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Dichiarazione di Furio COLOMBO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Testamento biologico: il caso Dorina Bianchi.

  • (06 marzo 2009) - fonte: micromega-online - inserita il 09 marzo 2009 da 31

    Ignazio Marino, senatore Pd, medico a cattolico che da anni si batte per dare all’Italia un piccolo, decoroso testamento biologico, compatibile con la Costituzione italiana (i cittadini decidono sulla loro vita e la loro morte) e con le legge delle altre democrazie) è stato sostituito nella funzione di capo gruppo di minoranza nella Commissione Sanità del Senato, dove si lavora chi alla costruzione chi alla distruzione della legge sul testamento biologico.

    La sostituzione era inevitabile perché Marino sarà presidente della commissione di indagine sul sistema sanitario italiano. Forse non era necessario che a sostituire Marino per il Pd fosse chiamata Dorina Bianchi, avversaria giurata della legge.

    Resta il fatto che quando il Pd ha messo a punto, come gruppo senatoriale e non solo come delegazione del Pd nella commissione salute, un suo documento nella linea di comune civiltà europea, la Sen. Dorina Bianchi, in omaggio alla fede, ha detto no e non ha firmato il documento del suo gruppo.

    In ogni altra circostanza politica il dissenso pubblico e clamoroso del capo di un gruppo di commissione avrebbe portato a una resa dei conti fra dissidente (o dissidenti) e partito. La tipica conseguenza è che chi va per la sua strada e contro il gruppo a cui appartiene, specialmente se è a capo di quel gruppo e dunque lo rappresenta, si dimette.

    Resta nel gruppo come minoranza della minoranza. Non nel caso di Dorina Bianchi. Perché Dorina Bianchi rappresenta, nell’ordine, il Papa, il cardinal Bagnasco, il vescovo Fisichella che è allo stesso tempo rettore di università Vaticana, capo di dipartimento della Chiesa e assistente spirituale del Parlamento italiano. Il suo gruppo, dunque, lo ha già, e con legami molto forti.

    Che la senatrice illuminata da Dio si senta a suo agio come capo di un gruppo di senatori a cui si contrappone, di cui non condivide posizioni cruciali per la identificazione morale e politica, e contro cui ha votato e non si dimetta fa onore al suo buon carattere o almeno alla sua disinvoltura.

    Che tutto ciò vada bene per il Pd, che non ha chiesto e non esige le dimissioni (come ha fatto nel molto meno grave caso Villari) è difficile da capire. O forse è facile.

    Perché irritare quel sant’uomo del Papa quando è così facile far finta di niente, tanto più che la grande stampa, intenta ad aprire pagine per ogni battuta del Papa, sembra non aver notato quelle dimissioni non chieste e non date, e nessun talk show delle varie tv di governo ne ha fatto parola?

    Fonte: micromega-online | vai alla pagina

    Argomenti: vaticano, testamento biologico, pd, Costituzione, senato, Ratzinger, commissione sanità, Chiesa Cattolica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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