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Dichiarazione di Pier Ferdinando CASINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) 


 

Pdl. «Il progetto non c’è, nasce e finisce con Berlusconi»

  • (05 marzo 2009) - fonte: Liberal - inserita il 05 marzo 2009 da 31

    In Italia c'è stato il disegno di passare al bipartitismo e il "gravissimo errore" di Walter Veltroni è stato proprio quello di "assecondare Silvio Berlusconi" in questo progetto. Anche perché, la "differenza di voti è talmente forte" che avremmo "un monocolore berlusconiano sempre, fin quando Berlusconi è in campo".

    Ne è convinto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini che spiega: "Il Pdl ha un inizio e una fine che si chiama Silvio Berlusconi. Questa è una constatazione oggettiva". "La sua -insiste- è una leadership straordinaria, lui è il Pdl: il progetto non esiste, è imperniato solo su Berlusconi. E' un allargamento di Fi, anche se questo irrita An". Il leader dell'Udc riafferma quindi la posizione alternativa del suo partito: "Io credo ai partiti e non ad un bipartitismo fondato sulla finzione di essi".

    "L'Udc - sottolinea- non può tradire il mandato dei propri elettori con i quali ha stretto un patto di fedeltà. Siamo collocati al centro e alternativi sia al Pd che al Pdl. Non possiamo quindi cambiare le carte in tavola. E continueremo così".

    Quanto allo "pseudo ricatto" di Ignazio La Russa (che ha ammonito i centristi sul fatto che "la politica dei due forni non paga") Casini lo respinge al mittente: "La Russa non è in condizione di dare nessun ultimatum all'Udc", sottolinea, osservando che "la politica dei due forni è la politica di chi cerca di lucrare dei posti dalle divisioni, ma la scelta di andare da soli ci fa perdere posti, non guadagnare. Forse La Russa si riferisce a qualcuno dei suoi alleati di oggi, a qualcuno del Pdl, quando parla di politica dei due forni".

    "Noi - ribadisce l'ex presidente della Camera- abbiamo un patto di fedeltà che ci lega ai nostri elettori, siamo andati al centro, alternativi al Pd ma anche a Berlusconi. Noi siamo fuori dal potere ma ci rimaniamo, e continueremo così sennò saremmo degli opportunisti della politica".

    Certo, precisa, "non abbiamo fatto voto di castità: nelle periferie dove si registrano novità positive, come a Trento, cerchiamo di appoggiarle. Se si alleano con noi in qualche parte in periferia non è per fare un favore a noi, ma per farlo a loro".

    Fonte: Liberal | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, centrodestra, alleanze, casini con berlusconi, potere, partiti, an, bipartitismo, crisi politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 05 marzo 2009 da 31
    Casini fa riferimento all'intervista di Ignazio La Russa leggibile in Openpolis alla pagina::http://www.openpolis.it/dichiarazione/390549

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