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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

Eluana: Il Consiglio dei Ministri approva il decreto all'unanimità [14:18]

  • (06 febbraio 2009) - fonte: ANSA - inserita il 06 febbraio 2009 da 31

    ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro.

    IL COMUNICATO ANSA:

    ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro.

    NAPOLITANO A BERLUSCONI, NO A DECRETO
    Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, della quale e' stata data lettura in Consiglio dei ministri, un nuovo diniego all'adozione di un decreto legge sul caso di Eluana Englaro. Contestualmente, a quanto si apprende da fonti governative, il capo dello Stato avrebbe sollecitato un rapido pronunciamento del Parlamento sul testamento biologico.

    A UDINE PROSEGUE PROTOCOLLO DIMINUZIONE ALIMENTAZIONE Alla casa di riposto 'La Quiete' di Udine, dove da martedi' si trova ricoverata Eluana Englaro, e' partita la ''fase due'' del protocollo che prevede la progressiva diminuzione dell'idratazione e dell'alimentazione che tengono in vita la donna. Lo si e' appreso in ambienti della stessa struttura assistenziale friulana e della famiglia Englaro. Poco dopo le 7 di questa mattina, il dottor Amato De Monte, il primario di rianimazione incaricato di attuare il protocollo previsto dal decreto della Corte d'Appello di Milano, e' entrato alla Quiete uscendovi dopo un'ora circa. Secondo la presidente della struttura, Ines Domenicali, che non ha piu' ''in carico'' Eluana, ''tutto procede secondo il protocollo''. Anche Giuseppe Campeis, avvocato che assiste la famiglia Englaro, da questa mattina si e' passati alla fase due del protocollo. ''Tutto procede come previsto'', ha detto.

    APPELLO PARLAMENTARI PDL-LEGA-UDC-TEODEM, SI'A DECRETO Un appello affinche' venga fatto il decreto 'pro-Eluana' e' stato rivolto al Consiglio dei ministri, al momento in corso a Palazzo Chigi, da un nutrito gruppo di senatori e deputati di entrambi gli schieramenti. ''Pur comprendendo la complessita' dei risvolti giuridici di cui il Consiglio dei ministri - dichiarano i parlamentari - deve tener conto, di fronte ad un atto che deliberatamente mette fine ad una vita umana pensiamo in coscienza che non si debba lasciare nulla di intentato. Ci appelliamo quindi al presidente del Consiglio e ai ministri affinche' diano una testimonianza forte a sostegno della vita in tutte le sue fasi''. All'appello hanno aderito i senatori Gasparri, Quagliariello, Bianconi, Baio, Castro, Di Stefano, Scarpa Bonazza, Bevilacqua, Calabro', Pertoldi, Papania, Peterlini, D'Alia, Divina e Polledri; e i deputati Mantovano, Lupi, Bertolini, Saltamartini, Di Biagio, Biava, Nola, Saglia, Landolfi, Pagano, Bruno Murgia, Riccardo Migliori, Barbaro, Pianetta, Vignali, Binetti, Casini, Buttiglione, Santolini, Volonte', Bobba, Calgaro e Buonfiglio.

    CARD. BARRAGAN, E' UN ASSASSINIO ''Uccidere una persona innocente e' andare contro il quinto comandamento, che dice non ucciderai. E chi va contro il quinto comandamento e uccide commette un assassinio'': lo ha affermato in una intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, interrogato sul caso Eluana, il cardinale messicano Javier Lozano Barragan, presidente del consiglio pontificio per la pastorale della salute. Secondo il 'ministro della sanita'' del Vaticano, nel caso di Eluana non si tratta di ''accanimento terapeutico'': ''acqua e cibo non sono medicine, non fanno parte dell'accanimento terapeutico''. Barragan ha escluso un qualsiasi parallelo con la morte di Giovanni Paolo II, che ''lasciarono morire in pace'', secondo l'intervistatore. ''Ero accanto a Giovanni Paolo II e so bene che cosa e' successo'' ha risposto il cardinale. ''Lui rinuncio' non all'idratazione e all'alimentazione, ma all' accanimento terapeutico. Quando gli venne detto che l'avremmo trasferito all'ospedale Gemelli, le sue parole testuali furono: 'Perche'? Mi guariranno li? Faranno qualcosa che attenui il dolore? No, non e' vero? Quindi resto a casa'''. ''E' molto diverso - ha sottolineato - dal rinunciare al cibo e all'acqua''.

    VATICANO, NESSUN COLLOQUIO BERTONE-BERLUSCONI Nessuna telefonata e' intercorsa tra il segretario di Stato vaticano, card.Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in merito al ventilato decreto per fermare l'esecuzione della sentenza della Cassazione per Eluana Englaro. Lo afferma il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in una dichiarazione. ''Si smentisce nel modo piu' categorico - si legge nella nota - quanto pubblicato, con evidenza, questa mattina da un quotidiano italiano a proposito di un presunto colloquio intercorso fra il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi. La notizia - conclude la nota - e' totalmente infondata''.

    Fonte: ANSA | vai alla pagina

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Commenti (1)

  • Inserito il 06 febbraio 2009 da 31
    Avevo commentato che sulla dichiarazione di Berlusconi rilasciata ieri e ripresa dall'Associated Press, in cui si negava ogni proseguimento per un decreto legge, non c'era da fare nessun affidamento. Purtroppo ho avuto ragione. Il decreto legge è stato votato all'unanimità da questo governo. Ora, almeno, sapremo chi è Napolitano.

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