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Dichiarazione di Rita LEVI-MONTALCINI

Alla data della dichiarazione: Senatore a vita


 

Cellule staminali: «Una scelta fondamentale e prioritaria per il futuro dell'umanità»

  • (09 marzo 2009) - fonte: Il Mattino - inserita il 09 marzo 2009 da 31

    «Una decisione di importanza prioritaria per il futuro dell'umanita». Il plauso alla scelta di rimuovere i divieti alla ricerca sulle staminali embrionali arriva dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. «È una scelta fondamentale - ha aggiunto - quella di dare ancora maggiore apertura alla ricerca. Importante per il futuro dell'umanità».

    È «una buona notizia»
    l'apertura degli Stati Uniti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e il coordinatore della ricerca clinica dell'Istituto Telethon per la terapia genica (Tiget) presso il San Raffaele di Milano, Alessandro Aiuti, auspica che anche in Italia diventi possibile seguire tutte le vie possibili nella ricerca sulle cellule staminali. La decisione di Obama si tradurrà in «una nuova spinta per la ricerca negli Stati Uniti, che poi potrà estendersi anche in altri Paesi», ha osservato Aiuti a margine del convegno Telethon in corso a Riva del Garda (Trento). «Ancora oggi non sappiamo quale sarà la soluzione per le malattie degenerative, c'è bisogno di tempo prima di capire quale tipo di cellule staminali potrà essere utilizzato. È possibile - ha aggiunto - che per malattie diverse servano cellule di tipo diverso». Perciò, ha proseguito, «è importante poter studiare ed esplorare tutte le strade». In Italia, ha detto ancora, «c'è una ricerca di ottimo livello sulle cosiddette cellule staminali 'adultè e c'è un interesse crescente per le cellule pluripotenti indotte», le cellule Ips ottenute riprogrammando cellule adulte con un cocktail di geni. «Tuttavia oggi non sappiamo quale sarà la strategia vincente. Per questo - ha concluso - è auspicabile poter indagare su tutte le linee di ricerca anche in Italia».

    La svolta del presidente Usa Barack Obama «è anacronistica perchè ormai ci sono valide alternative alle cellule staminali embrionali e sono le cellule adulte riprogrammate che per di più hanno il vantaggio di essere clonate, cioè si possono produrre su misura del singolo paziente». È il commento di Angelo Vescovi dell'università Bicocca e dell'ospedale Niguarda di Milano e direttore della Banca di cellule staminali cerebrali di Terni, al cambio di rotta sulla ricerca sulle staminali voluto dalla nuova presidenza Obama. «Negli ultimi tre anni abbiamo avuto lo sviluppo di un nuovo metodo per produrre staminali simili a quelle embrionali a partire da cellule adulte - spiega Vescovi - quindi utilizzare le cellule degli embrioni non serve, tanto è vero che l'intero settore della ricerca sulle staminali si è spostato verso questo nuovo filone di studi basato sulla riprogrammazione cellulare». Le motivazioni di chi dice che bisogna continuare a studiare le embrionali umane per aumentare le conoscenze di base su queste cellule sono assolutamente pretestuose, aggiunge, perchè le conoscenze di base si possono acquisire usando embrioni di animali senza sacrificare quelli umani. La verità è che ci sono interessi economici dietro la difesa della ricerca su staminali embrionali umane, afferma Vescovi, ci sono nazioni e laboratori che hanno investito molto, 20-30 anni di ricerca, sugli studi delle embrionali e anche se il loro know-how sarebbe facilmente riconvertibile perderebbero i diritti sulle loro scoperte.

    Avanzamento della ricerca.
    L'apertura di Barack Obama alla ricerca sulle staminali embrionali «è una notizia estremamente positiva perchè permetterà alla comunità scientifica più finanziata del mondo, quella nord-americana, di arrivare a nuovi avanzamenti nella ricerca biomedica e di creare nuove linee cellulari umane su cui studiare l'origine e la cura di molte malattie». È il commento del direttore scientifico del Policlinico San Matteo di Pavia, Carlo Alberto Redi. «La riprogrammazione delle cellule adulte per creare staminali - ha detto Redi - è un passo avanti importante ma non si può considerare sostitutivo delle cellule embrionali umane». L'apertura Obama permetterà di creare nuove linee di staminali embrionali umane a disposizione della comunità scientifica perchè quelle oggi disponibili sono ormai 'vecchiè. Le staminali embrionali servono per studiare le malattie, capirne le cause e testare nuovi farmaci, ha detto Redi: «Italia, Irlanda, Austria e Germania dovrebbero tener conto di questa decisione e ripensare la loro scelta».

    Fonte: Il Mattino | vai alla pagina

    Argomenti: informazione, ricerca scientifica, cellule staminali, Obama, embrione, medicina, scienza, premi Nobel | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 11 marzo 2009 da 616
    Il commento del prof. Vescovi è assolutamente pretestuoso. Non è in discussione un finanziamento speciale a vantaggio delle staminali embrionali. Si discute sulla rimozione di un divieto che non ha ragioni scientifiche, ma esclusivamente religiose. E d'altra parte non è la voce di un solo professore, per quanto esperto possa essere, che può farci capire quali linee di ricerca siano anacronistiche o promettenti. Come cittadini non esperti del settore è difficile poter discernere tra le dichiarazioni sul merito. Possiamo però opinare sull'opportunità di sottomettere la ricerca a vincoli di ordine esclusivamente religioso.

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