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Dichiarazione di Roberto MUSACCHIO
Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: GUE/NGL)
AL CONGRESSO DEL "BLOCO DE ESQUERDA"- LISBONA (6/7-02-2009)
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(09 febbraio 2009) - fonte: www.robertomusacchio.eu - inserita il 09 febbraio 2009 da 4018
"Juntar Forças", unire le forze è lo slogan della sesta convenzione nazionale del "Blocco di sinistra" portoghese che si è tenuta a Lisbona lo scorso fine settimana e a cui ho preso parte. E le forze del Blocco stanno in realtà crescendo se i sondaggi arrivano a pronosticare loro fino a un 14 % per le prossime elezioni europee. Tanto se si pensa che è in crescita anche il partito comunista portoghese e che i socialisti mantengono la maggioranza assoluta. Una situazione felice che forse non ha pari in Europa se non qualche attinenza alla Grecia per il Synapsmisos (e del KKE). Il Blocco è una formazione assai interessante cui è bene guardare con grande attenzione e a fondo. I giornali e le TV dedicano grande spazio al congresso di una forza, dicono, unisce riformisti e rivoluzionari e che vuole condizionare il potere. E infatti il Blocco, nato 10 anni orsono, è una creatura in cui convergono varie culture, comuniste, socialiste, trosckiste, alternative, unite da un progetto e da una pratica.Lo si vede dalla relazione introduttiva che mostra il farsi del blocco per pratiche progettuali condivise che legano lavoro e ambiente, diritti e femminismo e dal sociale irrompono nella politica. Una costruzione che procede per convalida consensuale. Geniale l'inversione con cui si dice che è il governo che si oppone alle proposte del Blocco resa in modo diretto da innesti di filmati del Presidente del Consiglio Socrates durante la relazione stessa. Una forza moderna e diversa dal partito comunista, che ha insediamenti più tradizionali, e con cui tiene una concorrenza controllata.La crescita del blocco è l'oggetto stesso del congresso. Una crescita che non si autocontempla ma si investe. Ad esempio, per le future presidenziali, si pensa ad una candidatura di una autorevole dissidenza socialista capace di correre sul serio. Le proposte programmatiche sono efficaci. Ma anche nel sistema di relazioni esterne del Blocco si vede il suo voler allargare lo sguardo. Nel meeting sulla crisi economica che ha preceduto la convenzione ad esempio le presenze andavano oltre la tradizionale sinistra europea e lo stesso GUE. Presenti ad esempio le nuove realtà francesi del nuovo partito anticapitalista che nasce dalle ceneri della LCR (Lega Comunista Rivoluzionaria), ma anche il nuovo partito di sinistra nato dalla scissione socialista di Mélenchon, e che si appresta ad una coalizione elettorale e politica con il PCF. E poi i partiti dalla Polonia, dalla Turchia, dal Brasile.La riflessione che mi viene è che sta nascendo una nuova sinistra moderna oltre la distinzione classica fra socialisti e comunisti e intorno alle nuove categorie della critica alla globalizzazione, ma anche della politica. Nel caso portoghese nasce in competizione con i comunisti storici. In fondo, in Grecia, con una storia più antica, la situazione è similare. Nella crisi del progetto della Rifondazione Comunista forse si apre precisamente un capitolo, naturalmente diverso ma con qualche attinenza, e che può essere di grande interresse.
Fonte: www.robertomusacchio.eu | vai alla pagina » Segnala errori / abusi