e quello degli immigrati. Sono due popoli sofferenti, basti pensare a quello da cui fuggono tanti immigrati e a quelli che muoiono in mare. Per questo dico che il governo doveva parlare con noi prima di decidere. Insieme avremmo trovato una soluzione.
    Gli immigrati fuggiti sono stati accolti dai manifestanti.
    Certo, hanno anche trovato riparo perché pioveva e abbiamo dato loro da bere. Poi sono rientrati, nella speranza di una soluzione positiva. Volevano parlare con noi. Nel frattempo il governo sta stringendo un accodo con la Tunisia per i rimpatri. Saranno tempi lunghi e c'è il rischio che non vengano rispettati i loro diritti. Ma ci sono anche altri problemi da sempre irrisolti. Intanto quello degli spostamenti. Da 7 giorni la nave che arriva da Porto Empedocle non può partire per il maltempo. Ci hanno ridotto i voli, non abbiamo più i grandi 737 di Airone ma solo gli Atr 42 di Meridiana, con meno posti disponibili. Un paesano malato terminale è riuscito a malapena a trovare il posto per poter morire in pace con i suoi mentre una nostra anziana che ha avuto una emorragia interna è arrivata tardi a Trapani ed è morta in ambulanza. Da giorni cerchiamo il modo per far rientrare la salma.
    C'è chi sta restituendo i certificati elettorali per protesta.
    Da noi votano 4.300 persone, nel '63 Lampedusa non andò a votare perché chiedeva servizi. Scese Taviani e fece realizzare scuole nuove e l'aeroporto. Ma quelli erano politici di altro spessore. Oggi sia la Sicilia che Lampedusa sono abbandonate a se stesse.
    Inevitabile chiederle un parere sulla Maraventano.
    Ho apprezzato il coraggio con cui è venuta a difendere Maroni ma ha sbagliato e la gente le ha dato della traditrice e della venduta. Da sindaco e da ex amico mi sono recato ieri sera all'arma dei carabinieri per denunciarla. Mi ha accusato di portare all'esasperazione la gente e l'isola al disastro. Ci vedremo in tribunale. Lampedusa e io chiediamo aiuto alla sinistra perché si sta compiendo un disegno diabolico della Lega. A loro non importa nulla di noi, ci vogliono usare per avere consenso nel resto d'Italia. Vogliono concentrare da noi tutta questa gente che merita migliore accoglienza e non il carcere a cielo aperto. Ma Lampedusa non è disposta a subire e si opporrà alla Lega che sembra diventata egemone nel governo.

    Fonte: Liberazione - Stefano Galieni | vai alla pagina
    Argomenti: immigrazione, promesse, immigrati, sinistra, sicilia, manifestazione, accoglienza, governo prodi, diritti umani, lega, proteste, Governo Berlusconi IV, AirOne, profughi, lampedusa, crisi politica, disinformazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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