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Dichiarazione di Ignazio Roberto Maria MARINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Tocca al malato decidere» - INTERVISTA

  • (24 febbraio 2009) - fonte: Il Mattino - m.p.m. - inserita il 24 febbraio 2009 da 31

    «Bizzarro»: Ignazio Marino, senatore del Pd, sceglie l’estrema sintesi per definire la scelta di Dorina Bianchi di non firmare l’emendamento che rappresenta la posizione ufficiale del Pd.
    Che cosa propone il partito?
    «Con l’emendamento, firmato dalla capogruppo Finocchiaro e dai due vice Zanda e Latorre, si è cercato di soddisfare due principi. Primo: tutte le terapie, comprese l’idratazione e l’alimentazione, possono essere assicurate a ogni paziente in qualsiasi fase della vita e in qualsiasi luogo del Paese; cosa che purtroppo non è così, visto che ci sono famiglie costrette a trasferire i malati in stato vegetativo dal sud al nord. Secondo: ogni persona può decidere, in base al principio dell’autodeterminazione costituzionalmente garantito, di rifiutare le terapie, idratazione e alimentazione comprese. Compito del legislatore non è inventare principi etici ma attualizzare quanto scritto nella Costituzione: tutti hanno diritto alla salute ma nessuno deve sottostare alle terapie».
    Che cosa pensa della mediazione di Rutelli?
    «Non rispetta quanto dice la Carta fondamentale, dove non è stabilito che siano un amico, per quanto caro, o un medico a decidere sul trattamento sanitario per un malato».
    Il segretario Franceschini è stato molto chiaro sul testamento biologico.
    «Direi chiarissimo, visto che ha detto che nessuno può essere obbligato a ricevere alimentazione e idratazione».
    Se il testo Calabrò diventasse legge, lei insisterà sul referendum abrogativo?
    «Sarebbe auspicabile che questo provvedimento venisse dichiarato incostituzionale, perché lede i diritti di libera scelta dei cittadini. Un testo che, tra l’altro, non prevede nulla che aiuti i più deboli».
    A che cosa si riferisce?
    «La destra ha giustamente portato all’attenzione situazioni di sofferenza, di disagio ma nel disegno di legge non compare nulla a sostegno di queste famiglie, mentre nel mio testo ben 13 articoli affrontavano questi problemi. Mi incuriosisce sapere se ora, che li ho ripresentati, il centrodestra li appoggerà o ribadirà che saranno materia di un’altra legge»

    Fonte: Il Mattino - m.p.m. | vai alla pagina
    Argomenti: centrodestra, testamento biologico, diritti del paziente, Costituzione, diritti costituzionali, autodeterminazione, DDL | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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