Ti trovi in Home  » Politici  » Maria Antonietta FARINA COSCIONI  » Testamento biologico, chiedo al PD porte aperte*

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Maria Antonietta FARINA COSCIONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Testamento biologico, chiedo al PD porte aperte*

  • (02 febbraio 2009) - fonte: Notizie Radicali - inserita il 03 febbraio 2009 da 31

    Caro Direttore,
    anch’io ho letto il bel pezzo di Claudia Mancina sul testamento biologico pubblicato su “Il Riformista”, e le successive riflessioni di Anna Finocchiaro e Marina Sereni. Le mie due colleghe si chiedono come mai non sia risultato chiaro il percorso scelto dai gruppi parlamentari per definire la posizione del PD sulla dichiarazione anticipata di trattamento.

    Proprio per aiutare la comprensione, e data l’importanza della questione affrontata, avevo chiesto formalmente ai presidenti Soro e Finocchiaro che al dibattito venisse assicurata la massima pubblicità: ritenevo e ritengo giusto che le posizioni di dissenso e contrasto fossero esplicitate e conosciute dall’opinione pubblica, e non restassero confinate nel chiuso degli addetti ai lavori.

    La scelta è stata invece tenere le riunioni a porte chiuse; peccato, un’occasione persa per dimostrare nei fatti come si poteva e si sapeva essere diversi. Non si è neppure votato un documento, preferendo una formula, che può voler dire tante cose, e per questo è vaga: quella dell’opinione prevalente.

    Finocchiaro e Sereni nel loro intervento sul “Riformista” scrivono che la settimana prossima il gruppo del PD definirà, con un voto, la posizione da assumere nel corso del dibattito prima in Commissione, poi in Aula; e naturalmente fatta salva la possibilità del singolo di seguire la propria coscienza, se la decisione del gruppo dovesse confliggere.

    Lo considero un fatto positivo; credo sia il risultato anche del nostro paziente e tuttavia caparbio impegno di parlamentari della delegazione radicale nel PD: nell’ambito del gruppo di lavoro paritetico di cui ho fatto parte, che aveva il compito di cercare di definire per quanto possibile una piattaforma politica condivisa; e nella quotidiana azione parlamentare dei miei compagni e colleghi. Lealmente, ma chiaramente, abbiamo sempre comunicato qual era la nostra posizione in materia; e, mi si conceda, quell’unico punto rimasto controverso, relativo alla disciplina riguardante idratazione e nutrizione, è questione essenziale: noi per esempio li consideriamo trattamenti medici che si possono interrompere, se il paziente lo richiede. Per la maggioranza di centro-destra e alcuni parlamentari di centro-sinistra, no. Su questo non ci si può che contare; ci sono di fatto due “filosofie”: quella del centro-destra è fatta di divieti e di “non si può”; quella nostra, pur rispettosa di opinioni differenti, mira ad assicurare una facoltà: se il paziente vuole, se il malato ritiene: garantire la libertà di scelta del malato e il suo indiscutibile diritto a essere curato. Una posizione confortata dai risultati di pressoché tutti i sondaggi demoscopici.

    NOTE*
    da "Il Riformista" del 31/01/2009

    Fonte: Notizie Radicali | vai alla pagina

    Argomenti: testamento biologico, pd, radicali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato