Ti trovi in Home  » Politici  » Ignazio Roberto Maria MARINO  »  Testamento biologico. «Ma io resto ancora in trincea. Occorrerà parlare negli ospedali». - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Ignazio Roberto Maria MARINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Testamento biologico. «Ma io resto ancora in trincea. Occorrerà parlare negli ospedali». - INTERVISTA

  • (13 febbraio 2009) - fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa - inserita il 13 febbraio 2009 da 31

    «Professore tenga duro», «vada avanti così», «noi siamo con lei». I piazza Santi Apostoli, vicino al palco del Pd, è tutto uno stringersi intorno a Ignazio Marino. Due sacerdoti e alcune suore si fanno avanti per ringraziarlo «del suo impegno». In serata l'ultimo grazie arriva via mail da una monaca del Veneto. La giornata è trascorsa tutta così, telefonate, mail e strette di mano, dopo che "Repubblica" ha dato notizia dell'avvicendamento in commissione Sanità.
    Senatore Marino, i laici del Pd ora temono che la sua sostituzione possa modificare la linea sul fine vita.
    «In questo momento è importante mettere da parte le polemiche. Mobilitiamoci, creiamo un grande movimento popolare, scuotiamo i cittadini italiani, avvertiamoli del rischio enorme che stanno correndo con il ddl del centrodestra sul testamento biologico che porta alla burocratizzazione della morte. E' su questo che mi attendo un grande sostegno dal Pd, sensibilizziamo circoli, piazze, ospedali in tutta Italia. Diversamente, medici e pazienti si troveranno di fronte a un disastro compiuto. Questa è davvero la missione di un partito che ha l'ambizione di essere riformista e di governo».
    A sentire il segretario Veltroni la linea resterà quella laica.
    «Mi sento molto garantito. Dalla lettera del segretario, ancora prima lo ero dal sostegno del capigruppo Finocchiaro, che già nel 2006 era dalla mia parte quando presentai per la prima volta il ddl sul testamento bilogico, ripresentato nel 2008 e firmato da un terzo dell'intero Senato. La leadership del partito l'ho sempre sentita vicina».
    Lei è considerato da molti suoi colleghi senatori e medici e da molti cittadini un paladino della libertà di scelta sul fine vita. Che ne sarà adesso delle sue battaglie?
    «Conta il lavoro fatto finora e quello che porterò avanti con gli emendamenti correttivi al testo della maggioranza, per i quali mi batterò senza risparmio. Ci sono troppi aspetti inaccettabili in quella legge. Resto in commissione, anche se non da capogruppo, e svolgerò un lavoro intellettuale e meno burocratico. Da ottobre guido anche la commissione di inchiesta sul Servizio sanitario, non potevo conciliare i due impegni».
    D'accordo, ma Dorina Bianchi, che prende il suo posto, ha votato in commissione il ddl Berlusconi su Eluana, ha manifestato un certo apprezzamento per la proposta del Pdl ed è stata relatrice della legge 40. Sui blog, compreso il suo, piovono lettere di protesta.
    «Ne ho parlato a lungo con la capogruppo Finocchiaro, sono convinto che la linea sarà quella che ci ha contraddistinto in questi due anni e mezzo. Il resto sono logiche interne, da vecchio partito».
    Lei è un cattolico. Come giudica il ruolo svolto dalla Chiesa in questi delicati passaggi, dalla vicinanza al governo su Eluana alla "benedizione" del ddl della maggioranza sul fine vita?
    «La Chiesa ha preso una posizione molto netta, critiche al capo dello Stato, apprezzamenti al premier. I vescovi hanno un compito assai gravoso, quello di illuminare e formare le coscienze dei credenti. Ma chi lavora per uno Stato laico deve preoccuparsi di tutti i cittadini, credenti e non credenti».

    Fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa | vai alla pagina
    Argomenti: laicità, legge 40, testamento biologico, autodeterminazione, Eluana Englaro, Chiesa Cattolica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato