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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Milioni per salvare i bilanci di Palermo: «Ora i ministri veneti del Pdl si dimettano»

  • (13 febbraio 2009) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 13 febbraio 2009 da 31

    Dopo i milioni a Roma e a Catania, ora piovono milioni anche su Palermo. E il Pd è deciso a opporsi e a smascherare la Lega, che si picca di difendere gli interessi del Nord e poi tollera e vota provvedimenti che usano i soldi dei contribuenti per ripianare i bilanci delle amministrazioni più inefficienti d’Italia. Lo annuncia Paolo Giaretta, senatore e segretario del Pd veneto: «Alla Camera presenteremo un emendamento per sopprimere lo stanziamento di 80 milioni che il Pdl ha inserito nel decreto mille-proroghe per risanare il bilancio dell’Amia, la società che gestisce i rifiuti della città di Palermo. E ancora una volta si vedrà chi difende gli interessi del Nord e il principio del buon governo e chi invece difende gli interessi dei sistemi clientelari».
    «Non può esistere un governo a doppia faccia - attacca Giaretta - Un governo che fa manifesti generici per il Nord e poi continua a premiare, con laute prebende, il dissesto finanziario dei Comuni del Sud. Di queste vergogne la Lega ha ampie responsabilità». Il democratico è categorico nel puntare il dito contro il Carroccio, che «a parole si riempie la bocca di federalismo e nella pratica avvalla provvedimenti indecenti a favore dei Comuni spendaccioni del Sud. Prima i 140 milioni regalati a Catania e i 500 milioni a Roma, oggi gli 80 milioni regalati all’Amia. E si prefigura un ulteriore stanziamento di 200 milioni per la città di Palermo».
    «Ormai è una regola consolidata: se amministri male il governo ti premierà - attacca Giaretta - Come è una certezza ormai il fatto che Berlusconi sia disponibile a concedere al Nord “manifesti generici” ma non il principio, sacrosanto, che le amministrazioni spendaccione vadano punite». La Lega, aggiunge, «deve rendersi conto che questi schiaffi, morali e materiali, ai Comuni virtuosi delle regioni del Nord rendono sempre più difficile avanzare un giudizio positivo sul loro disegno di legge sul federalismo».
    Scende in campo anche il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, che lancia un appello a tutti i parlamentari veneti: non votate la vergogna dei milioni a Palermo. Un ordine del giorno, primo firmatario Giovanni Gallo, impegna la Giunta regionale «a farsi parte attiva affinché i parlamentari veneti presentino e sostengano un emendamento al cosiddetto “decreto milleproroghe” che cancelli il finanziamento a Palermo. Gallo ci va giù duro, auspicando le dimissioni dei ministri veneti: «Ciò che lascia annichiliti è che i veneti Brunetta, Sacconi e Zaia votino in Consiglio dei ministri queste regalie, tanto più gravi nel caso di Palermo perché la Sicilia è Regione a statuto speciale già lautamente sostenuta dalle finanze pubbliche».
    «Dopo Roma e Catania adesso Palermo: uno schiaffo ai nostri sindaci. Subito il 20% Irpef!» incalza l’onorevole Massimo Calearo, imprenditore e coordinatore dei parlamentari veneti del Pd: «Il Centro Studi di Confindustria conferma che quella che stiamo vivendo è la recessione più forte dal dopoguerra. Nel mese di gennaio la produzione industriale è calata del 15,2%. Di fronte a questo scenario, quale serietà e coerenza dimostra il governo, la Lega, i ministri veneti Zaia, Sacconi e Brunetta, che dopo i 500 milioni concessi a Roma, i 140 a Catania, i soldi buttati al vento con la farsa Alitalia, ora si apprestano a votare l’ennesimo regalo al comune di Palermo per ripianare un buco di 200 milioni?».

    Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina
    Argomenti: dimissioni, soldi pubblici, roma, pd, confindustria, comuni, lega, clientelismo, Nord, catania, Palermo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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